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La Formula 1 sbarca ad Austin per il Gp degli Stati Uniti, diciottesima prova del Mondiale 2023
Il circuito di Austin (progettato da Hermann Tilke) rappresenta sicuramente un buon mix tra curve lente e curve veloci, con in più dei rettilinei annessi (il più lungo è quello tra la curva 11 e la curva 12, lungo circa 1 km). Il circuito presenta anche alcune curve ispirate dai più celebri circuiti europei (ad esempio la S che si snoda tra la curva 3 e la 6 e che rappresenta sicuramente uno dei punti più affascinanti del circuito ricorda non poco la successione di curve tra Maggots e Becketts presente sul circuito di Silverstone), così come le curve dalla 12 alla 15 ricorda l'ingresso del Motodrom ad Hockenheim, mentre le curve dalla 16 alla 18 si ispirano alla celebre curva 8 del circuito di Istanbul. Altra caratteristica del Circuit Of Americas è rappresentata dai cambi di pendenza, alcuni dei quali piuttosto significativi. Un esempio su tutti è la Curva 1,una curva cieca a 90° che i piloti affrontano dopo una salita piuttosto ripida (ben 27 metri di dislivello su una distanza lineare di circa 200 metri).
Fondamentale per le monoposto è avere un carico aerodinamico medio-alto che sappia supportare un'ottima efficienza aerodinamica associata a un'importante potenza della power unit, sfruttata per oltre il 60% del giro, e che sia in grado di evitare il sottosterzo sull'anteriore.
Nell’affrontare il circuito di Austin sarà a dir poco basilare fare attenzione ai dossi (o bump in lingua inglese), che nonostante le riasfaltature effettuate tra il 2019/2020 e lo scorso anno, restano comunque presenti, con il serio rischio in quei tratti di micro scivolamenti da parte delle gomme, con conseguente surriscaldamento delle gomme, visto che ad Austin le monoposto delle gomme tendono ad accusare per via della caratteristiche della pista un degrado termico.
Per questi motivi,non è da escludere la possibilità che le squadre debbano alzare le proprie monoposto da terra, con il serio rischio di condizionare le proprie performance sotto il profilo dell’aerodinamica.
Per quanto riguarda le gomme, Pirelli ha confermato la stessa scelta adoperata negli ultimi anni portando ad Austin le mescole C2, C3 e C4. Per via della Sprint, cambia l’allocazione delle gomme: ogni pilota avrà pertanto a disposizione 6 set di gomme soft C4, 4 set di gomme medie C3 e 2 set di gomme dure C2.
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