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F1, presentazione Gp Monaco© Ferrari via Twitter

F1, presentazione Gp Monaco

La Formula 1 approda sulle stradine di Montecarlo per il Gp di Monaco, settima prova del Mondiale 2022

27.05.2022 ( Aggiornata il 27.05.2022 16:15 )

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Assetto e caratteristiche tecniche della pista

Una pista dove per via delle numerose curve a medio-bassa velocità è fondamentale avere un'ottima trazione. Il circuito cittadino di Montecarlo ricorda non poco da un punto di vista tecnico il terzo settore del circuito del Montmelò a Barcellona (sede del precedente Gp di Spagna), e non a caso chi fa segnare delle buone performance su quel tratto di pista è destinato a ripetersi con una certa facilità anche a Monaco.

Lungo 3337 metri, il circuito di Montecarlo prevede 10 curve a destra e 9 a sinistra. Passato il rettilineo del traguardo, la prima curva è a destra ed è intitolata alla patrona di Montecarlo, Sainte Devote. A questo punto segue un tratto in salita chiamato Beau Rivage, al termine del quale c'è una curva a sinistra denominata Massenet. Superato il Massenet, i piloti affrontano una controcurva a destra detta del Casino. Dopo una rapida discesa, i piloti affrontano una curva a destra chiamata Mirabeau alto che li porta al tornantino del Loews (detto anche della vecchia stazione, perché qui fino agli anni 60 era presente la stazione ferroviaria): una curva a 180° che peraltro è anche la più lenta di tutto il mondiale in virtù dei suoi 55 Km/h di percorrenza. Finito il tornantino, i piloti affrontano due curve a destra (Mirabeau basso e Portier) che li portano poi a percorrere il Tunnel. Usciti dal Tunnel, i piloti trovano un breve rettilineo prima della Nouvelle Chicane o Chicane Del Porto (con un rapido cambio di direzione sinistra-destra-sinistra). Segue un breve tratto in rettilineo al termine del quale seguono la curva del Tabaccaio e la doppia chicane delle Piscine, che i piloti devono affrontare con precisione a dir poco chirurgica. Passata la doppia chicane, i piloti arrivano al tornantino della Rascasse, prima di affrontare la curva destra-sinistra intitolata ad Anthony Noghes (organizzatore delle prime edizioni del Gp di Monaco) che li riporta sul rettilineo del traguardo.

Per via delle basse velocità previste, di solito viene usato un assetto con carico aerodinamico alto in modo da tenere le monoposto più attaccate a terra per poter avere la massima aderenza (e di conseguenza il massimo grip) possibile.

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