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Giovinazzi e le FP1 di Monza e di Austin© LAPRESSE

Giovinazzi e le FP1 di Monza e di Austin

Il ventottenne pilota di Martina Franca tornerà al volante di una monoposto di F1 (la Haas) nelle due FP1 del Gp d’Italia e del Gp degli Usa

25.08.2022 ( Aggiornata il 25.08.2022 13:03 )

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Tornare a guidare una monoposto di Formula 1. Questo il grande desiderio di Antonio Giovinazzi una volta che sul finire della scorsa stagione l’Alfa Romeo gli aveva comunicato la mancata prosecuzione del loro rapporto. Se in questi mesi Antonio aveva continuato a respirare l’aria della massima serie motoristica come terzo pilota Ferrari lavorando al simulatore e accompagnando la squadra nei vari circuiti alternando il tutto con la stagione al volante della Dragon Penske in Formula E, nel cuore del 28enne pilota di Martina Franca c’era sempre il sogno di poter tornare a guidare una monoposto di Formula 1. Un sogno destinato a diventare realtà (seppur a tempo limitato).

È notizia, infatti, di questi giorni che Giovinazzi disputerà la FP1 del Gp d’Italia a Monza e la FP1 del Gp degli Usa al volante della Haas in sostituzione alternativamente dei piloti ufficiali Mick Schumacher e Kevin Magnussen. A rendere ufficiale la notizia è stato il team americano (di cui Antonio era già stato terzo pilota nel 2017 disputando ben sette sessioni di FP1) con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della scuderia.

Queste le dichiarazioni rilasciate dal Team Principal Haas Gunther Steiner e dal pilota di Martina Franca.

Gunther Steiner "Siamo felici di dare il bentornato in squadra ad Antonio Giovinazzi per le due sessioni di FP1. La Ferrari desiderava dare ad Antonio la possibilità di sedere un po' di tempo su un'auto di Formula 1 con le specifiche attuali in un fine settimana di gara e siamo stati naturalmente felici di assisterlo. Abbiamo vissuto una situazione simile nel 2017 con Antonio e la Ferrari - la chiara differenza tra allora e oggi è l'esperienza che avrà maturato gareggiando nelle tre stagioni precedenti in Formula 1 e il feedback che sarà in grado di darci in Italia e America-, non vedo l'ora di rivedere Antonio e di riaverlo nel paddock con noi".

Antonio Giovinazzi "Sono così felice di avere la possibilità di guidare di nuovo nelle sessioni ufficiali di F1. Oltre alla guida al simulatore è importante testare una vera macchina e non vedo l'ora di rimettermi tuta e casco. Sarà un'opportunità per prendere confidenza con le auto di nuova generazione: è il modo migliore per essere pronti se vengo chiamato come pilota di riserva.
Guidare su piste impegnative ed emozionanti come Monza e COTA lo rende ancora più emozionante. Grazie al Team Haas F1 e alla Scuderia Ferrari, non vedo l'ora di dare il mio contributo alla squadra che ha contato su di me già nel 2017".

Aldilà delle dichiarazioni ufficiali rilasciate nel comunicato, la sensazione che si percepisce è che dietro la richiesta della Ferrari (accolta dalla Haas) di far effettuare due sessioni di prove libere ad Antonio Giovinazzi ci sia anche la volontà da parte della scuderia di Maranello di farsi trovare pronta qualora Mick Schumacher dovesse decidere di rompere l’accordo che lo lega alla Rossa.
Un’ipotesi, questa, che al momento non trova conferme, ma che non può essere sottovalutata per tutta una serie di episodi occorsi nella scorsa settimana, in piena pausa estiva della Formula 1.

Non è un mistero che alla luce della querelle Piastri l’Alpine sia alla ricerca di un pilota da affiancare ad Esteban Ocon, così come in casa Haas se Magnussen può contare su un contratto anche per la prossima stagione, Mick Schumacher è ancora alla ricerca di una conferma nel team di Kannapolis. Se il giovane pilota tedesco figlio d’arte così come la Ferrari speravano in una conferma poco prima della pausa estiva, la Haas tramite Gunther Steiner ha preso tempo, dichiarando che il secondo sedile al fianco di Magnussen sarebbe stato ufficializzato dopo la pausa estiva, e comunque nel proseguo della stagione. Vale la pena ricordare che la Ferrari (a differenza di quanto avvenuto dal 2018 al 2021 in Alfa Romeo) non ha alcuna opzione per il secondo sedile della scuderia americana.
In questo scenario, quindi, non è da escludere la possibilità che Mick Schumacher alla luce delle mancate risposte provenienti dalla Haas possa provare ad accasarsi altrove, con l’Alpine prima possibilità, visto l’ottimo rapporto di amicizia che lega il giovane pilota tedesco figlio d’arte a Esteban Ocon. Detto questo, poi, bisogna anche rilevare come nei giorni scorsi Mick abbia cominciato a seguire su Instagram il Ceo di Alpine Laurent Rossi: curiosa coincidenza, o un indizio di un possibile approdo nella scuderia francese?

Ecco, quindi, che in questa ipotetica situazione Antonio Giovinazzi potrebbe diventare un papabile candidato per un eventuale approdo in Haas, e questo verrebbe confermato indirettamente anche dalle due sessioni di FP1 (normalmente destinate ai giovani piloti esordienti) che il 28enne pilota di Martina Franca disputerebbe a Monza e a Austin, anche perché Giovinazzi non è un debuttante in Formula 1, avendo disputato come detto ben tre stagioni in Alfa Romeo.

Detto questo, però, sarebbe un errore pensare a un automatico approdo di Giovinazzi in Haas in caso di addio di Schumacher, in quanto non essendoci alcuna opzione Ferrari sul secondo sedile in Haas, la scuderia americana può scegliere in autonomia qualsiasi pilota. Non è un caso, quindi, che in queste ore sia emersa un’indiscrezione dalla ESPN secondo cui in occasione del weekend ungherese Gunther Steiner ha contattato Daniel Ricciardo, che, come si è appreso nel pomeriggio odierno, lascerà a fine stagione la McLaren (destinata ad accogliere salvo clamorosi colpi di scena Oscar Piastri), così come sia tornata nuovamente in auge l’ipotesi Hulkenberg, con il 35enne pilota di Emmerich am Rhein (attuale terza guida in Aston Martin) già accostato alla squadra americana nel 2018, salvo poi venir accantonato in seguito alla riconferma di Grosjean.
Bisogna anche dire che tra Hulkenberg e Magnussen non scorre buon sangue per via di un precedente legato al Gp dell’Ungheria 2017, che li vide protagonisti di un duello piuttosto intenso senza alcuna esclusione di colpi, che sfociò poi in un siparietto ancora oggi ricordato nel paddock.

Ecco, perché, in questa girandola di candidati, anche Antonio Giovinazzi può avere le sue buone possibilità per poter approdare in Haas il prossimo anno, qualora venisse confermato il passaggio di Schumacher in Alpine (con conseguente distacco dalla Ferrari Driver Academy). A patto, ovviamente, di ben sfruttare le due FP1 di Monza e di Austin.

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