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Sainz-Leclerc: dopo vent’anni è doppietta Ferrari a Melbourne!© Getty Images

Sainz-Leclerc: dopo vent’anni è doppietta Ferrari a Melbourne!

Era dal 2004 che la scuderia di Maranello non conseguiva una doppietta in Australia. Terze e quarte le McLaren di Norris e Piastri. Verstappen ko (freni),Mercedes ritirate con Hamilton (motore) e Russell (incidente, con Alonso retrocesso dal sesto all’ottavo posto)

25.03.2024 ( Aggiornata il 25.03.2024 08:18 )

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Red Bull: il ritiro di Verstappen e il quinto posto di Perez

Una gara da dimenticare. La Red Bull esce dal circuito di Melbourne delusa alla luce del ritiro di Max Verstappen per un problema al sistema frenante e del quinto posto finale di Sergio Perez (mai seriamente in lotta per il podio).

Uno dei grandi pregi del team austriaco è quello di scendere in pista nei primi minuti delle prove libere trovando fin da subito una buona confidenza con le varie piste, e con Verstappen capace di trovare fin dal primo giro cronometrato la prestazione. Questo in Australia non si è visto, con Verstappen e Perez che nelle tre sessioni di prove libere si sono sempre lamentati del sottosterzo accusato dalla RB20, così come nelle prime due fasi di qualifica, denotando anche non poco graining durante il passo gara. L’improvviso cambiamento di comportamento della RB20 in Q3 con la pole position di Max Verstappen aveva fatto ipotizzare che le difficoltà accusate fino a quel momento fossero state improvvisamente superate, ma, come si vedrà osservando il passo gara di Perez, così non è stato.

Soffermandoci, però, su Verstappen, al via della gara il campione olandese riesce a mantenere la testa della corsa precedendo la Ferrari di Carlos Sainz Jr. A differenza del solito, però, non solo il campione olandese non riesce a scappare, ma nel corso del secondo giro commette un errore in curva 3, che consentirà a Sainz di restare ancora più vicino e di superarlo definitivamente in curva 9. Come emergerà nel dopogara sul sito ufficiale Red Bull, fin dal via una volta spenti i semafori Verstappen ha avuto la sensazione di guidare una macchina con il freno a mano tirato, in quanto in quei frangenti si era andato a bloccare prima e a incastrarsi in seguito il freno posteriore destro. Questa situazione non solamente ha portato Verstappen nel corso del secondo giro in curva 3 a perdere la parte posteriore dell’auto in frenata favorendo il riavvicinamento di Sainz, ma ha indubbiamente agevolato anche il sorpasso ad opera del pilota spagnolo, alla luce del fatto che tra curva 6 e 7 il campione olandese ha nuovamente perso la macchina in frenata.

Una volta passato in testa Sainz, Verstappen ha provato a restare vicino al pilota spagnolo, ma la temperatura dei freni ha continuato a salire sempre di più, provocando prima una fuoriuscita di fumo dal cestello del freno della gomma posteriore destra, e poi un principio d’incendio, prontamente spento dai meccanici ai box, una volta che il campione olandese era tornato in pitlane per ritirarsi.

Gara finita per Verstappen, che ferma a 43 gare la sua lunga serie positiva di risultati, e che non si ritirava per problemi tecnici da due anni, e più precisamente dal Gp d’Australia 2022. Ai microfoni di Sky, il campione olandese ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco, affermando che non è mai bello ritirarsi, e che la Formula 1 è uno sport dove conta la meccanica, che un inconveniente può succedere, e in questo caso è avvenuto.

Con Verstappen fuori dai giochi, la Red Bull si è dovuta affidare interamente a Sergio Perez, sperando di poter lottare per il podio, o comunque per un risultato più importante con il pilota messicano, ma alla fine Checo si è dovuto accontentare del quinto posto finale, al termine di una gara che non lo ha mai visto seriamente impegnato per la lotta per il podio, e che lo ha visto soffrire sostanzialmente per l’eccessivo graining, così come era emerso nel corso delle prove libere, frutto della scelta di un assetto probabilmente troppo scarico sotto il profilo aerodinamico che mal si è sposato con le mescole più morbide (C3, C4 e C5) portate in pista da Pirelli.

Al termine della gara, Perez ha motivato sul sito ufficiale Red Bull la sua prestazione odierna affermando che per la squadra quello australiano non è stato un fine settimana ideale, perché fin dalle libere del venerdì erano emersi parecchi problemi per quanto riguarda i long run, con il team che aveva provato delle soluzioni nella giornata di sabato senza però riuscire a trovare quella più compelta. Soffermandosi sulla propria gara, Perez ha spiegato che nel primo stint l’equilibrio era neutro ma non aveva per nulla aderenza al retrotreno, andando così a distruggere le gomme posteriori, mentre nel secondo stint sono state le gomme anteriori quelle maggiormente consumate. A detta di Perez, quest’oggi la macchina non aveva un buon equilibrio, al punto da non essere all’altezza della Ferrari o della McLaren, e che indubbiamente anche la penalità in griglia (per aver ostacolato Hulkenberg in Q1) ha finito per il penalizzarlo, altrimenti avrebbe finito in una posizione migliore. Perez non esclude che le difficoltà patite dalla Red Bull in Australia possano essere legate al tracciato, ed auspica per il prossima gara in Giappone che la squadra possa tornare nuovamente davanti a tutti.

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