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Formula 1, presentazione Gp Canada© Red Bull via Twitter

Formula 1, presentazione Gp Canada

La Formula 1 torna dopo due anni di assenza a Montreal sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve per il Gp del Canada, nona prova del Mondiale 2022

17.06.2022 ( Aggiornata il 17.06.2022 15:37 )

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Un ritorno atteso dagli appassionati. Dopo due anni di assenza per via della pandemia la Formula 1 fa tappa a Montreal per il Gp del Canada (nona gara del Mondiale 2022), con diversi dubbi ancora da risolvere per le squadre impegnate nella lotta per il titolo. Se Red Bull si presenta all’appuntamento canadese ancora più agguerrita di prima grazie alla doppietta ottenuta domenica scorsa a Baku, che ha consentito a Sergio Perez di salire al secondo posto in classifica piloti e a Max Verstappen di portare a 36 i punti di vantaggio su Charles Leclerc (sceso al terzo posto), Ferrari e Mercedes sono chiamate a dare un segnale per provare a fermare quella che potrebbe essere una fuga anticipata verso la conquista del titolo mondiale da parte della scuderia di Milton Keynes. Se nel caso della Ferrari le prestazioni fortunatamente in questa prima parte di stagione non sono sembrate essere un problema, quella che invece deve essere assolutamente risolta è senza ombra di dubbio la questione relativa all’affidabilità, da sempre un fiore all’occhiello della scuderia di Maranello, ma che nelle ultime gare sembra essere divenuta una sorta di tallone d’Achille, sopratutto per quanto riguarda la power unit. Se nelle prime gare, infatti, grazie a una riduzione della potenza, il motore Superfast della Rossa sembrava aver impressionato tutti per potenza e sopratutto solidità nonostante gli allarmi invernali relativi alla durata provenienti dal banco prova, una volta inseriti a Miami gli elementi atti a garantire una maggiore affidabilità, il motore della scuderia di Maranello ha cominciato ad accusare dei seri problemi sia nei team clienti (ritiri per l’Alfa Romeo di Zhou in Spagna, per la Haas di Magnussen a Monaco e a Baku), sia nel team ufficiale, con Leclerc in particolare costretto al ritiro sia a Barcellona che a Baku quando si trovava in testa alla gara per la rottura dell’MGU-H e del turbo in terra catalana, nuovamente del turbo e del motore endotermico a Baku, con il motore di fatto andato in fumo.

Questo fine settimana Leclerc rischia quindi di scontare la prima penalità in griglia della stagione (10 posizioni), nel caso in cui dovesse far ricorso a una power unit nuova di zecca. Vero, nei giorni scorsi per evitare la penalità in griglia era circolata l’ipotesi dell’utilizzo della power unit 3 dotata del turbo superstite presente nella prima power unit stagionale usata già nelle prime quattro gare (Bahrain, Arabia Saudita, Australia e Imola) e a Monaco, ma, il punto è che avendo effettuato delle modifiche al motore per dei motivi di affidabilità a partire dalla gara di Miami, il turbo 1 basato sulla specifica di motore di inizio campionato potrebbe non essere compatibile con la specifica adottata a partire dalla gara americana. Ecco, quindi, perché allo stato attuale (salvo colpi di scena) l’ipotesi della quarta power unit punzonata per Leclerc (con dieci posizioni in griglia da scontare al via della gara domenica) appare quella più plausibile. Il tutto, ovviamente, fermo restando che in cinque giorni non può essere risolto un problema di affidabilità al motore, e che è quindi probabile che in attesa della gara di Silverstone (dove dovrebbe arrivare un nuovo pacchetto aerodinamico, e l’aggiornamento sulla power unit sul fronte dell’affidabilità concesso in deroga dalla Federazione) la Ferrari decida di usare una mappatura meno aggressiva al fine di consentire alle proprie macchine di poter regolarmente tagliare il traguardo.

Se Ferrari si approccia al Gp del Canada con attesa ma anche preoccupazione sul fronte affidabilità, non può certo sorridere la Mercedes, apparsa indubbiamente più affidabile rispetto alla Rossa, ma in seria difficoltà sul fronte delle prestazioni, per via del bouncing che a Baku ha afflitto non poco la W13, causando dei problemi fisici alla schiena di entrambi i piloti, ma sopratutto a quella di Lewis Hamilton, che al termine del Gp dell’Azerbaijan ha fatto seriamente fatica ad uscire dalla propria monoposto.
Se nell’immediato dopogara il Team Principal Mercedes Toto Wolff aveva addirittura ipotizzato la possibilità che l’eptacampione del mondo saltasse la gara di Montreal, attraverso una storia su Instagram Hamilton ha voluto ringraziare la sua fisioterapista Angela Cullen, che tramite stretching, agopuntura e crioterapia è riuscita a farlo recuperare, con Lewis che nella giornata di ieri (giovedì) è riuscito a fare la sua prima corsa, dopo i problemi accusati alla schiena per via del continuo saltellare della monoposto.

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