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Allison e il ritorno come Dt Mercedes© Getty Images

Allison e il ritorno come Dt Mercedes

Il team tedesco alla luce dei risultati dell’ultimo biennio inferiori alle aspettative ha deciso di ripristinare le gerarchie presenti fino al 2021, con James Allison tornato nelle vesti di Direttore Tecnico e Mike Elliott nelle vesti di CTO (Chief Technical Officer)

24.04.2023 ( Aggiornata il 24.04.2023 17:40 )

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Tornare a lottare per il titolo mondiale. Questo l’obiettivo della Mercedes, che dopo le prime tre gare di campionato che l’hanno vista salire progressivamente di prestazione arrivando quasi ad essere la seconda forza in Australia (seppur staccata da Max Verstappen e Red Bull) in un confronto piuttosto equilibrato con Aston Martin e Ferrari, ora punta a ricucire definitivamente il distacco con il team austriaco. Anche non esitando a fare marcia indietro e ad abiurare le linee guida della W14, caratterizzata come la W13 della passata stagione dal concetto zero pods.
Se, realisticamente parlando, sarà difficile che già quest’anno Mercedes possa essere in grado di lottare per il titolo alla luce della superiorità tecnica evidenziata dalla RB19 nelle prime gare di campionato, a Brackley c’è comunque grande fiducia per quanto concerne gli aggiornamenti che debutteranno ad Imola in occasione del Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna in programma nel weekend del 19-21 Maggio, che dovrebbero quanto meno ridurre il gap nei confronti della scuderia di Milton Keynes. Al contempo, però, si comincia già a guardare al prossimo anno, dove il team guidato da Toto Wolff non dovrà sbagliare il benchè minimo passo se vorrà davvero essere in grado di lottare con Red Bull per il titolo già dalla prima gara di campionato.
Da qui la decisione, nei giorni scorsi, di operare uno scambio di ruoli ripristinando le gerarchie esistenti nel quinquennio 2017-2021, con James Allison che lascia l’incarico di CTO (Chief Technical Officer) per tornare a ricoprire l’incarico di Direttore Tecnico, e con Mike Elliott che lascia l’incarico di Direttore Tecnico per tornare a ricoprire l’incarico di CTO.

Una sorta di ritorno al passato, dunque, in casa Mercedes, fortemente voluto da Toto Wolff, a conferma di come qualcosa nel ricambio dell’organigramma del team tedesco non abbia forse funzionato a dovere. Se in passato gli addii di Aldo Costa o del motorista Andy Cowell erano stati ben assorbiti al punto da mantenere una buona competitività in pista e continuare a vincere il titolo mondiale (consecutivamente fino al 2020 con Lewis Hamilton) o comunque lottare per il titolo (vedi ad esempio nel 2021, con il duello per l’iride tra Max Verstappen e Lewis Hamilton arrivato all’ultima gara di campionato ad Abu Dhabi con entrambi i piloti a pari punti), così non è stato nel biennio 2022-2023, con Mercedes impossibilitata a lottare per il titolo mondiale, e costretta ad accontentarsi della vittoria in una sola tappa di campionato (con George Russell in occasione del Gp di San Paolo, corso lo scorso 13 Novembre sul circuito di Interlagos).

Se in questo frangente per via dei minori giorni di presenza in fabbrica (tre contro i cinque richiesti dal ruolo di Direttore Tecnico) James Allison ha potuto concentrarsi maggiormente in vista della prossima America’s Cup di vela che lo vedrà debuttare nell’inedito ruolo di CTO per il Team Ineos Britannia (incarico che manterrà ugualmente nonostante il ritorno nelle vesti di Direttore Tecnico Mercedes), Mike Elliott una volta preso il posto di Allison ha fin da subito sposato il progetto zero pods, finendo però con il tempo con il pagare la minore competitività non solo della W13 della scorsa stagione, ma anche della W14 portata in pista quest’anno, apparsa indubbiamente più competitiva rispetto alla W13, ma non in grado di impensierire la Red Bull RB19 di Max Verstappen e Sergio Perez.
Non sono mancati addirittura degli scontri tra Wolff ed Elliott in merito all’opportunità di riproporre anche sulla W14 la filosofia zero pods (inizialmente esclusa sulla monoposto 2023, salvo poi venir riproposta alla luce della vittoria di Russell in Brasile), con Wolff che alla fine ha avuto la meglio, visto che a partire da Imola tale filosofia verrà progressivamente ridimensionata in ottemperanza al budget cap, che di fatto impedisce di rifare totalmente ex novo la monoposto.

Da qui, pertanto, la necessità di apportare un cambiamento all’organico, aldilà degli aggiornamenti che verranno introdotti ad Imola, con lo stesso Toto Wolff che probabilmente ha avuto un ruolo chiave per convincere Allison a riprendere le mansioni di Direttore Tecnico, e al contempo per accogliere la richiesta di Elliott di ritornare a svolgere il ruolo di CTO. Intervistato da Autosport, Wolff ha raccontato che, confrontandosi con Elliott, quest’ultimo è arrivato alla conclusione che con il ritorno di Allison come Direttore Tecnico la squadra non esiterebbe a buttarsi nel fuoco con lui e per lui, mentre lo stesso Elliott è fortemente convinto di poter dare un miglior aiuto alla squadra nello sviluppare la futura organizzazione della squadra, in vista del nuovo Regolamento tecnico che partirà nel 2026. In una fase che porterà a notevoli cambiamenti sotto il profilo tecnico, e con la seria possibilità da parte di un team di F1 di potersi avvalere nel futuro prossimo di intelligenze artificiali e di apprendimenti automatici, Elliott è sicuro di poter dare un prezioso contributo nell’allestire un team moderno e al passo con i tempi.
Contestualmente allo scambio di ruoli tra Allison e Elliott, in casa Mercedes è stato deciso di affiancare al capo progettista John Owen (alle prese con incarichi extra, quali il controllo dei costi) il suo vice Giacomo Tortora, promosso nel nuovo ruolo di Direttore dell’Ingegneria.

La domanda, però, che in molti si chiedono è quando sarà possibile vedere fattivamente la mano di Allison sulla W14. Se è vero che gli aggiornamenti che verranno introdotti ad Imola (e già messi in preventivo da inizio stagione) verranno approvati da Allison stesso e che lo stesso 55enne ingegnere britannico proverà a curare al meglio nell’arco della stagione i limiti tecnici della W14, è altrettanto vero, però, che solo sulla monoposto 2024 sarà possibile vedere seriamente la sua mano, visto che occorre parecchio tempo per preparare gli aggiornamenti da introdurre poi nel corso del weekend di gara. Così facendo, quindi, Allison avrà tutto il tempo per mettere a punto la monoposto del prossimo anno, che, siamo certi, si ispirerà non poco alle pance di scuola Red Bull.

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