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Audi e il rinnovato impegno in Formula 1© Getty Images

Audi e il rinnovato impegno in Formula 1

Nella prima intervista pubblica rilasciata al quotidiano economico tedesco Handelsblatt il neo CEO Audi Gernot Döllner ha ribadito l’impegno della casa automobilistica ad approdare in F1 nel 2026, smentendo le speculazioni uscite nelle scorse settimane

17.12.2023 ( Aggiornata il 17.12.2023 12:25 )

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Tutto secondo programma. Nonostante nelle scorse settimane fossero uscite delle speculazioni in merito a un possibile e clamoroso ripensamento, Audi è fortemente intenzionata ad approdare in Formula 1 a partire dal Mondiale 2026. Ad ufficializzare la notizia il nuovo CEO Gernot Döllner nella prima intervista pubblica rilasciata al quotidiano economico tedesco Handelsblatt.

Un sogno, quello Audi di entrare in Formula 1, iniziato ufficialmente nell’Agosto 2022, quando in occasione delle prime sessioni di prove libere del Gp del Belgio alla presenza del Ceo della massima serie motoristica Stefano Domenicali e del Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem l’ex Ceo Audi Markus Duesmann e il Direttore Tecnico della casa dei Quattro Cerchi Oliver Hoffmann ufficializzarono la volontà di Audi di approdare nella massima serie motoristica, approfittando delle nuove norme sulle power unit che entreranno in vigore nel 2026 (conferma dell’architettura V6 turbo-ibrida, eliminazione della MGU-H, aumento di potenza della MGU-K che passa da 120 a 350 KW, utilizzo di carburanti ecosostenibili attualmente in fase di sviluppo in grado di ridurre considerevolmente i consumi, utilizzo di batterie realizzate con materiali riciclabili). In particolare, la maggiore potenza dell’MGU-K e i carburanti ecosostenibili al 100% furono i due elementi che spinsero Audi a valutare favorevolmente l’ipotesi di un approdo in Formula 1, così come il fatto che Duesmann fosse un grande appassionato di motorsport, e in particolare proprio di Formula 1.

Una volta annunciato l’approdo in Formula 1 a partire dal 2026, Audi nell’Ottobre 2022 ufficializzò la partnership tecnica con il team Sauber, cominciandone a rilevare circa il 25% nel Gennaio 2023, secondo un piano che avrebbe visto l’acquisizione di un ulteriore 25% nel 2024 e nel 2025 arrivando così a una maggioranza societaria pari al 75%, con il rimanente 25% che sarebbe rimasto nelle mani dell’attuale proprietario del team elvetico, Scott Rausing. Contestualmente a tutto ciò e all’ingresso nel gruppo Sauber dell’ex Team Principal McLaren Andreas Seidl nelle vesti di Ceo (con il compito di espandere la sede di Hinwil investendo adeguatamente sulla modernizzazione, di implementare la manodopera, e di rafforzare i reparti di sviluppo e di produzione dei componenti, con l’attività in pista affidata ad Alessandro Alunni Bravi), la partnership tecnica tra Audi e Gruppo Sauber prevedeva che in ottica 2026 la nuova power unit (la prima interamente tedesca, come sottolineato con orgoglio dalla casa dei Quattro Cerchi) sarebbe stata realizzata nel centro tecnologico Audi sorto a Neuburg an der Donau, mentre il telaio sarebbe stato realizzato dalla Sauber nel suo quartier generale di Hinwil.

Un progetto, insomma, già ben avviato, ma che sul finire di Giugno 2023 ha incominciato a vivere con le sue prime preoccupazioni in seguito all’uscita di scena dopo quattro anni ai vertici dell’Audi di Markus Duesmann, sostituito dal 1°Settembre scorso da Gernot Döllner.

Come avviene in questi casi in Germania, una volta entrato in servizio il nuovo CEO di un’azienda deve rispettare un periodo di riservatezza (della durata di circa cento giorni) in cui non può rilasciare alcuna dichiarazione pubblica. Essendo noto a tutti come Döllner non fosse un uomo di sport rispetto al suo predecessore Duesmann, nelle scorse settimane erano uscite non poche speculazioni sul fronte mediatico secondo le quali il nuovo CEO Audi era fortemente intenzionato a fare un passo indietro sul fronte F1. Comprensibili le preoccupazioni in casa Sauber al sopraggiungere di queste speculazioni, con il team di Hinwil che in vista della progressiva acquisizione da parte di Audi in vista del 2026 aveva sottoscritto una serie di impegni, che alla luce del potenziale diniego da parte della causa automobilistica tedesca, avrebbe finito con il metterlo in profonda difficoltà. Ecco, quindi, perché aldilà delle varie indiscrezioni che filtravano, fondamentali sarebbero state le prime dichiarazioni pubbliche di Döllner, attese per via del periodo di riservatezza intorno a metà dicembre. Dichiarazioni alla fine puntualmente arrivate.

Bisogna dire che già nei primi giorni di Dicembre, erano cominciate a filtrare le prime indiscrezioni in merito alla volontà del nuovo CEO Audi di proseguire il percorso volto a garantire l’approdo della casa dei Quattro Cerchi in Formula 1. Come riportato dalla rivista economica tedesca Manager-Magazin, nel corso della conferenza dei dirigenti Audi avvenuta a fine Novembre in cui tra i vari temi era presente anche quello relativo alla F1, il capo dello sviluppo Oliver Hofmann avrebbe ribadito che la Formula 1 era preziosa per l’Audi, e che un passo indietro non era stato minimamente considerato come opzione. Detto questo, però, solamente le prime dichiarazioni pubbliche di Döllner avrebbero dato una sicurezza definitiva, Dichiarazioni arrivate puntualmente Giovedì 14 Dicembre, in occasione di un’intervista rilasciata al quotidiano economico tedesco Handelsblatt.

Alla domanda riguardante lo stato del progetto F1, Döllner ha risposto così: “C'è una decisione chiara da parte del consiglio di amministrazione, dei consigli di sorveglianza di Audi e Volkswagen, che l'Audi entrerà in Formula 1 nel 2026. Il piano è in atto”. Poche parole, ma chiare: il progetto relativo allo sbarco nella massima serie motoristica di Audi previsto per il 2026 procede. Senza il benchè minimo ripensamento.
Non è da escludere che nelle scorse settimane Döllner abbia valutato con molta attenzione il progetto, optando alla fine per il proseguimento dell’operazione, visto e considerato non solo il danno d’immagine che avrebbe determinato un eventuale ripensamento, ma anche quello economico, con tutti gli investimenti fatti fino a questo momento per la nuova power unit che sarebbero andati persi.

Le dichiarazioni di Döllner, secondo quanto si apprende, sarebbero state accolte con sollievo anche nel quartiere generale della Sauber a Hinwil, con la scuderia elvetica che, una volta salutata al termine del Mondiale corrente la partnership con Alfa Romeo, affronterà le prossime due stagioni come una sorta di periodo interlocutorio (con la squadra che affronterà le stagioni 2024 e 2025 con la denominazione di Stake F1 Team Kick Sauber oltre a poter contare sulle power unit Ferrari), in vista dell’approdo di Audi nel 2026, con la casa tedesca che si è data tempo tre anni dal debutto della nuova power unit per provare a lottare per il titolo mondiale.

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