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Formula 1, presentazione Gp Abu Dhabi© Yas Marina

Formula 1, presentazione Gp Abu Dhabi

La Formula 1 sbarca negli Emirati Arabi Uniti per l'ultima prova del Mondiale 2022. Ancora in bilico il secondo posto sia in Classifica Piloti tra Leclerc e Perez a pari punti (290), sia in Classifica Costruttori tra Ferrari (524) e Mercedes (505)

18.11.2022 ( Aggiornata il 18.11.2022 12:58 )

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Una stagione appassionante, giunta al suo ultimo atto. La Formula 1 sbarca sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi al termine di un campionato caratterizzato nella sua prima parte dal duello in pista tra Max Verstappen (Red Bull) e Charles Leclerc. Se è vero che (complice una seconda parte quasi perfetta compresa tra il Gp del Belgio e il Gp di San Paolo) il campione olandese è riuscito a conquistare anticipatamente in Giappone il suo secondo titolo mondiale e la Red Bull è riuscita a conquistare ad Austin il titolo costruttori mettendo così fine a un digiuno che durava dal 2013, Abu Dhabi diventa importante non solo per l’assegnazione del secondo posto in Classifica Piloti (con Leclerc a pari punti con il pilota messicano della Red Bull Sergio Perez (290)), ma anche del secondo posto in Classifica Costruttori (con Ferrari (524) davanti a Mercedes (505).

Proprio Mercedes (nonostante le dichiarazioni del Team Principal Toto Wolff, che ritiene che a Yas Marina la sua squadra dovrebbe soffrire maggiormente maggiormente rispetto alle ultime gare per via dell’eccessiva resistenza all’avanzamento che affligge la W13) potrebbe rappresentare una sorpresa ad Abu Dhabi: se Red Bull e Ferrari hanno ormai destinato le proprie risorse alle monoposto 2023, il team tedesco ha continuato a sviluppare la propria monoposto, e il pacchetto degli aggiornamenti introdotto ad Austin e in Messico sembra aver dato i suoi frutti, come dimostrano non solo i due secondi posti di Hamilton nelle suddette gare, ma anche la doppietta conquistata a San Paolo, con Russell davanti a Hamilton.

Ecco, quindi, perché il Gp di Abu Dhabi presenta numerosi spunti piuttosto interessanti da considerare: non solo la reale competitività di Mercedes su una pista dal layout indubbiamente diverso da quello di San Paolo, ma anche valutare la fame di vittorie di Red Bull e Ferrari, intenzionate l’una (il team austriaco) a dimostrare a tutti che quello del Brasile era stato solamente un passo falso, e l’altra (la scuderia di Maranello) desiderosa di conquistare il secondo posto nelle Classifiche Piloti e Costruttori possibilmente con una vittoria (che manca dal Gp di Austria quando a trionfare fu Charles Leclerc) dopo le indiscrezioni uscite nel corso della settimana (e smentite dal management della Rossa) che volevano la sostituzione a Gennaio dell’attuale Team Principal Mattia Binotto con il Team Principal Alfa Romeo Frederic Vasseur.

Tornando alla Red Bull sembra essersi ricucito il rapporto tra i piloti Max Verstappen (che nella FP1 verrà sostituito da Liam Lawson) e Sergio Perez dopo quanto successo domenica scorsa a Interlagos, con il campione olandese che nel corso dell’ultimo giro si era rifiutato di restituire la posizione a Perez, così come peraltro richiesto dalla squadra. Se pochi minuti dopo la conclusione della gara erano emerse delle indiscrezioni relative a delle possibili frizioni tra i due piloti Red Bull (con particolare riferimento al finale delle qualifiche del Gp di Monaco, concluse anticipatamente per via di un testacoda di Perez al Portier che impedì a Verstappen di migliorare la propria prestazione cronometrica), decisivo si è rivelato il confronto avvenuto circa mezz’ora-un’ora dopo la gara che ha visto come protagonisti non solo i due piloti, ma anche il Team Principal Chris Horner, Helmut Marko nonché tutta la squadra.
Un confronto che in Press Conference Verstappen ha definito fondamentale per chiarirsi con la squadra e con lo stesso Perez, assicurando il massimo supporto al pilota messicano nella lotta per il secondo posto, e con Checo che ha dichiarato di essersi pentito di molte cose dette dopo la gara, sottolineando che il rapporto con Max è tornato quello di prima.
Da registrare, purtroppo, l’ennesimo caso di cyberbullismo, con la squadra e i piloti (e in particolare Verstappen) oggetto di insulti online fino ad arrivare purtroppo alle minacce di morte.
Una brutta tendenza, questa, che sta prendendo piede in Formula 1, e che nulla ha a che fare con il tifo sano e rispettoso che fino a poco tempo fa era tipico della massima serie motoristica.

Contestualmente alla lotta per il secondo posto in Classifica Piloti e Costruttori, restano ancora da definire il quinto posto in Classifica Piloti tra Lewis Hamilton (240 punti) e Carlos Sainz Jr (234), e in Classifica Costruttori il quarto posto tra Alpine (167 punti) e McLaren (148), il sesto posto tra Alfa Romeo (55 punti) e Aston Martin (50), e infine l’ottavo posto tra Haas (37 punti) e AlphaTauri (35).

Per quanto riguarda la gara vera e propria, osservando le caratteristiche del circuito di Yas Marina, Red Bull potrebbe essere la favorita per via della maggiore efficienza aerodinamica che la RB18 esprime in rettilineo e/o con DRS aperto, alla luce anche delle modifiche realizzate lo scorso anno per favorire i sorpassi con in particolare l’inserimento tra curva 5 e 6 di un rettilineo al posto della vecchia chicane, con il tornatino successivo anticipato e ampliato per favorire una maggiore velocità di inserimento, al pari delle nuove curve 12-13-14-15 più veloci di prima.
Detto questo, da non sottovalutare neanche la Ferrari, apparsa nella precedente gara di Interlagos accusare meno degrado sulle gomme, e che dopo gli ultimi circuiti in altitudine (con inevitabili mappature prudenziali per scongiurare ogni possibile rottura del turbocompressore) torna a correre su una pista sul livello del mare in cui poter esprimere tutta la sua potenza, così come sulla carta anche Mercedes, sebbene le caratteristiche del circuito di Yas Marina possano far sospettare delle possibili difficoltà legate al ritorno della resistenza all’avanzamento e del drag in rettilineo, vero e proprio tallone d’Achille della W13.

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