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Haas e la mancata riconferma di Günther Steiner© Getty Images

Haas e la mancata riconferma di Günther Steiner

Il team americano a poco meno di due mesi dall’inizio della stagione ha deciso di non riconfermare il 58enne manager altoatesino, promuovendo come Team Principal il Direttore dell’ingegneria Ayao Komatsu

15.01.2024 ( Aggiornata il 15.01.2024 11:01 )

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Una vera e propria rivoluzione tecnica. La Haas si avvicina alla nuova stagione di Formula 1 non solo senza più il suo Dt Simone Resta (tornato in Ferrari a inizio del nuovo anno ed aggregato al settore delle GT stradali come raccontato da Fulvio Solms sul Corriere dello Sport per via del mancato rinnovo del prestito in scadenza a fine 2023 con la scuderia di Maranello), ma addirittura senza il suo storico Team Principal Günther Steiner, non riconfermato a sorpresa dal patron Gene Haas alla luce dei risultati conseguiti nelle ultime stagioni dal team americano, con l’obiettivo di dare una sterzata alla squadra e di ritrovare una maggiore competitività in pista.

Tutto viene alla luce Mercoledì 10 Gennaio: se in mattinata un articolo pubblicato dal celebre sito motorsport.com (con ulteriore conferma da parte del giornalista spagnolo Albert Fabrega sui social) annuncia l’addio di Simone Resta alla Haas (che, secondo quanto emerso nei giorni successivi, non avrebbe rinnovato alla Ferrari la richiesta di prestito del 53enne tecnico faentino), nel pomeriggio ecco emergere ora dopo ora a sorpresa la clamorosa separazione tra la Haas e il Team Principal Günther Steiner, divenuto negli anni un autentico punto di riferimento per gli appassionati grazie alla serie Netflix “Drive to survive”.

L’iniziale scomparsa nel primo pomeriggio sul sito ufficiale della Haas della scheda dedicata al 58enne manager altoatesino (presenti, invece, le schede relative al patron Gene Haas e ai tre piloti ufficiali, i titolari Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen e la riserva Pietro Fittipaldi) a cui poi seguirà il comunicato ufficiale diffuso dopo le 18 mette dunque fine a una storia durata quasi dieci anni, con l’allontanamento con effetto immediato di Günther Steiner (ingaggiato nel 2014 dalla Haas per preparare l’ingresso in Formula 1 che sarebbe avvenuto due anni dopo, nel 2016) e la scelta di una soluzione interna, con la promozione del Direttore dell’ingegneria Ayao Komatsu nelle vesti di Team Principal.

Come ha spiegato Gene Haas nel comunicato ufficiale, “vorrei iniziare estendendo i miei ringraziamenti a Guenther Steiner per tutto il suo duro lavoro negli ultimi dieci anni e gli auguro ogni bene per il futuro. Andando avanti come organizzazione era chiaro che dovevamo migliorare le nostre prestazioni in pista. Nel nominare Ayao Komatsu come Team Principal, fondamentalmente poniamo l’ingegneria al centro della nostra gestione.
Abbiamo ottenuto alcuni successi, ma dobbiamo essere coerenti nel fornire risultati che ci aiutino a raggiungere i nostri obiettivi più ampi come organizzazione. Dobbiamo essere efficienti con le risorse di cui disponiamo, ma migliorare le nostre capacità di progettazione e ingegneria è la chiave del nostro successo come squadra. Non vedo l’ora di lavorare con Ayao e di garantire fondamentalmente di massimizzare il nostro potenziale: questo riflette davvero il mio desiderio di competere adeguatamente in Formula 1”.

Dunque, l’allontanamento di Günther Steiner e l’immediata promozione di Ayao Komatsu a detta del patron Gene Haas sono stati deliberati con l’obiettivo di migliorare le prestazioni in pista del team mettendo l’ingegneria al centro della propria gestione. Un concetto, questo, che lo stesso Haas esplicita ancora di più nell’intervista rilasciata a Lawrence Barretto per il sito ufficiale della Formula 1, sostenendo che il motivo che lo ha spinto a cambiare Team Principal è legato alle prestazioni ottenute dalla squadra, che con 160 gare alle spalle non è mai salita sul podio, facendo registrare nelle ultime due stagioni un nono e un decimo posto in Classifica Costruttori. Haas è convinto che le responsabilità non fossero tutte di Steiner, ma lo storico patron è altresì sicuro del fatto che fosse arrivato il momento di cambiare, visto che le direzioni intraprese non stavano portando frutti, sostenendo che lo scorso anno la squadra aveva fatto registrare un finale di campionato piuttosto complicato, e che lui non era più disposto a classificarsi nuovamente al secondo posto nel Mondiale Costruttori, arrivando alla conclusione che un approccio più ingegneristico forse avrebbe dato maggiori benefici. Da qui la scelta come nuovo Team Principal dell’attuale Capo dell'Ingegneria Ayao Komatsu, il quale fa parte del team sin dall’inizio dell’avventura di Haas in Formula 1, e che conosce la scuderia nei dettagli.
Lo stesso Haas, peraltro, non comprende come sia possibile che con una power unit di livello come quella Ferrari la sua squadra non sia riuscita a conseguire risultati migliori in F1, addebitando le maggiori responsabilità all’aerodinamica (alla luce anche della buona qualità del telaio), sostenendo che è necessario che la squadra riesca a trovare i giusti correttivi sotto questo punto di vista, perché non accetterà di venir umiliato ogni domenica.

Un dettaglio, però, merita di essere approfondito. Se a caldo quello di Steiner poteva essere considerato come un licenziamento improvviso, con il passare dei giorni è cominciato ad emergere che quella del 58enne manager altoatesino è da considerarsi come una mancata riconferma. Il contratto di Steiner, infatti, scadeva a fine 2023, e solamente negli ultimi giorni dell’anno (come riferito al giornalista britannico di Sky Sports Uk Craig Slater da alcuni membri del team americano) Gene Haas avrebbe comunicato al manager nativo di Merano la volontà di non riconfermarlo per il 2024. Il tutto in un momento in cui i rapporti tra Gene Haas e Günther Steiner si erano un po' raffreddati, per via delle posizioni decisamente differenti sulle risorse da destinare alla squadra. Se Steiner aveva chiesto al patron maggiori investimenti per provare ad eguagliare gli investimenti delle altre squadre, Haas era dell’idea che gli investimenti nel team erano già sufficienti, e che le risorse dovevano essere utilizzate in maniera più efficiente. È probabile, quindi, che questa diversità di vedute possa aver poi portato a questo addio a sorpresa, comunicato come già detto negli ultimi giorni del 2023.

Le dichiarazioni di Günther Steiner

A fornire ulteriori dettagli in merito alla sua mancata riconferma è stato poi lo stesso Günther Steiner, ancora presente in Inghilterra (si presume alla ricerca di contatti con altre squadre), e che Sabato 13 Gennaio è intervenuto all’Autosport International Show 2024, raccontando la sua versione dei fatti.
Nel confermare che nei prossimi mesi (presumibilmente per via del gardening leave n.d.r) resterà a casa con la sua famiglia, Steiner ha raccontato che quando si trovava in Italia tra Natale e Capodanno è stato chiamato da Gene Haas, il quale gli ha comunicato la sua intenzione di non voler rinnovare il contratto in scadenza a fine anno. Il 58enne manager altoatesino ammette che nessuno all’interno della squadra era soddisfatto per i risultati conseguiti nel 2023, ma non si aspettava il mancato rinnovo del suo contratto, visto e considerato che il target previsto era quello di non arrivare ultimo.
Nel corso della telefonata intercorsa con Gene Haas, Steiner racconta che il patron non era scontento, ma (come ammette il manager meranese) come proprietario può prendere questo tipo di decisione che lui deve rispettare, sostenendo che se dopo dieci anni non voleva più continuare con lui Haas era libero di farlo.

Nel corso del suo intervento all’Autosport International Show Steiner lascia intendere come da parte sua ci fosse una sorta di insoddisfazione negli ultimi anni rispetto alla gestione della squadra voluta da Haas, sostenendo che con l’introduzione del budget cap gli altri team hanno cominciato ad investire maggiormente sulle proprie infrastrutture, sottolineando che il punto non è spendere dei soldi, ma investirli nel modo migliore in ottemperanza al budget cap, concludendo che lui aveva suggerito ad Haas di investire dei soldi per permettere alla macchina di poter essere più veloce. In merito al fatto se questo suggerimento potrà venir considerato o meno da Haas in futuro, Steiner non si sbilancia, perché non lavorando più con loro, su questo argomento deve rimanere il più imparziale possibile.

Le prime dichiarazioni del nuovo Team Principal Haas Ayao Komatsu

Dunque, con l’uscita di scena di Günther Steiner sarà il 47enne Ayao Komatsu il nuovo Team Principal della Haas. Una scelta, quella di Komatsu, basata sulla volontà (come già detto) da parte di Gene Haas di mettere l’ingegneria al centro di tutto, e basata sostanzialmente su un tecnico già presente all’interno della squadra, e che quindi ben conosce l’ambiente del team americano. Ingegnere di pista di Romain Grosjean in Lotus dal 2012 al 2015, ed approdato poi in Haas assieme al pilota francese ricoprendo dal 2016 ad oggi inizialmente le vesti di Coordinatore degli ingegneri salvo poi diventare Capo dell’Ingegneria, così ha commentato la sua promozione.
"Sono ovviamente molto entusiasta di avere l'opportunità di essere Team Principal presso il MoneyGram Haas F1 Team. Essendo stato con il team sin dal suo debutto in pista nel 2016, sono ovviamente investito con passione nel suo successo in Formula 1. Non vedo l'ora di guidare il nostro programma e le varie operazioni competitive internamente per assicurarci di poter costruire una struttura che produce prestazioni migliorate in pista.
"Siamo un'azienda basata sulle prestazioni. Ovviamente non siamo stati abbastanza competitivi ultimamente, il che è stato fonte di frustrazione per tutti noi. Abbiamo un supporto straordinario da parte di Gene (Haas n.d.r) e dei nostri vari partner e vogliamo rispecchiare il loro entusiasmo con un prodotto in pista migliorato. Abbiamo un grande team di persone a Kannapolis, Banbury e Maranello e insieme so che possiamo ottenere il tipo di risultati di cui siamo capaci”.

Conclusioni

Come valutare, dunque, questa rivoluzione tecnica voluta da Gene Haas? Se è innegabile che con l’avvento di Ayao Komatsu nei panni di Team Principal giocoforza cambierà anche il modus operandi della squadra mettendo come sottolineato dallo stesso patron Gene Haas l’ingegneria davanti a tutto visto e considerato che è proprio sotto il profilo dell’aerodinamica che la squadra ha maggiormente faticato (visto e considerato che può contare non solo su un eccellente telaio realizzato dalla Dallara, ma anche su un’ottima power unit, sul cambio e sulle sospensioni realizzate dalla Ferrari), qualche perplessità riguarda senza ombra di dubbio il timing con cui è stata fatta questa scelta. Se è apprezzabile il fatto che Haas abbia voluto rispettare ed onorare fino all’ultimo giorno il contratto di Günther Steiner (il quale giustamente chiedeva al patron un maggior investimento di risorse per controbilanciare il budget speso dalle altre squadre per ottimizzare le proprie infrastrutture), il fatto di cambiare a inizio anno Direttore Tecnico (con la mancata riconferma di Simone Resta) e Team Principal a poco meno di due mesi dall’inizio del Mondiale mette il team americano di fronte alla consapevolezza che comunque vada la stagione 2024 sarà da considerarsi volente o nolente come un anno di transizione.

Vero, essendo già presente in squadra Komatsu già conosce l’ambiente e il clima presente all’interno del team americano, ma è altrettanto chiaro che la Haas avrà comunque bisogno un po' di tempo non solo per abituarsi ai dettami del nuovo Team Principal (fermo restando che non sempre un buon tecnico automaticamente si rivela essere un ottimo capo al comando della squadra), ma anche per capire quale strada seguire per sviluppare al meglio la nuova macchina in accordo con la filosofia che vorrà improntarle lo stesso Komatsu.

Tenuto poi conto che il 2025 sarà un anno di transizione dell’intera Formula 1 visto che poi l’anno successivo debutteranno le nuove power unit semplificate e presumibilmente le squadre trasferiranno più risorse possibili sul progetto 2026, non è quindi da escludere che la scelta di Gene Haas di sostituire Günther Steiner con Ayao Komatsu sia stata fatta anche in previsione del prossimo ciclo regolamentare, per consentire alla squadra americana di prepararsi il più possibile in vista di un appuntamento (quello del 2026) da non sbagliare per nessun motivo al mondo, per evitare, questo si, di alimentare ulteriormente quelle voci che già ora vedono (a breve-medio termine) la Haas stessa fuori dalla F1 (o acquistata, come riportano alcuni rumors, dal Team Andretti). Se la Haas con le modifiche tecniche attuate in questi giorni riuscirà a farsi trovare preparata o meno in vista della stagione 2026 sarà solo il tempo a dirlo.

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