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La Formula 1 e il ritardo sulle power unit 2026© Getty Images

La Formula 1 e il ritardo sulle power unit 2026

Fia e Liberty Media non hanno ancora ufficializzato le caratteristiche tecniche delle power unit 2026, con il serio rischio che alcune possibili new entry (Porsche e Audi) possano spazientirsi e rinunciare ad entrare in Formula 1

28.06.2022 ( Aggiornata il 28.06.2022 18:02 )

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Debuttare nel 2026 in Formula 1. Le dichiarazioni rilasciate a inizio Maggio dall’amministratore delegato del gruppo Volkswagen Herbert Diess tramite l’agenzia Reuters hanno suscitato grande attenzione, alla luce del forte interessamento di Porsche e Audi di approdare nella massima serie motoristica. Una scelta, quella dei due grandi marchi dell’automobilismo tedesco, legata alla semplificazione a partire dal 2026 delle attuali power unit (congelate fino al 2025) per via dell’abolizione dell’MGU-H, con Porsche che dovrebbe motorizzare Red Bull, e con Audi destinata a rilevare una scuderia attualmente partecipante al Mondiale di Formula 1 per poi gestirla in proprio (per mesi si era parlato della McLaren, ma allo stato attuale le squadre destinate ad essere rilevate potrebbero essere l’Aston Martin, o molto più probabilmente la Sauber (che attualmente sta correndo come Alfa Romeo Racing)).

Non è un caso che, contando su una definitiva approvazione delle caratteristiche tecniche delle power unit 2026 in occasione della riunione della F1 Commission inizialmente fissata per il 29 Giugno, Porsche avesse fissato assieme a Red Bull di ufficializzare la propria partnership in occasione del Gp d’Austria, in programma sul circuito del Red Bull Ring il prossimo 10 Luglio.
Un annuncio, la partnership tra Red Bull e Porsche, che però dovrà essere giocoforza rinviato, in quanto non solo allo stato attuale non è stato trovato alcun accordo tra le squadre in merito alla regolamentazione dei motori 2026 (a cominciare dalle ore di test al banco, dal limite di spesa, dai privilegi da offrire eventualmente a dei motoristi new entry), ma la stessa riunione della F1 Commission chiamata a mettere nero su bianco il regolamento valido per le power unit 2026 è stata posticipata proprio a Luglio (se non addirittura proprio il 10 Luglio al Red Bull Ring), come comunicato sia dal Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali che dal Presidente FIA Mohammed Ben Sullayem ai membri dei CDA di Porsche ed Audi.

Questa situazione di continuo rinvio della regolamentazione delle power unit 2026 non è molto piaciuta in Germania, dove si aspetta di capire quali saranno le caratteristiche dei nuovi motori che supporteranno le monoposto 2026 di Formula 1 per poi allestire il reparto atto alla fabbricazione dei propulsori. Non è quindi da escludere la possibilità che qualora la decisione finale sulle nuove power unit dovesse tardare ulteriormente Audi e Porsche possano seccarsi una volta per tutte e valutare l’ipotesi di abbandonare il progetto F1 ancor prima che questo sia iniziato.

Nelle scorse ore il Team Principal Mercedes Toto Wolff, intervistato dal sito Race Fans, ha sottolineato l’interesse del team tedesco al fatto che i regolamenti sui nuovi motori vengano effettivamente approvati possibilmente durante l’estate (in modo da iniziare la stagione autunnale con le nuove norme già approvate), ma anche che vengano fatti nel modo più giusto possibile, manifestando in tal senso piena solidarietà alla FIA.

Oltre a Porsche e Audi guarda con interesse alle nuove power unit 2026 anche la Honda, ritiratasi ufficialmente lo scorso anno dopo aver vinto il titolo mondiale con Max Verstappen (Red Bull): il motorista nipponico nel comunicare nell’Ottobre 2020 la sua decisione di lasciare il Circus, aveva deciso di concentrare buona parte delle proprie risorse al fine di raggiungere il 50% delle vendite con dei veicoli elettrici entro il 2030, e al contempo aveva intenzione di abbattere totalmente le emissioni di carbonio entro il 2050, grazie anche alla creazione di un nuovo centro chiamato Innovative Research Excellence Power Unit & Energy.

La conquista del titolo mondiale assieme alla Red Bull e a Max Verstappen avrebbe spinto una buona parte del gruppo Honda a guardare con molta attenzione alle caratteristiche delle power unit 2026 e a rivalutare l’ipotesi dell’addio, partendo dalle solide basi della power unit 2021. In caso di ritorno in Formula 1 Honda motorizzerebbe solamente AlphaTauri, alla luce della possibile adozione dei motori Porsche da parte di Red Bull nel caso in cui il motorista tedesco dovesse confermare (indipendentemente dai ritardi fin qui accumulati dalla F1 Commission) la propria adesione alla nuova tipologia di motori.

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