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Perez e il rinnovo contrattuale con Red Bull© Getty Images

Perez e il rinnovo contrattuale con Red Bull

Il pilota messicano continuerà a correre nel team austriaco al fianco di Max Verstappen fino a fine 2024

03.06.2022 ( Aggiornata il 03.06.2022 14:22 )

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Una notizia che era nell’aria, anticipata indirettamente nel post gara, e ufficializzata nel pomeriggio di Martedì 31 Maggio. Sergio Perez resta in Red Bull, e continuerà ad affiancare Max Verstappen fino al termine della stagione 2024. Una decisione, quella della scuderia di Milton Keynes, che se da una parte smantella quella che è sempre stata una mission del gruppo Red Bull (lanciare in prima squadra dei giovani talenti formatisi prima nell’Academy, e poi nel team satellite Alpha Tauri) dall’altra non solo boccia definitivamente gli attuali piloti AlphaTauri Pierre Gasly (a questo punto libero di trovarsi una sistemazione fuori dal gruppo Red Bull in ottica 2023 visto che il pilota francese sognava di tornare al fianco di Max Verstappen) e Yuki Tsunoda (ritenuto degno di un posto nel team di Faenza, ma non adatto alla promozione in prima squadra), ma al contempo conferma tutto il lavoro fatto in questo anno e mezzo da Perez, il quale dopo un lungo adattamento alla macchina nel finale della passata stagione è stato fondamentale nel consentire a Verstappen di vincere il titolo mondiale, e quest’anno è ripartito con ancora più sicurezza, portandosi dopo la vittoria conseguita domenica a Montecarlo a soli sei punti di distanza dal secondo posto della classifica piloti occupato attualmente dal ferrarista Charles Leclerc.

Una decisione, la riconferma di Perez in Red Bull, che spazza forse definitivamente via il malumore emerso al termine del Gp di Spagna da parte del pilota messicano. In quel frangente Checo aveva infatti raccontato ai giornalisti presenti che nel chiedergli nel corso del undicesimo giro di dare strada libera a Verstappen, il muretto gli aveva promesso che avrebbe potuto recuperare la posizione nel corso della gara. Cosa alla fine non avvenuta. Pur condividendo la gioia per una doppietta insperata (ed agevolata dal ritiro occorso alla Ferrari di Leclerc nel corso del 27° Giro, fino a quel momento leader indiscusso della gara), Perez aveva dimostrato fortissima delusione per questo episodio, e non è da escludere che proprio il timore che potesse nuovamente riproporsi un episodio del genere a Monaco abbia spinto il pilota messicano a tirare fuori gli artigli fin dalle prove libere, proseguendo per qualifiche e gara, dimostrandosi decisamente più in forma rispetto al compagno di squadra.

Una riconferma, quella di Sergio Perez in Red Bull, che, come sopra detto, vuole anche e sopratutto essere un riconoscimento nei confronti del grande lavoro compiuto dal pilota messicano. Approdato lo scorso anno nella scuderia austriaca dopo aver rischiato di restare a piedi alla luce della decisione della Racing Point (dal 2021 Aston Martin) di ingaggiare al suo posto il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, se fin da subito Checo si è integrato molto bene con la squadra e con il neo compagno di squadra Max Verstappen, un po' più di tempo ha richiesto l’adattamento alla vettura e alla power unit Honda, dopo aver guidato per ben otto anni una power unit Mercedes (tra la McLaren nel 2013 e la lunga militanza in Force India/Racing Point dal 2014 al 2020). Con il passare delle gare, però, Perez è riuscito a trovare grazie alla sua esperienza il bandolo della matassa dando un preziosissimo contributo dal Gp di Turchia fino a fine stagione, riuscendo nell’ultima gara di campionato ad Abu Dhabi a rallentare Hamilton favorendo la rimonta di Verstappen (divenuta poi una vittoria grazie al pit stop effettuato in occasione della Safety Car generata dall’impatto della Williams di Latifi contro le barriere), consentendogli così di conquistare il primo titolo mondiale in carriera. Anche quest’anno Perez è stato a dir poco fondamentale a partire dall’Australia (riuscendo a portare la monoposto al traguardo in seconda posizione), così come ad Imola e, come detto in Spagna, grazie a una gara di ottimo valore, e a Montecarlo, dove grazie alla strategia Red Bull di anticipare la sosta da gomme full wet a intermedie è riuscito a superare la Ferrari di Charles Leclerc, conquistando una vittoria (la terza in carriera dopo quella conseguita nel Gp del Sakhir 2020 al volante della Racing Point, e quella conseguita lo scorso anno nel Gp dell’Azerbaijan al volante della Red Bull) impensabile subito dopo le qualifiche del giorno prima.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Così il Team Principal Red Bull Chris Horner ha commentato la riconferma di Sergio Perez fino a fine 2024. “Da quando è entrato in Oracle Red Bull Racing, Checo ha svolto un lavoro fantastico. Più volte ha dimostrato di essere non solo un magnifico giocatore di squadra, ma man mano che il suo livello di competitività è cresciuto, è diventato una vera forza da non sottovalutare all'estremità della griglia. Quest'anno ha fatto un altro passo avanti e il distacco dal campione del mondo Max si è notevolmente ridotto, come dimostrato dalla sua superba pole position a Jeddah all'inizio di quest'anno e dalla sua splendida vittoria a Monaco proprio lo scorso fine settimana. Per noi, confermare il suo ritmo, la sua abilità nella corsa e la sua esperienza è stata una scelta ovvia, e siamo lieti che Checo continuerà a correre per la squadra fino al 2024. Assieme a Max crediamo di avere una coppia di piloti che può portarci massime soddisfazioni in F1”.

Queste le dichiarazioni di Sergio Perez, una volta ufficializzata la sua riconferma in Red Bull fino a fine 2024. “Per me questa è stata una settimana incredibile, vincere il Gran Premio di Monaco è un sogno per qualsiasi pilota e poi l'annuncio che continuerò con il Team fino al 2024 mi rende estremamente felice. Sono così orgoglioso di essere un membro di questo Team e mi sento completamente a casa qui ora. Stiamo lavorando molto bene insieme e il mio rapporto con Max, dentro e fuori dalla pista, ci sta sicuramente aiutando a spingerci ancora di più in avanti. Abbiamo costruito un enorme slancio come squadra e questa stagione lo sta dimostrando, sono entusiasta di vedere dove può portarci tutti in futuro”.

Con soli sei punti di distacco da Leclerc (e quindici dal leader nonché compagno di squadra Verstappen) inizia per Perez una fase del Mondiale indubbiamente diversa in cui il pilota messicano proverà fino all’ultimo a tenere vive tutte le speranze per poter conquistare il titolo mondiale. Se è vero che in una intervista rilasciata nelle scorse ore il Team Principal Red Bull Chris Horner ha assicurato condizioni paritarie per entrambi i piloti sostenendo che l’importante è che a vincere sia un pilota Red Bull indipendentemente dal fatto che possa essere Max o Checo, è altrettanto vero che nel recente passato è sempre stato l’olandese il pilota di riferimento. A Perez il compito di invertire questa tendenza, a maggior ragione ora che ha la certezza di rimanere nel team di Milton Keynes fino a fine 2024, in modo tale da poter rendere appassionante la lotta per il titolo, portandola da due a tre sfidanti.

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