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Ricordando Jean Pierre Jabouille© Alpine F1 Team via Twitter

Ricordando Jean Pierre Jabouille

L’ottantenne pilota francese verrà per sempre ricordato nel mondo della Formula 1 per esser stato il primo pilota ad aver conquistato una vittoria con un motore turbo, e per aver regalato a Renault la prima vittoria nella massima serie motoristica

08.02.2023 ( Aggiornata il 08.02.2023 21:24 )

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Un vero e proprio pioniere. Così verrà ricordato Jean Pierre Jabouille, scomparso Giovedì 2 Febbraio all’età di 80 anni. Il pilota francese, infatti, il 1°Luglio 1979 in occasione della gara di casa (disputata sul circuito di Digione, e passata alla storia per il duello che vide protagonisti negli ultimi giri il compagno di squadra Renè Arnoux e il ferrarista Gilles Villeneuve) non solo conquistò per se e la Renault la prima vittoria in carriera, ma sopratutto divenne il primo pilota nella storia del Circus ad aggiudicarsi un Gp al volante di una monoposto con motore turbo.

Nato a Parigi il 1°Ottobre 1942, Jabouille ha ottenuto nell’arco della sua carriera il secondo posto in F3 francese nel 1968 alle spalle di François Cevert, il titolo della Formula 2 Europea nel 1976 e ha fatto registrare ben 13 partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, conquistando in ben quattro occasioni il terzo gradino del podio: nel 1973 con l’Equipe Matra-Simca Shell (copilota Jean Pierre Jasseud), nel 1974 con l’Equipe Gitanes (copilota Francois Migault), nel 1992 e nel 1993 con la Peugeot Talbot Sport (copilota nel 1992 e nel 1993 Mauro Baldi, in quest’ultima occasione assieme a Philippe Alliot).

Jabouille e la sua carriera in Formula 1

I primi passi di Jabouille in Formula 1 risalgono al 1974, quando partecipa al weekend del Gp di Francia con la Frank Williams Racing Cars, a bordo di una monoposto Iso-Marlboro Fw motorizzata Ford Cosworth mancando però l’accesso in gara, essendo stato eliminato in qualifica con il tempo di 1’01”60 (l’ultimo qualificato alla gara, Francois Migault su BRM, ottenne il ventiduesimo tempo in 1’00”86). Stesso scenario avverrà in Austria al volante della Surtees motorizzata Ford Cosworth, con Jabouille che mancherà l’accesso alla gara girando in qualifica con il tempo di 1’40”10 (con l’ultimo qualificato, l’austriaco Dieter Quester anch’egli su Surtees motorizzata Ford Cosworth, che otterrà il 25° tempo in 1’38”88).
Nel 1975 Jabouille partecipa con la Tyrrell al Gp di Francia classificandosi al dodicesimo posto, staccato di 1’37”13 dal vincitore della gara (l’austriaco Niki Lauda su Ferrari 312 T).

Il ruolo di collaudatore svolto per Alpine, nonché i podi ottenuti nel 1972 e nel 1973 nella 24 Ore di Le Mans nonché, come detto, la vittoria nel campionato di Formula 2 del 1976 (con il team Ecurie Elf a bordo di una Elf2J motorizzata Renault) rendono Jabouille agli occhi di Renault il pilota ideale per collaudare il primo motore Renault Gordini (un V6 turbocompresso da 1500 cm³), con cui il costruttore e motorista francese (tramite la sua controllata Renault Sport) intende approdare nel Mondiale di Formula 1 per provare a conquistare il titolo mondiale. Per questo motivo viene approntata una monoposto, la Alpine A500 (che non vedrà mai il suo debutto effettivo nel Mondiale di Formula 1) su cui verrà montato il turbo Renault Gordini, e che Jabouille testerà in pista su alcuni circuiti (tra i quali spiccano Jarama e Digione).
Nel corso di questi test emergeranno alcune problematiche (ritardo del turbo e successivo surriscaldamento, scarsa tenuta di strada), motivo per il quale Renault deciderà di trasferire tale unità motrice sulla neonata monoposto R.S.01, che parteciperà al Mondiale di Formula 1 dal 1977 al 1979. La R.S.01 sarà anche la prima monoposto di Formula 1 a montare gli pneumatici radiali della Michelin, affiancata dall’anno successivo dalla Ferrari 312T3.

Nel biennio 1977-1978 sarà il solo Jabouille a portare in pista la Renault R.S.01: se il 1977 sarà costretto a saltare i Gp di Francia, Germania e Austria, ritirarsi per problemi di affidabilità al motore turbo in Gran Bretagna, Olanda, Italia, Usa e venir eliminato in qualifica negli Usa, il 1978 vedrà ben quattro ritiri consecutivi da parte della R.S.01 causa problemi al motore (Svezia, Francia, Gran Bretagna e Germania) che rimarranno anche quell’anno una costante, anche se nella penultima gara di campionato corsa negli Usa sul circuito di Watkins Glen Jabouille farà registrare il nono tempo in qualifica (1’40”136), ma sopratutto si classificherà al termine della gara al quarto posto (staccato di 1’25”007 dal vincitore, il ferrarista Carlos Reutemann), riportando per la prima volta dal Gp di Spagna 1951 un motore sovralimentato a punti.

Nel 1979 la Renault decide di schierare una seconda monoposto, affiancando a Jabouille il connazionale Renè Arnoux. Se le prime quattro tappe di campionato regaleranno scarse soddisfazioni alla R.S.01 (se escludiamo la pole di Jabouille in Sudafrica), è con il debutto della Renault R.S10 (avvenuto in occasione del Gp di Spagna), che qualcosa, seppur lentamente comincerà a cambiare.
A differenza della R.S 01 (sovralimentata da un’unica turbina della Garrett Systems), la Renault R.S.10 è sovralimentata da ben due turbine realizzate dalla Kühnle, Kopp & Kausch. Se è vero che sia Jabouille che Arnoux faranno registrare numerosi ritiri per via dell’ancora scarsa affidabilità del motore turbo, è altrettanto vero che Arnoux in quella stagione si farà quasi preferire sotto il profilo dei risultati ottenendo oltre al nono posto in Spagna e al sesto posto in Austria, anche due secondi posti in Gran Bretagna e Usa. Detto questo, sarà però Jabouille a regalare a se stesso e alla Renault in quel 1979 l’emozione più grande: quella della prima vittoria in Formula 1.

Il teatro della prima storica vittoria di un motore turbo in Formula 1 è il Circuito di Digione, dove il 1° Luglio 1979 si corre il Gp di Francia. Una gara, quella francese, che ancora oggi viene ricordata prevalentemente per l’emozionante duello che vide sul finale di gara come autentici protagonisti Gilles Villeneuve (Ferrari) e Renè Arnoux (Renault) in lotta per il secondo posto, andato poi al pilota canadese, ma sarebbe un grave errore non rendere omaggio alla grande impresa di Jabouille, che porterà da quel momento in poi sempre più squadre a valutare molto seriamente l’ipotesi di adottare da lì a un prossimo biennio una motorizzazione turbo.

Che quello di Digione potesse essere un weekend propizio per la Renault R.S.10 lo si intuisce già Venerdì 29 Giugno, quando Jabouille (1’07”410) precede di 56 centesimi il compagno di squadra Arnoux (1’07”960), e di quasi 80 centesimi la Ferrari di Villeneuve (1’18”180) terza. Scenario che si ripete anche Sabato 30 Giugno, quando al termine della seconda giornata di prove ufficiali Jabouille conquisterà la pole position del Gp di Francia (1’07”19) precedendo il compagno di squadra Arnoux (1’07”45) e la Ferrari di Villeneuve (1’07”65).
Tutto lascia, dunque, presagire una possibile doppietta della Renault nella gara di casa, ma non sarà per niente facile. Al via della gara, infatti, Villeneuve parte molto bene prendendo alla prima curva la testa della corsa, con alle spalle Jabouille, con Arnoux, partito piuttosto male, che al termine del primo giro sarà solo nono. Se in quei primi giri grande protagonista sarà Arnoux, che riuscirà a risalire al quarto giro già nel corso dell’undicesimo giro, salendo poi al terzo posto quattro giri dopo grazie a un sorpasso ai danni della Rossa guidata da Jody Scheckter, davanti è sempre Villeneuve a fare l’andatura, seguito da Jabouille. Con il passare dei giri, però, Jabouille comincia a farsi sempre più minaccioso alle spalle di Villeneuve, superandolo nel corso del 47°degli 80 giri previsti, e prendendo fin da subito un certo margine nei confronti del pilota canadese della Ferrari, che negli ultimi giri di gara comincerà ad andare in crisi con i freni (dopo averli sfruttati eccessivamente nella prima parte di corsa, per tenersi alle spalle Jabouille), favorendo così il riavvicinamento di Arnoux, con il quale Villeneuve darà vita a quell’emozionante duello conosciuto da tutti come “Duello di Digione”, caratterizzato da sorpassi e controsorpassi, e che sarà vinto dal pilota canadese della Ferrari.

© Alpine F1 Team via Twitter

In testa, invece, Jabouille non avrà alcun problema a vincere la gara, con 14”59 di vantaggio su Villeneuve, e con 14”83 di vantaggio su Arnoux.
Dopo quella vittoria Jabouille otterrà in quella stessa stagione altre due pole position (in Germania e in Italia, sul circuito di Monza), ma anche numerosi ritiri, concludendo solamente il Gp d’Italia addirittura in 14°posizione.

Il 1980 vede la Renault schierare una nuova monoposto, la RE20, ma sotto il profilo dei risultati lo scenario risulta essere simile a quello della passata stagione, caratterizzato da numerosi ritiri per problemi tecnici sopratutto per Jabouille, con Arnoux più veloce di lui. Emblematico quanto avvenne nella seconda e terza gara di campionato, con Jabouille poleman in Argentina e Sudafrica, ma costretto a ritirarsi in entrambe le gare (vinte da Arnoux) per problemi al turbo. In Austria, invece, nella seconda parte di campionato, dopo la pole position conquistata da Arnoux sarà Jabouille a salire sul gradino più alto del podio, gestendo al meglio il degrado delle gomme e ottenendo l’unico piazzamento a punti della stagione, mentre il compagno di squadra sarà costretto ad effettuare ben due soste, causa degrado gomme, classificandosi al nono posto.
Il 1980 vedrà nel corso della penultima gara di campionato Jabouille protagonista di un bruttissimo incidente nel corso del 25°giro del Gp del Canada: a causa del rottura di una sospensione sulla sua Renault RE20, il pilota francese andrà ad impattare frontalmente contro il guardrail situato all’altezza del Ponte Victoria, rimanendo intrappolato per molto tempo nelle lamiere della sua monoposto prima di venir estratto dai soccorritori. Portato d’urgenza all’ospedale “Regina Vittoria” di Montreal, al pilota verrà riscontrata una frattura alla tibia della gamba destra, nonché una tripla frattura al ginocchio destro, che determinerà un ricovero di una decina di giorni, con una convalescenza di circa tre mesi.

Nel 1981 Jabouille proverà a tornare nuovamente al volante di una monoposto (la Ligier), ma dei guai fisici legati a un recupero non detto ottimale associati a dei problemi tecnici (alla trasmissione nel corso del Gp del Belgio, ai freni nel Gp di Spagna) lo spingeranno ad appendere il volante al chiodo, chiudendo la sua esperienza in Formula 1 dopo 49 gare disputate, 2 gare vinte e ben 37 ritiri.

© Alpine F1 Team via Twitter

Jabouille tornerà al volante di una monoposto di Formula 1 il 23 Giugno 2019 sul circuito di Le Castellet: poche ore prima della partenza del Gp di Francia, il pilota francese effettuerà alcune tornate a bordo della sua Renault R.S.01 per celebrare i 40 anni della sua prima vittoria in Formula 1, indossando al termine di quei giri anche una corona d’alloro. Un pilota, Jabouille, che nella sua carriera in Formula 1 ha ottenuto molto meno di quanto avrebbe realmente meritato, ma che verrà per sempre ricordato per quella vittoria conseguita a Digione il 1°Luglio 1979, che di fatto dette il via all’epopea dei motori turbo nella massima serie motoristica.

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