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La Formula 1 sbarca negli Emirati Arabi Uniti per l'ultima prova del Mondiale 2022. Ancora in bilico il secondo posto sia in Classifica Piloti tra Leclerc e Perez a pari punti (290), sia in Classifica Costruttori tra Ferrari (524) e Mercedes (505)
A differenza di quanto avviene in altre gare in notturna, ad Abu Dhabi la corsa parte con il tramonto del sole e si conclude sotto i riflettori. Da non sottovalutare il calo di temperatura tra inizio e fine gara, che determina ovviamente una differenza di comportamento da parte delle vetture. Importante, in questo senso, è capire fin dalle prove libere (e in particolare nel corso della FP2, che si corre nell'orario in cui si disputerà la gara) il corretto comportamento della macchina. Osservando la conformazione della pista dallo scorso anno il circuito di Yas Marina presenta alcune modifiche pensate per favorire maggiormente i sorpassi. Andando nello specifico la chicane che caratterizzava le curve 5 e 6 è stata sostituita da un rettilineo, con il tornante successivo anticipato ed ampliato, in modo da aumentare la velocità con cui si entra nel rettilineo successivo. La sequenza di curva dalla 11 alla 14 è stata sostituita da una curva lunga con un leggero banking. Nel terzo settore, infine, le vecchie curve 17-20 (divenute ora 12-13-14-15) sono state allargate e al contempo rese più veloci.
Con questa serie di modifiche introdotte nel 2021 la pista è stata accorciata di 273 metri, passando dai precedenti 5554 metri agli attuali 5281 e consta di 16 curve (9 a sinistra e 7 a destra). I giri da percorrere sono passati da 55 a 58, con il tempo sul giro diminuito di circa 13-14 secondi: dalla pole fatta registrare nel 2020 da Verstappen con il tempo di 1’35”246, siamo passati alla pole 2021, realizzata nuovamente dal campione olandese con il tempo di 1’22”109. Dal giro più veloce 2020 fatto registrare da Daniel Ricciardo su Renault con il tempo di 1’40”926 nel corso dell’ultima tornata, siamo passati lo scorso anno al tempo di 1’26”103, fatto registrare nel corso del 39° giro da Max Verstappen.
Per quanto riguarda l’assetto, alla luce delle modifiche adottate al layout del tracciato, è ipotizzabile un carico aerodinamico medio.
Interessante la corsia di rientro in pista, una volta effettuato il pit stop: usciti dalla pit lane, la strada scende andando quasi sotto terra. Segue una curva lenta a sinistra, e poi una rapida risalita che porterà il pilota a rientrare in pista all'altezza della curva 3.
Per quanto riguarda le gomme Pirelli ha deciso di confermare le scelte effettuate negli ultimi tre anni, optando per le mescole C3, C4 e C5.
Confermata la consueta allocazione, con Pirelli che metterà a disposizione di ciascun pilota 8 set di gomme morbide C5, 3 set di gomme medie C4 e 2 set di gomme dure C3.
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