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Il pilota spagnolo della Ferrari conquista la sua quinta pole in carriera (la seconda consecutiva) a Singapore davanti alla Mercedes di George Russell e alla Rossa di Charles Leclerc. Disastro Red Bull: Verstappen undicesimo, Perez tredicesimo
Una sessione di qualifica combattuta e spettacolare. Così può essere sintetizzato quanto andato in scena sul circuito di Marina Bay, con Carlos Sainz Jr su Ferrari che conquista la pole position del Gp di Singapore davanti alla Mercedes di George Russell e alla Rossa gemella di Charles Leclerc, e che ha visto sul finale del Q1 il bruttissimo incidente occorso all’Aston Martin di Lance Stroll (per fortuna illeso) e in Q2 l’eliminazione a sorpresa di entrambe le Red Bull, con Max Verstappen undicesimo (e graziato in seguito per le tre investigazioni di impeding a suo carico con ben due reprimende), e Sergio Perez tredicesimo.
Continua, dunque, il grande momento d’oro di Carlos Sainz Jr, che, dopo aver ottenuto la pole position del Gp d’Italia a Monza due settimane fa, ottiene a sorpresa una nuova pole sul circuito di Marina Bay a Singapore, su un circuito ad alto carico che sulla carta doveva essere assolutamente sfavorevole alla Rossa, ma che almeno sul giro secco non lo è stato. Non è la la prima volta nell’arco della stagione che la scuderia di Maranello viene data per sfavorita su una pista salvo poi sorprendere favorevolmente (vedi Spa e Monza), così come non è la prima volta che la Rossa contro ogni pronostico ben si comporta a Singapore (vedi la pole e il secondo posto di Leclerc lo scorso anno). Detto questo, però, in pochi si sarebbero immaginati una pole position Ferrari a Singapore dopo le difficoltà che la SF-23 aveva riscontrato sulle piste ad alto carico come quelle di Monaco, Budapest e Zandvoort. A Singapore tutto questo non è successo. Vuoi i risultati del lavoro fatto a Zandvoort che ha consentito di comprendere meglio il comportamento della macchina sulle piste ad alto carico, vuoi il layout rinnovato della pista di Marina Bay, ma fin dalla prima sessione di prove libere non solamente la Ferrari è stata finalmente in grado di poter montare sulla SF-23 l’ala posteriore da alto carico, ma, una volta scesa in pista la Rossa ha dato fin da subito l’impressione di essere piuttosto performante sul giro secco, con Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr che dai primi minuti della FP1 hanno cominciato progressivamente a migliorare le proprie performance giro dopo giro, evidenziando una Rossa molto ben bilanciata, con Leclerc autore del miglior tempo in FP1, e con Sainz autore del miglior tempo sia in FP2, sia in FP3, che in qualifica, con lo spagnolo che ha fatto emergere tutto il suo potenziale sopratutto nel primo e nel terzo settore, riuscendo così ad ottenere la pole position con il tempo di 1’30”984, con 72 millesimi di vantaggio sulla Mercedes di Russell, e con 79 millesimi di vantaggio sulla Rossa gemella di Leclerc.
©@Scuderia Ferrari
La grande forza di Sainz, quindi, è stata quella di riuscire ad estrarre il massimo potenziale dalla sua SF-23 riuscendo ad adattarsi piuttosto brillantemente alla sua monoposto, non solo sul giro secco, ma anche nelle simulazioni di passo gara, dove nel corso della FP2 è riuscito a farsi preferire rispetto a Leclerc.
Comprensibile al termine delle qualifiche l’emozione del pilota spagnolo per questa seconda pole position stagionale consecutiva. Intervistato da Sky al termine delle qualifiche, Sainz ha dichiarato che fin dalla FP3 di questa mattina era convinto che la pole sarebbe stata possibile, motivo per il quale (sentendosi molto veloce sul giro secco) la cosa migliore era fare dei giri tranquilli senza rischiare troppo. Carlos è consapevole del fatto che questo sia il suo miglior momento in Ferrari da quando vi approdò nel 2021 grazie anche a un cambiamento del suo stile di guida, e che il suo obiettivo è di proseguire su questa strada, consapevole del fatto che nonostante potranno esserci dei weekend difficili, la cosa più importante ora è quella di provare a continuare a fare delle pole per poi provare a vincere le gare.
Guardando alla gara, Sainz è consapevole che la Mercedes possa avere un miglior ritmo per via del minor degrado e di una buona gestione delle gomme dopo 5-6 giri, ma al contempo auspica che al via Leclerc possa salire al secondo posto (superando così la Mercedes di George Russell) per fare gioco di squadra per portare a casa la vittoria o una doppietta, senza sottovalutare ovviamente la forza del team tedesco.
© Ferrari
Se Sainz conquista la pole position del Gp di Singapore, Charles Leclerc si deve accontentare del terzo posto in griglia con il rammarico di esser stato a un passo dalla pole, o comunque dalla prima fila. Osservando, infatti, l’ultimo giro lanciato, nel secondo settore Leclerc aveva ottenuto il parziale record e per buona parte del terzo settore era in vantaggio non solo rispetto alla Mercedes di Russell, ma anche rispetto alla Rossa di Sainz. A tradire il pilota monegasco a tre curve dal traguardo è stata una sbavatura in uscita da curva 17 (a conferma di come rispetto a Sainz sul circuito singaporiano Charles faccia un po' più fatica a gestire il retrotreno della sua monoposto con una guida profondamente forzata, al limite), che alla fine gli ha fatto perdere non solo una possibile pole (la terza a Marina Bay dopo quelle conquistate nel 2019 e nel 2022 con Ferrari), ma anche la prima fila .
Un vero e proprio peccato, perché con una prima fila interamente Ferrari la Rossa avrebbe potuto presumibilmente studiare una strategia più conservativa in ottica gara, cosa che indubbiamente la presenza di Russell in prima fila non consente di fare, anche alla luce dell’ottimo passo gara evidenziato dalla Mercedes del giovane talento inglese.
Intervistato al termine delle qualifiche da Sky, Leclerc ha spiegato che la SF-23 è una macchina sottosterzante, il che lo obbliga ad essere molto aggressivo sul pedale in uscita, e di conseguenza a fare molti più errori, come ad esempio in curva 17 dove ha perso il posteriore in uscita, e questo gli ha fatto perdere tempo. Il pilota monegasco, però, non ha mancato di sottolineare i progressi fatti sulle piste ad alto carico rilevando il passo avanti fatto rispetto a Zandvoort.
©@MercedesAMGF1
Tra i protagonisti, come detto, delle qualifiche del Gp di Singapore, merita di essere sottolineata la Mercedes, con George Russell (sopra raffigurato nel corso della FP2) secondo e Lewis Hamilton quinto, a conferma del buon feeling della W14 con le piste ad alto carico. Un risultato, quello odierno, che secondo il Team Principal Toto Wolff, è stato inaspettato su una pista che il team tedesco riteneva essere pro Ferrari, vista anche la performance di Leclerc dello scorso anno (pole e secondo posto dietro Perez)
Intervistato al termine delle qualifiche, Russell non ha nascosto la soddisfazione per il secondo tempo, con la possibilità di puntare addirittura alla vittoria, viste le buone simulazioni gara compiute in FP2 dal giovane talento inglese.
Se Russell può festeggiare un preziosissimo secondo posto in griglia, è apparso piuttosto deluso Lewis Hamilton (quinto), il quale, come rivelato al termine delle qualifiche, aveva effettuato assieme alla squadra alcune modifiche al set-up al termine delle prove libere per provare a sfidare sul giro secco le Ferrari. Modifiche che purtroppo non hanno pagato, con Lewis che in ottica gara proverà a spingere al massimo al via, per poi vedere come si svilupperà la corsa davanti a lui.
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