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Steve Nielsen e le dimissioni da Direttore Sportivo FIA© Formula 1

Steve Nielsen e le dimissioni da Direttore Sportivo FIA

Il 59enne ingegnere inglese ha lasciato la Federazione a distanza di undici mesi dalla sua nomina a Direttore Sportivo FIA per la Formula 1, nonostante fosse stimato ed apprezzato da tutte le squadre

28.12.2023 ( Aggiornata il 28.12.2023 11:20 )

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Un nuovo, improvviso abbandono. Dopo le dimissioni della Responsabile della commissione femminile Deborah Mayer (avvenuta lo scorso 13 Dicembre), la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) registra a sorpresa le dimissioni del suo Direttore Sportivo Steve Nielsen, nominato lo scorso 18 Gennaio con l’obiettivo di coordinare gli aspetti sportivi della massima serie motoristica e al contempo di implementare la race control, sia sulle piste ospitanti il Mondiale sia da remoto. A dare la notizia è stata la BBC, secondo la quale Nielsen ha ufficializzato la sua stessa decisione alla Federazione lo scorso 21 Dicembre. Difficile capire i motivi che hanno spinto il 59enne ingegnere inglese (stimato ed apprezzato da squadre e piloti di Formula 1) a prendere questa decisione, anche se in tanti affermano che a spingere Nielsen verso le dimissioni sia stata la scarsa volontà da parte della Federazione di applicare le sue soluzioni per ottimizzare il controllo della gara da parte dei commissari.

Un vero e proprio peccato, perché l’esperienza di Nielsen sarebbe potuta essere davvero utile per la Federazione in un momento in cui la stessa FIA nelle ultime settimane era salita agli onori della cronaca per la incomprensibile gestione del caso Wolff, con il Team Principal Mercedes e la moglie Susie divenuti improvvisamente oggetto di un’investigazione da parte del proprio Dipartimento di Conformità per un presunto caso di conflitto d’interesse salvo poi 48 ore dopo fare marcia indietro una volta preso atto della solidarietà di tutte e dieci le squadre di F1 nei confronti di Toto e Susie Wolff, sostenendo che tra i coniugi Wolff non c’era stato il benchè minimo passaggio riservato di informazioni.
Un comportamento, quello della Federazione, peraltro mal digerito sia dalla managing director della F1 Academy, sia dal Team Principal Mercedes, pronti a valutare seriamente entrambi la possibilità di una causa risarcitoria nei confronti della Federazione per tutelare la propria credibilità e rispettabilità.

Steve Nielsen peraltro è anche un tecnico ben conosciuto ed apprezzato in Formula 1: prima del suo incarico come Direttore Sportivo FIA, il 59enne ingegnere britannico si era avvicinato alla massima serie motoristica nel 1985 lavorando come camionista per una società di catering presente nel Circus. Da lì a breve (1986) avrebbe iniziato a lavorare con la squadra test della Lotus passando poi alla direzione del reparto ricambi. Approdato in Tyrrell nel 1991 nella stessa mansione, verrà nominato nel 1994 assistente team manager. Dopo aver fatto spoletta tra il 1995 e il 1999 tra Benetton, nuovamente Tyrrell, Honda, Arrows salvo poi tornare a lavorare nella scuderia con sede a Enstone, Nielsen assisterà di persona al decennio che vedrà la Benetton divenire prima Renault e poi Lotus nel 2011. Nel 2012 Nielsen approda in Caterham come Direttore Sportivo, salvo poi trasferirsi nel biennio 2013-2014 in Toro Rosso (dove manterrà la stessa mansione). Nel dicembre 2014 il 59enne ingegnere inglese lascia il team di Faenza per approdare in Williams come Direttore Sportivo, incarico che ricoprirà fino al Luglio 2017.
Nell’agosto 2017 arriva la chiamata di Liberty Media, con Chase Carey che propone a Steve Nielsen di diventare Direttore Sportivo della Formula 1, incarico che verrà mantenuto anche sotto la gestione di Stefano Domenicali fino al 18 Gennaio scorso, quando il 59enne ingegnere inglese si dimette per accettare la proposta del Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem di diventare Direttore Sportivo per la Formula 1 per conto della Federazione stessa. Nel periodo in cui ha ricoperto il ruolo di Direttore Sportivo della F1 per Liberty Media Nielsen ha avuto il grande merito di riuscire ad organizzare il Mondiale 2020 (caratterizzato dall’avvento del Covid e dal lungo lockdown tra marzo e maggio 2020), dando così modo alla massima serie motoristica di esser stato il primo sport motoristico internazionale a ripartire dopo le settimane di fermo forzato legate alla pandemia.

Non è un caso che alla luce dei suoi anni trascorsi al servizio di Liberty Media Nielsen al momento della sua nomina a Direttore Sportivo FIA per la Formula 1 fosse stato considerato un uomo molto vicino a Stefano Domenicali. Sotto questo punto di vista, non c’è dubbio che le dimissioni di Nielsen vadano a complicare una volta di più il rapporto tra FIA e Liberty Media, deterioratosi non poco (salvo i sorrisi di facciata) nell’ultimo biennio.

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