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Pelè e la passione per la Formula 1© LaPresse

Pelè e la passione per la Formula 1

Non solo il mondo del calcio, ma anche la Formula 1 ha voluto rendere omaggio al campione brasiliano, scomparso a 82 anni al termine di una lunga malattia

31.12.2022 ( Aggiornata il 31.12.2022 00:02 )

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Un grande campione, capace di scrivere la storia. Il mondo del calcio piange in queste ore la scomparsa di Pelè (all’anagrafe Edson Arantes do Nascimento) avvenuta nella giornata di ieri, Giovedì 29 Dicembre, all’età di 82 anni, al termine di una lunga battaglia contro la malattia (un tumore al colon) per cui era già stato operato nel settembre 2021, e che aveva costretto i medici a ricoverarlo lo scorso 29 Novembre presso l’ospedale Albert Einstein di San Paolo per un nuovo ciclo di cure dopo aver contratto un’infezione respiratoria che aveva finito per peggiorare le sue condizioni di salute, già deteriorate per via del procedere della malattia.

Un campione, Pelè, che verrà ricordato dagli appassionati di calcio per essere ad oggi l’unico calciatore al mondo ad aver vinto ben tre edizioni dei Mondiali (nel 1958 in Svezia, nel 1962 in Cile e nel 1970 in Messico), oltre che ad essere ad oggi l’attaccante ad aver segnato il maggior numero di reti in carriera (1281 in 1363 partite, 757 in 816 gare ufficiali), legandosi dal 1956 al 1974 al Santos (grazie all’intuizione dell’ex calciatore Waldemar de Brito, che segnalò subito alla dirigenza della formazione di San Paolo le eccellenti doti calcistiche di quel quindicenne così talentuoso) e conquistando la bellezza di 10 Campionati Paulisti (1958, 1960, 1961, 1962, 1964, 1965, 1967, 1968, 1969, 1973), sei campionati brasiliani (1961, 1962, 1963, 1964, 1965 e 1968), cinque Taça Brasil consecutive (dal 1961 al 1965), due Coppe Libertadores (1962 e 1963), due Coppe Intercontinentali (1962 e 1963), una Supercoppa dei Campioni Intercontinentali nel 1968. Dopo esser rimasto fermo un anno, nel 1975 Pelè torna a giocare, e lo fa negli Stati Uniti con i New York Cosmos, ai quali regalerà nel 1977 la vittoria della NASL (North American Soccer League) prima di ritirarsi il 1° Ottobre 1977 con una storica amichevole tra Cosmos e Santos vinta dai Cosmos per 2-1, con il campione brasiliano che giocherà il primo tempo nelle file della formazione americana provvedendo a segnare il goal del pareggio dopo il vantaggio del Santos segnato da Reynaldo, e il secondo tempo nella formazione brasiliana, che vedrà il goal della vittoria dei Cosmos grazie al peruviano Ramon Mifflin, che era entrato in campo nella ripresa prendendo il posto proprio di Pelè nelle file della formazione americana.

Un campione, Pelè, che all’amore per il calcio ha saputo affiancare anche una grande passione nei confronti della Formula 1, che lo ha visto presenziare per molti anni in occasione del Gp del Brasile, salendo sul podio nel 2000 per premiare il vincitore della gara (il ferrarista Michael Schumacher, di cui sarebbe diventato amico).

© F1 Media

Nel 2002 O’Rei è stato protagonista di un simpatico episodio: chiamato dagli organizzatori per sventolare la bandiera a scacchi al termine dell’ultimo giro del Gp del Brasile, il campione brasiliano mancherà l’arrivo non solo del vincitore (Michael Schumacher al volante della debuttante Ferrari F2002), ma anche del secondo classificato (Ralf Schumacher su Williams-BMW), sventolando invece la bandiera a scacchi al terzo pilota giunto sul traguardo dopo i fratelli Schumacher (il nono classificato Takuma Sato su Jordan-Honda, doppiato di due giri).
Come racconterà lo stesso Pelè ai microfoni dell’emittente brasiliana TV Globo, non appena il direttore di gara lo ha avvisato dell’arrivo del piloti sul traguardo, il campione brasiliano si è potuto a malapena girare che la Ferrari di Michael Schumacher (nonché la Williams di Ralf Schumacher, staccato di 588 millesimi dalla F2002) era già passato, dimostrando così la sua grande velocità.
Nel 2006 sarà proprio Pelè poco prima della partenza del Gp del Brasile a rendere omaggio a Michael Schumacher in quella che sarebbe dovuta essere la sua ultima gara di Formula 1 al volante della Ferrari (prima del ritorno dal 2010 al 2012 al volante della Mercedes) consegnandogli una coppa come premio alla carriera (come possiamo vedere nella foto di apertura del presente articolo).

Nel 2021 le strade di Pelè e della Formula 1 tornano a incrociarsi: il campione brasiliano rimane a dir poco impressionato dalla vittoria dell’eptacampione del mondo Lewis Hamilton (al quale O’Rei aveva augurato di vincere l’ottavo titolo mondiale) nel Gp di San Paolo in un weekend che ha visto il campione inglese inizialmente ottenere nella giornata di venerdì la pole position, salvo poi venir squalificato con partenza dal fondo della griglia in ultima posizione per la non conformità dell’alettone posteriore a DRS aperto, risalire fino al quinto posto al termine della Sprint, e, una volta retrocesso al via della gara in decima posizione (cinque posizioni di penalità per sostituzione del motore endotermico), vincere il Gp di San Paolo con 10”496 di vantaggio su Verstappen dopo aver superato il rivale olandese (futuro campione del mondo) nel corso del 58°giro. Ancora più emozionante per Pelè vedere Hamilton salire sul gradino più alto del podio portando con se la bandiera del Brasile.

Da qui la decisione di dedicare ad Hamilton un post su Instagram (“Una prestazione meravigliosa. Un giorno glorioso per te, Lewis, come per noi brasiliani. È bello vedere un pilota di F1 alzare la nostra bandiera sul podio. Grazie per essere quello che sei.”) e di donargli la maglia originale autografata indossata in occasione del Mondiale 1970 vinto con la Seleçao.

La Formula 1 e l’omaggio a Pelè

Una volta appresa la notizia della scomparsa di Pelè, il mondo della Formula 1 attraverso il Presidente e Ceo Stefano Domenicali, ma anche attraverso Lewis Hamilton ha voluto rendere omaggio alla leggenda del calcio brasiliano.
Con un post pubblicato da F1 Media, così Domenicali ha voluto ricordare Pelè. “È molto triste apprendere la notizia che Pelè, uno dei più grandi calciatori di sempre, è venuto a mancare. Era una luce splendente per il Brasile e per migliaia di persone in tutto il mondo. La sua abilità, il suo sorriso e la sua genialità vivranno per sempre. I nostri pensieri sono con la sua famiglia in questo triste momento”.

Profondamente sentito è stato il ricordo di Lewis Hamilton (nominato peraltro lo scorso 7 Novembre cittadino onorario del Brasile), che nelle scorse ore ha pubblicato diverse storie su Instagram dedicate al campione brasiliano, raffiguranti alcune foto che lo ritraggono, ma non solo. In una di esse Hamilton ha scritto “Persa una leggenda oggi. Grazie per aver condiviso il tuo talento, il tuo genio e il tuo amore con noi. L’eredità di Pelè ci ispirerà sempre e per sempre.


In un’altra, nel riprendere la foto che lo scorso anno Pelè pubblicò su Instagram mostrando la maglietta originale del Mondiale 1970 autografata con dedica a Hamilton, lo stesso campione inglese scrive “Ha significato davvero tanto ottenerla dalla leggenda in persona. La terrò al sicuro con me per sempre.
Un campione, Pelè, che avrà per sempre un posto speciale non solo nel cuore degli appassionati di calcio, ma anche in quello degli appassionati di Formula 1.

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