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F1, Sprint Austria: dominio Verstappen, Sainz sul podio© Getty Images

F1, Sprint Austria: dominio Verstappen, Sainz sul podio

Vittoria netta da parte del campione olandese, che, dopo aver subito un attacco al via da parte di Sergio Perez, supera il compagno di squadra infliggendogli sul traguardo un distacco di 21”048. Sainz terzo davanti alle Aston Martin di Stroll e Alonso. Leclerc solo dodicesimo

02.07.2023 ( Aggiornata il 02.07.2023 07:10 )

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Sprint Shootout: cosa era successo

Prima di andare ad analizzare la Sprint odierna, ricordiamo cosa era successo nel corso delle qualifiche della Sprint (Sprint Shootout), svoltesi questa mattina sul circuito del Red Bull Ring su pista inizialmente bagnata per via della pioggia caduta sulle colline della Stiria sia nella serata di ieri (Venerdì 30 Giugno), sia nel corso della mattinata odierna, con le temperature di circa una quindicina di gradi rispetto alla giornata di venerdì, che aveva visto una buona Ferrari non solo sul passo gara in FP1, ma anche in qualifica con Leclerc secondo (staccato di 48 millesimi dal poleman Verstappen) e con Sainz terzo (e staccato di 190 millesimi dalla pole position).

La Sprint Shootout ha visto (come nella qualifica del venerdì) la pole position di Max Verstappen (1’04”440), che ha preceduto di 493 millesimi il compagno di squadra Sergio Perez (1’04”933), secondo e pesantemente staccato. In terza posizione troviamo la McLaren di Lando Norris (1’05”010), che conferma non solo di trovarsi molto bene sul circuito del Red Bull Ring (che già in passato gli aveva regalato diverse soddisfazioni, tra cui il primo podio in carriera in occasione del Gp d’Austria 2020), ma anche la bontà degli aggiornamenti tecnici introdotti in questa gara, come dimostra anche il quarto posto conquistato al termine delle qualifiche del venerdì, che, nei weekend comprensivi di Sprint come quello austriaco, determinano la griglia di partenza della gara domenicale.

In quarta posizione al termine delle Shootout troviamo la Haas di Nico Hulkenberg, che conferma la sua ottima forma sul giro secco, al punto da precedere in quinta e sesta posizione le Ferrari di Carlos Sainz e di Charles Leclerc. Se il pilota spagnolo fino al termine del SQ2 era in lotta con Verstappen per la pole (separato di circa 63 millesimi dal campione olandese) dopo aver rischiato addirittura l’eliminazione in SQ1 per un problema al brake by wire (palesatosi nel corso del primo tentativo lanciato e risolto brillantemente a tempo di record dai meccanici della scuderia di Maranello), pagando in SQ3 il fatto di non poter più contare su gomme soft nuove (avendole tutte usate nelle qualifiche del venerdì pomeriggio), Leclerc è sembrato quasi soffrire il comportamento della sua monoposto con meno gradi in pista rispetto alla giornata di ieri per via del maltempo, riuscendo con molta fatica a qualificarsi in sesta posizione (divenuta poi nona, alla luce delle tre posizioni di penalità in griglia comminate dagli Stewards e da scontarsi solamente nella gara Sprint per via di un impeding ai danni della McLaren di Oscar Piastri, avvenuto nel finale del SQ1 ed originato anche da una comunicazione non del tutto efficace ad opera della squadra.

Come possiamo leggere nel comunicato diffuso dalla Direzione Gara, “Il pilota dell'auto 81 (Oscar Piastri n.d.r) ha dichiarato che mentre si avvicinava alla curva 9 ha visto che l'auto 16 (guidata da Charles Leclerc n.d.r) viaggiava lentamente e ha dovuto frenare, riducendo la sua velocità di circa 45 km/h rispetto al giro precedente. Ciò è stato verificato dai Commissari Sportivi facendo riferimento alla telemetria dell’auto 81. È stato confermato che l'auto 81 ha perso circa 0,5 secondi in quel minisettore (5,3 sec. contro 4,8 sec.).
Il pilota dell'auto 16 ha dichiarato che l'ultima chiamata che ha ricevuto dalla sua squadra è stata quando era in avvicinamento alla curva 4 ("Piastri 6 secondi") e che ha visto la vettura 81 negli specchietti mentre lui era alla curva 8 e l'auto 81 era alla curva 7.
Il rappresentante del team della vettura 16 ha dichiarato che il team "avrebbe potuto fare meglio" nel comunicare il rapido avvicinamento dell’auto 81 e Leclerc ha aggiunto che “Se fossi stato avvertito avrei potuto fare qualcosa prima”.
Di conseguenza, riteniamo che sebbene ciò non sia stata interamente colpa del conducente, e che la mancanza di comunicazione del team sia stato il principale fattore , una penalità in griglia deve essere inflitta in quanto la vettura 81 è stata “inutilmente ostacolata”, perché non c'è dubbio che la situazione avrebbe potuto essere evitata.
Va anche notato che questa penalità è da applicare SOLO alla Sprint, e qualora il pilota non dovesse essere in grado di disputare la Sprint in questo evento, la penalità verrà trasferita alla prossima Sprint (e non al Gran Premio).

A completare la top 10 della Sprint Shootout le Aston Martin di Alonso e di Stroll (settima e ottava, divenute poi sesta e settima per la penalità inflitta a Leclerc), l’Alpine di Esteban Ocon (nona, divenuta poi ottava per la penalità inflitta a Leclerc), e la Haas di Kevin Magnussen (decima). Fuori a sorpresa dalla top 10 la Mercedes: dopo che già nelle qualifiche del venerdì Russell era stato eliminato in Q2 con il 15°tempo (con Hamilton quinto), nella Shootout odierna entrambe le monoposto hanno mancato l’accesso alla SQ3, con Hamilton 18°(e penalizzato da un impeding volontario di Verstappen ai suoi danni, non ravvisato dai commissari) e con Russell 15° e alle prese nel SQ2 con un problema idraulico, che di fatto ha messo fine anticipatamente alla sua Qualifica della Sprint.

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