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Verstappen e la centesima pole Red Bull in Formula 1© Getty Images

Verstappen e la centesima pole Red Bull in Formula 1

Il tre volte campione del mondo olandese conquista in Cina non solo la Sprint, ma anche la sua quinta pole stagionale consecutiva, precedendo il compagno di squadra Perez. Terzo Alonso. Respinta protesta Aston Martin nei confronti di Sainz (settimo, con Leclerc sesto)

20.04.2024 ( Aggiornata il 20.04.2024 22:30 )

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Una pole mai messa in discussione. Dopo aver conquistato (come vedremo in seguito) la Sprint nel corso della mattinata cinese, Max Verstappen fa sua anche la qualifica del Gp di Cina (quinta prova del Mondiale 2024 di Formula 1), andando non solo a conquistare la sua 37° pole in carriera (la quinta consecutiva nelle prime cinque gare di campionato, andando così ad emulare quanto fatto nel 1988 (Brasile-Canada) e nel 1989 (Brasile-Usa) da Ayrton Senna al volante della McLaren-Honda, nel 1992 (Sudafrica-San Marino) da Nigel Mansell al volante della Williams-Renault, nel 1993 (Sudafrica-Spagna) da Alain Prost al volante della Williams-Renault e nel 1999 (Australia-Spagna) da Mika Hakkinen al volante della McLaren-Mercedes), ma addirittura regalando alla Red Bull l’emozione della centesima pole position in Formula 1, in una giornata che ha visto il team austriaco conquistare l’intera prima fila, grazie al contemporaneo secondo posto di Sergio Perez.

Come detto, la pole di Verstappen non è mai stata messa in discussione, con il campione olandese capace di fare la differenza anche sul giro secco su una pista che nelle scorse stagioni non lo aveva mai visto grande protagonista (ottenendo come miglior risultato un terzo posto nel 2017). Nelle qualifiche odierne, però, grazie a una modifica di assetto fatta al termine della Sprint, Verstappen è riuscito a ottimizzare ulteriormente il comportamento della macchina, andando a fare la differenza in particolare nel primo settore. Con una RB20 capace di rispondere a ogni sollecitazione richiesta da parte del campione olandese, ecco quindi arrivare in Q3 un tempo (1’33”660) impossibile da emulare da parte degli avversari, con Verstappen che ha potuto così infliggere al compagno di squadra Perez a parità di vettura un distacco di ben 322 millesimi.
Non deve, quindi, sorprendere, il fatto che al termine delle qualifiche Verstappen non solo sia rimasto a dir poco soddisfatto della propria vettura, ma, intervistato da Sky Sport F1, abbia fatto ben presente in ottica gara di non temere nessuno, avendo ovviamente il massimo rispetto per gli avversari.

La sensazione, è quindi, quella di una gara destinata ad essere conquistata con una certa facilità da parte di Verstappen e della Red Bull, che vede al fianco del tre volte campione del mondo olandese in prima fila la RB20 gemella di Sergio Perez, autore di una buona qualifica.

Dopo aver rischiato la clamorosa eliminazione in Q1(salvandosi in extremis per soli 48 millesimi nei confronti della Sauber dell’idolo di casa Guanyu Zhou) per via di un lungo in curva 1 di Alexander Albon (Williams) che lo aveva costretto ad abortire il primo giro lanciato, il pilota messicano in Q2 e in Q3 è riuscito a trovare un ritmo e un bilanciamento migliore, mettendosi regolarmente alle spalle del compagno di squadra Verstappen, andando così a ribadire la forza della Red Bull su una pista tecnica come quella di Shanghai.
Al termine delle qualifiche, pur ammettendo che alla fine gli è mancato qualcosa per provare a lottare per la pole position, Perez non ha nascosto la sua soddisfazione per il risultato conquistato, guardando con fiducia alla gara sottolineando che alla fine la cosa più importante sarà ribadire il buon ritmo visto nel mini run di simulazione del passo gara nel corso della FP1.

Alle spalle delle Red Bull di Max Verstappen e di Sergio Perez, troviamo a sorpresa in terza posizione l’Aston Martin di Fernando Alonso. Dopo esser stato protagonista di una Sprint coriacea (seppur finita in anticipo di qualche giro per via dei danni riportati nel corso del duello con il ferrarista e connazionale Sainz), il campione asturiano è riuscito a qualificarsi in terza posizione con la sua AMR24 (in una giornata che ha visto il compagno di squadra Lance Stroll eliminato in Q2 con l’undicesimo tempo), nonostante un piccolo problema tra curva 1 e 2 che lo aveva portato a perdere all’incirca due decimi nelle prime due curve. In quel frangente Alonso aveva anche pensato di abortire il giro, ma a quel punto è uscita fuori la grinta che ancora oggi lo contraddistingue, e così il campione asturiano si è rimboccato le maniche, e ha continuato a spingere al massimo, chiudendo in terza posizione, seppur staccato di 488 millesimi da Verstappen. Al termine delle qualifiche Alonso ha sottolineato quanto rispetto alla Sprint la macchina sia migliorata anche in virtù di un aggiustamento di assetto, che il pilota spagnolo spera possa portare un buon bottino di punti.

In quarta e quinta posizione troviamo le McLaren di Lando Norris e di Oscar Piastri, apparse più a suo agio di quanto ipotizzato alla vigilia sul circuito di Shanghai. Come nel caso di Alonso, la grande forza della MCL38 è sopratutto nel primo settore, dove sia Norris che Piastri si dimostrano decisamente più competitivi rispetto alla concorrenza, salvo poi andare a perdere nel secondo e nel terzo settore. Al termine delle qualifiche Norris non ha nascosto la propria soddisfazione per il risultato conseguito al termine delle qualifiche (nonostante per 17 millesimi abbia mancato il terzo posto in griglia conquistato da Alonso) anche se per quanto riguarda la gestione gomme ci sono ancora dei problemi per quanto riguarda le temperature, che impediscono al team di Woking di lottare per obiettivi ancora più ambiziosi.

Alle spalle della McLaren troviamo in sesta e settima posizione le Ferrari di Charles Leclerc e di Carlos Sainz Jr. Se in ottica gara entrambi i piloti hanno dimostrato di poter avere un buon ritmo (in particolare Leclerc) in base a quanto emerso anche nel corso della Sprint mattutina, dove sembra soffrire una volta di più la scuderia di Maranello è nel mandare le gomme nella corretta finestra di temperatura durante il giro secco. Se nelle scorse gare Leclerc aveva palesato in qualifica qualche difficoltà rispetto al compagno di squadra Sainz nel corso del giro di riscaldamento, questa volta Charles non ha avuto particolari problemi, eppure al momento di effettuare il tentativo lanciato la sua SF-24 soffriva particolarmente nel primo settore (con il distacco nei confronti di Verstappen salito da uno a ben tre decimi tra curva 3 e 4) accusando quel gap che alla fine (nonostante le pregevoli performance nel secondo e nel terzo settore) purtroppo il pilota monegasco non è più riuscito a recuperare nel corso del giro lanciato.

Se in ottica gara sia Leclerc che Sainz appaiono piuttosto fiduciosi sul fatto di poter salire sul podio alle spalle della Red Bull in virtù di un ottimo passo gara che non va a degradare eccessivamente le gomme riuscendone a trovare la corretta finestra termica di utilizzo, l’auspicio è che il nuovo pacchetto di aggiornamenti che dovrebbe venir introdotto ad Imola possa aiutare in qualche modo la SF-24 ad accendere le gomme anche in qualifica, in modo da non penalizzare quelle che potrebbero essere delle ottime gare (anche arrivando a combattere direttamente con Verstappen e con Perez) con delle partenze troppo arretrate (come occorso ad esempio in occasione della Sprint odierna).

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