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Ricciardo e il ritorno in AlphaTauri© Getty Images

Ricciardo e il ritorno in AlphaTauri

Il pilota australiano di origini italiane torna con effetto immediato al volante di una monoposto di Formula 1 sostituendo fino al termine della stagione Nyck De Vries in AlphaTauri

12.07.2023 ( Aggiornata il 12.07.2023 12:04 )

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Una notizia che era già nell’aria da alcuni giorni, e che ha trovato nelle scorse ore la sua conferma definitiva. Daniel Ricciardo torna a tempo pieno in Formula 1: il pilota australiano con origini italiane (rientrato quest’anno in Red Bull nelle vesti di terzo pilota) sostituirà con effetto immediato in AlphaTauri il pilota olandese Nyck De Vries. Se nei giorni scorsi la sostituzione veniva data per scontata in occasione della pausa estiva, nella mattinata di ieri (Martedì 11 Luglio) è cominciata a trapelare l’ipotesi di un appiedamento immediato del pilota olandese (con ritorno operativo di Ricciardo) già a partire dalla prossima gara in Ungheria, confermata dal comunicato diffuso dalla stessa AlphaTauri nel corso del pomeriggio.

La sostituzione di De Vries non deve lasciare assolutamente sorpresi: già dopo il Gp di Miami corso a inizio Maggio erano cominciate a girare delle indiscrezioni che volevano Helmut Marko profondamente deluso dal rendimento in pista del giovane pilota olandese, dopo che era stata la stessa eminenza grigia della Red Bull a volere fortemente De Vries in AlphaTauri (come sostituto di Pierre Gasly, approdato quest’anno in Alpine) e a metterlo sotto contratto dopo la convincente gara che il pilota olandese aveva disputato lo scorso Settembre a Monza al volante della Williams in sostituzione di Alexander Albon (operato in quelle ore per un attacco di appendicite) e che lo aveva visto classificarsi al nono posto, al debutto assoluto in un Gp di Formula 1.

Una scelta, quella di De Vries in AlphaTauri, che Marko aveva fatto senza prendere in considerazione sia il parere del Team Principal Red Bull Chris Horner (il quale non era rimasto particolarmente colpito a Monza dal talento di De Vries), sia il parere del Team Principal AlphaTauri Franz Tost (il quale avrebbe preferito come nuovo pilota Mick Schumacher), e che di fatto alla fine non ha per nulla pagato, in quanto il giovane pilota olandese (che nelle intenzioni di Helmut Marko avrebbe dovuto essere addirittura la prima guida del team di Faenza) nelle dieci gare di campionato fin qui disputate di fatto non ha mai realmente convinto. Se è vero che l’AlphaTauri T04 non si è rivelata essere una monoposto particolarmente competitiva, è altrettanto vero però che a parità di mezzo Yuki Tsunoda è riuscito a conquistare almeno due punti (due decimi posti in Australia e Azerbaijan), mentre il pilota olandese non è mai entrato in zona punti, e peraltro nell’ultima gara di campionato corsa a Silverstone è stato superato nella classifica dei piazzamenti anche dal pilota Williams Logan Sargeant (anch’egli a zero punti) per via dell’undicesimo posto conquistato dal pilota americano, contro il dodicesimo posto conquistato a Monaco da De Vries.

Alla luce dei risultati per nulla positivi (legati oltre che alla scarsa competitività della monoposto anche alla scarsa esperienza del pilota olandese al volante di una monoposto di Formula 1), Red Bull ha deciso di optare per la sostituzione, licenziando con effetto immediato De Vries e prestando ad AlphaTauri fino al termine della stagione il proprio terzo pilota (ed ex titolare dal 2014 al 2018) Daniel Ricciardo, che già aveva guidato per il team di Faenza nelle stagioni 2012 e 2013, quando la squadra si chiamava Toro Rosso (come possiamo vedere nella foto sotto pubblicata, riferita alle prove libere del Gp d'Australia 2012).

© Getty Images

Tornato in Red Bull come terzo pilota dopo il biennio deludente in McLaren (che lo aveva visto comunque vincere il Gp d’Italia 2021 a Monza davanti all’allora compagno di squadra Lando Norris), Ricciardo già da alcuni mesi era stato nominato dalla scuderia austriaca anche terzo pilota AlphaTauri (sottoponendosi nello scorso mese di Aprile alla prova sedile) in vista di una possibile sostituzione di De Vries, portando avanti congiuntamente il suo lavoro in Red Bull, impressionando non poco la squadra per i tempi effettuati al simulatore.

© Getty Images

Impressioni confermate peraltro proprio nella giornata di Martedì 11 Luglio, quando Ricciardo è sceso in pista a Silverstone per un test Pirelli al volante della RB19 attualmente guidata da Max Verstappen e da Sergio Perez, facendo registrare delle prestazioni cronometriche piuttosto convincenti (c’è chi parla di un tempo che nella gara di domenica scorsa sarebbe equivalso a una partenza dalla prima fila), fortemente apprezzate anche dal Team Principal Red Bull Chris Horner, e che a quel punto ha ulteriormente spinto il team austriaco ad affidargli la monoposto di De Vries.

Ricciardo in AlphaTauri: l’analisi

Dunque, a partire dal Gp d’Ungheria sarà Daniel Ricciardo ad affiancare Yuki Tsunoda in AlphaTauri. Cosa aspettarsi da questa scelta? Non c’è dubbio che sotto il profilo tecnico si prospetta una missione piuttosto complicata per il pilota australiano di origini italiane, visto che, come detto, l’AT04 si è rivelata essere una monoposto scarsamente competitiva, al punto da occupare attualmente l’ultimo posto della Classifica Costruttori. Aspettarsi che con l’arrivo di Ricciardo l’AT04 diventi subito competitiva è impossibile, ma l’auspicio in casa Red Bull è che l’esperienza di Daniel possa aiutare il team di Faenza quantomeno a migliorare le prestazioni della monoposto, con l’obiettivo di poter entrare più stabilmente in zona punti.

Bisogna dire, anche alla luce dei tempi fatti registrare nel test Pirelli di Silverstone, che l’effettivo rientro di Ricciardo in Formula 1 rischia a questo punto di mettere maggiore pressione in Sergio Perez, che dopo un buon inizio di campionato (contrassegnato dalle due vittorie in Arabia Saudita e in Azerbaijan), sta attraversanso un momento piuttosto complicato. Se andiamo ad analizzare i risultati delle ultime cinque qualifiche (escludendo la Sprint Shootout del Gp d’Austria che lo ha visto qualificarsi in seconda posizione), Perez ha fatto registrare l’ultimo posto in griglia a Monaco, l’undicesimo posto in griglia in Spagna, il dodicesimo posto in griglia in Canada, e ben due quindicesimi posti in griglia in Austria e in Gran Bretagna. In poche parole, Perez manca dal Q3 dal Gp di Miami corso nella prima settimana di Maggio, mentre con la stessa RB19 (monoposto che di fatto sta dominando il Mondiale) il suo compagno di squadra Verstappen ha fatto registrare nelle ultime cinque qualifiche la bellezza di cinque pole position consecutive.
Vero, in gara Checo è stato protagonista di buone rimonte (salvo il sedicesimo posto di Monaco su una pista dove è impossibile superare, bisogna registrare il quarto posto in Spagna, il terzo posto in Austria e due sesti posti in Canada e Gran Bretagna) ma è altrettanto vero che Red Bull si aspettava un contributo maggiore da parte sua (al punto che Helmut Marko in una recente intervista ha esplicitamente dichiarato che il pilota messicano era regolarmente al suo posto perché non esistevano al momento delle migliori alternative).
Per questo motivo, qualora Daniel Ricciardo effettuasse una discreta seconda parte di stagione in AlphaTauri e al contempo Perez continuasse nel trend visto nelle ultime cinque gare, non sarebbe neanche da escludere la possibilità che già il prossimo anno (aldilà del contratto in possesso del pilota messicano, con scadenza a fine 2024) il pilota australiano possa sostituire Perez al fianco di Verstappen, alla luce di una politica nella gestione dei piloti in Red Bull che vede il team austriaco agire di pancia qualora un pilota (nel team ufficiale o nello junior team AlphaTauri) non soddisfi lo standard di rendimento richiestogli.

La presenza di Ricciardo in AlphaTauri potrebbe a sua volta diventare un test anche per Yuki Tsunoda, capace di conquistare in questa prima parte di campionato gli unici due punti fatti registrare dal team di Faenza in Classifica Costruttori. Rispetto alle scorse due stagioni (che vedevano Pierre Gasly dominante nei suoi confronti) il pilota giapponese è effettivamente cresciuto come pilota al punto da riuscire a tirare il massimo da una vettura poco competitiva come l’AT04, o in questa prima parte di campionato Tsunoda ha fatto la differenza perché De Vries era in difficoltà (essendo un rookie)? Ecco, quindi, perché, le prestazioni di Tsunoda al fianco di un pilota di esperienza del calibro di Ricciardo saranno al contempo una cartina di tornasole per Red Bull per valutare l’effettiva crescita del pilota giapponese, e per valutare una sua possibile riconferma per la prossima stagione.

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