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Red Bull e la conquista del titolo costruttori© COTA via Twitter

Red Bull e la conquista del titolo costruttori

Max Verstappen vince il Gp degli Stati Uniti davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton e alla Ferrari di Charles Leclerc, e, complice il quarto posto di Sergio Perez, regala alla scuderia austriaca il quinto titolo costruttori della sua storia

24.10.2022 ( Aggiornata il 24.10.2022 15:07 )

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Più forte di qualsiasi ostacolo, errore al pit stop compreso. Max Verstappen conquista il Gp degli Stati Uniti (19° prova del Mondiale 2022 di Formula 1) e, complice il quarto posto finale del compagno di squadra Sergio Perez, regala alla Red Bull il quinto titolo costruttori della sua storia dopo il poker ottenuto dal 2010 al 2013 con al volante Sebastian Vettel. Il tutto in un weekend molto complicato per la scuderia austriaca per via della scomparsa del 78enne patron Dietrich Mateschitz, malato da tempo.
Sul podio al fianco di Verstappen troviamo in seconda posizione la Mercedes di Lewis Hamilton, con il campione inglese che ha provato in tutti i modi a resistere all’attacco della Red Bull del campione olandese, ma senza riuscirci, anche per via della differenza di mescola, che ha visto nel finale Hamilton usare le gomme dure contro le medie di Verstappen.
Una Mercedes apparsa in crescita rispetto alle ultime performance, come dimostra anche il quinto posto finale di George Russell (penalizzato nelle prime fasi di gara con 5 secondi per aver innescato il testacoda che ha portato al ritiro dopo poche curve della Ferrari di Carlos Sainz Jr).
Con Verstappen e con Hamilton sale sul podio anche Charles Leclerc, terzo ed autore di una buona rimonta con la sua Ferrari (bellissimo il sorpasso ai danni di Perez nel corso del 30° giro così come il controsorpasso nei confronti di Verstappen nel corso del 39°giro, prima di venir definitivamente superato dal campione olandese in curva 11), che ha però evidenziato ancora una volta alcuni problemi per quanto riguarda l’usura delle gomme nella seconda parte di gara anche se in miglioramento rispetto alla parte centrale di campionato (Ungheria, Belgio e Olanda).

Il circuito di Austin ha saputo esaltare due campioni del calbro di Sebastian Vettel e di Fernando Alonso. Il campione di Heppenheim (in testa alla gara dal 38° al 41° giro )è stato autore di una emozionante rimonta (premiata da Driver Of The Day assegnato dai tifosi di tutto il mondo) dopo un problema in occasione del secondo pit stop sull’anteriore sinistra che lo aveva portato nelle retrovie, risalendo fino all’ottavo posto finale (divenuto poi settimo), grazie anche uno spettacolare sorpasso ai danni di Kevin Magnussen nel corso dell’ultimo giro.
Gara da applausi anche per Fernando Alonso, coinvolto suo malgrado in un bruttissimo incidente dall’Aston Martin di Lance Stroll, e successivamente ripartito con l’ala anteriore danneggiata così come lo specchietto: approfittando della Safety Car il pilota asturiano era riuscito a tornare ai box, e, una volta sostituita l’ala, era tornato in pista risalendo fino al settimo posto finale.
Purtroppo, però, poche ore dopo la conclusione della gara la protesta della Haas in merito alla mancata sicurezza dell’Alpine numero 14 (legata anche al distacco di uno degli specchietti retrovisori) ha portato gli Stewards a comminare all'Alpine del pilota spagnolo una penalità di 30 secondi sull’ordine di arrivo che lo ha fatto sprofondare dal settimo al quindicesimo posto finale.

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