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Bilancio positivo per il ritorno dopo 41 anni della Formula 1 a Las Vegas, anche se non sono mancate le difficoltà (sopratutto nella prima giornata di prove libere)
Una scommessa vinta. La Formula 1 lascia Las Vegas in vista dell’ultima gara di campionato in programma domenica prossima ad Abu Dhabi dopo aver regalato agli appassionati la gara più intensa ed emozionante dell’intera stagione. Se alla vigilia del Gran Premio in tanti avevano paura che lo show proveniente dall’esterno potesse in qualche modo offuscare la gara vera e propria, così non è stato: certo, non è mancato lo spettacolo così come qualche forzatura tipica della location (vedi ad esempio la cappella matrimoniale all’interno del circuito, affiancato da una sorta di Casinò), ma alla fine la liturgia della gara domenicale è stata puntualmente rispettata, con il Gp che alla fine ha rappresentato il punto più alto di un evento iniziato con la cerimonia inaugurale che ha visto esibirsi sul palco Kylie Minogue e tanti altri cantanti (con i piloti presentati negli ultimissimi minuti), e conclusosi con il bellissimo sorpasso della Ferrari di Charles Leclerc ai danni della Red Bull di Sergio Perez nel corso dell’ultimo giro, a pochissime curve dalla bandiera a scacchi, e capace di far emozionare non solo il pubblico presente sulle tribune, ma un po' gli appassionati di Formula 1 che hanno seguito la gara in tutto il mondo.
Una dimostrazione di come spettacolo e sport (se adeguatamente calibrati) possano rappresentare un ottimo segnale per la Formula 1 del futuro e della fruizione della massima serie motoristica in un paese come gli Stati Uniti, che se in passato guardava alla F1 in maniera un po' distaccata, negli ultimi anni grazie alla serie di Netflix “Drive to Survive” ha imparato a conoscere e ad apprezzare i beniamini del Circus.
Un Weekend, quello di Las Vegas, caratterizzato per Liberty Media (proprietaria della Formula 1 e promoter dell’evento) e per Stefano Domenicali (Presidente e Ceo della massima serie motoristica) da tante luci, ma anche da qualche ombra (verificatasi sopratutto nella prima giornata di prove libere), su cui è opportuno soffermarsi in modo tale da poter imparare dagli errori commessi per offrire il prossimo anno agli appassionati uno spettacolo ancora più entusiasmante rispetto a quello già apprezzato nei rimanenti giorni del weekend.
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