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Formula 1, presentazione Gp Giappone© @suzuka_event

Formula 1, presentazione Gp Giappone

La Formula 1 approda sul circuito di Suzuka per la quarta prova del Mondiale 2024

04.04.2024 ( Aggiornata il 04.04.2024 21:44 )

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Mettersi alle spalle le difficoltà patite in Australia. Con questo obiettivo la Red Bull si presenta in Giappone per la quarta prova del Mondiale 2024 di Formula 1. Un appuntamento, quello nipponico, che tradizionalmente è presente nella parte finale del calendario, e che quest’anno per la prima volta è stato collocato nella parte iniziale di stagione al fine di unire la doppia trasferta asiatica del Circus, in quanto dopo questa gara la massima serie motoristica tornerà tra due settimane in Cina dopo cinque anni di assenza (l’ultima volta era stata nel 2019 per la gara numero 1000). Sul circuito di proprietà della Honda il team guidato da Chris Horner è seriamente intenzionato a dimostrare che quello di Melbourne (con il ritiro dopo sole tre tornate di Max Verstappen a causa di un problema al freno posteriore destro, e il quinto posto di Sergio Perez, penalizzato da una visiera a strappo incastrata sul fondo della RB20 che ha portato alla perdita di ben 20 punti di carico aerodinamico) è stato solamente un passo falso, e proprio per questo non ha esitato a portare già per questa gara i primi aggiornamenti.

Se nei giorni scorsi i media inglesi avevano ipotizzato che le novità portate a Suzuka avrebbero portato il definitivo passaggio della RB20 alla filosofia zeropods (adottata senza successo dalla Mercedes nel 2022 sulla W13 e nel 2023 nelle prime tre gare di campionato sulla W14), le prime immagini reali provenienti dal circuito ci mostrano una RB20 simile sotto il profilo delle pance a quella vista nelle prime tre gare di campionato sin qui disputate, e che presenta una sostanziale novità per quanto riguarda il rafreddamento della monoposto, con l’introduzione di due nuove prese d’aria di forma semi-circolare alla radice dell’halo al posto delle prese d’aria introdotte lateralmente sulla macchina, che lascia intendere non solo un cambio per quanto concerne l’evacuazione del calore da parte del motore, ma anche come probabilmente su una pista piuttosto impegnativa come quella giapponese il motore Honda abbia bisogno di più aria per raffreddarsi.

Una cosa, comunque, è chiara: aldilà delle varie novità finora mostrate, non c’è dubbio sul fatto che a Suzuka la Red Bull sia chiaramente la monoposto da battere assieme a Max Verstappen (già vincitore nel 2022 e nel 2023) su una pista, il cui layout sembra fatto quasi su misura per far emergere in pieno il potenziale della RB20, che si candida quindi con il tre volte campione del mondo olandese (già vincitore nel 2022 e nel 2023) e con Perez ad essere la favorita per qualifiche e gara.

Alle spalle di Red Bull sembrano essere favorite per il secondo posto Ferrari e McLaren, con il team di Woking che a Suzuka sembra essere in vantaggio rispetto alla scuderia di Maranello per via della conformazione del circuito, che sembra ben sposarsi con le caratteristiche della MCL38 (in particolare per quanto riguarda lo snake presente nel primo settore). Eppure, l’avvicinamento al Gp di Giappone ha visto un deciso rimescolamento all’interno del comparto tecnico del team guidato da Andrea Stella, con la separazione consensuale dopo soli tre mesi dall’ormai ex Dt David Sanchez (che lo scorso anno aveva lasciato la Ferrari, tentato dal ritorno in McLaren) che ha lasciato il team di Woking in quanto il ruolo che aveva concordato con il team inglese alla fine non è stato lo stesso che ha trovato nella realtà effettiva, e il contemporaneo addio di Emanuele Pirro, che lascia la guida dell’Academy McLaren (denominata Driver Development).

Soffermandoci sulla Ferrari, la scuderia di Maranello dopo aver trionfato in Australia si presenta a Suzuka su una pista un po' meno favorevole rispetto a Melbourne con la consapevolezza di poter comunque raccogliere un buon risultato. Se sulla carta la Ferrari potrebbe soffrire un po' più del previsto nei confronti di Red Bull e addirittura McLaren, il Team Principal della Rossa Frederic Vasseur non nasconde che la gara di Suzuka costituisca un banco di prova particolarmente impegnativo per le vetture, eppure è convinto del fatto che la squadra abbia tra le mani un pacchetto competitivo, consapevole del fatto che per riuscire a battere le squadre rivali bisognerà essere perfetti. Vasseur ritiene che le condizioni meteo potrebbero fare la differenza, ma la Ferrari si è preparata bene per questa gara, ed è determinata a giocarsi le proprie carte.

Intervistati nella giornata di giovedì, sia Charles Leclerc che Carlos Sainz Jr non hanno nascosto che a Suzuka la Red Bull parta come favorita, su una pista destinata ad esaltare i punti di forza della RB20: se secondo il pilota monegasco l’obiettivo dovrà essere quello di migliorare il quarto e sesto posto conseguiti lo scorso Settembre provando comunque ad approfittare delle situazioni che si potranno venir a creare, secondo Sainz la SF24 ha bisogno ancora di un miglioramento per poter contrastare la Red Bull su una pista come quella di Suzuka, aggiungendo che in questa gara ci saranno delle piccole novità al posteriore (presumibilmente sulla sospensione), aggiungendo che le novità più importanti arriveranno più avanti nella stagione (presumibilmente a Imola), con l’auspicio che possano dare una mano a fare un ulteriore passo in avanti.

La gara di Suzuka si preannuncia piuttosto complicata in casa Mercedes. La W15 nelle prime tre gare ha dimostrato delle evidenti criticità non solo nelle curve ad alta e medio-alta velocità, ma ha denotato anche una certa incostanza in gara, che in tanti ha riportato alla mente le criticità sofferte per buona parte dello scorso campionato dalla Ferrari SF-23. Ecco, quindi, perché, anche in questa gara Hamilton e Russell sono attesi a una gara sostanzialmente sulla difensiva, cercando di ottenere il massimo da quanto consentirà loro la monoposto.

Novità attese a Suzuka sul fronte Aston Martin: secondo quanto si apprende la squadra di proprietà di Lawrence Stroll dovrebbe portare in pista un nuovo fondo e una differente carrozzeria, al fine di ottimizzare il rendimento tra giro secco (apparso piuttosto convincente in Bahrain e Arabia Saudita) e passo gara.

Un capitolo lo merita, infine, la situazione meteo: nell’arco del weekend il cielo dovrebbe presentarsi prevalentemente nuvoloso, con la possibilità di qualche raggio di sole.

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