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Formula 1, presentazione Gp Australia© F1 Twitter

Formula 1, presentazione Gp Australia

La Formula 1 ritorna dopo due anni di assenza causa pandemia a Melbourne per il Gp d’Australia, terza prova del Mondiale 2022

07.04.2022 ( Aggiornata il 07.04.2022 21:41 )

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Una tappa amata ed apprezzata dai piloti. Dopo due anni di assenza (causa pandemia) la Formula 1 può finalmente tornare a correre a Melbourne per il Gp d’Australia, terza prova del Mondiale 2022. Fin dalle scorse ore si è potuto percepire la grande voglia di Formula 1 che è presente nei tifosi australiani, radunatisi all’interno dell’Albert Park per salutare i propri beniamini dopo che nel 2020 la gara venne annullata a poche ore dall’inizio della prima sessione di prove libere per via dei primi casi nel Circus legati al Covid, in un momento in cui l’Oms aveva proclamato lo stato di pandemia. Già lo scorso anno, a dire il vero, la Formula 1 era vicina a tornare in Australia, ma la risalita del numero dei contagi ha spinto Liberty Media a posticipare il ritorno a questo fine settimana, con i piloti desiderosi di riprendere la giusta confidenza con il circuito dell’Albert Park, che si presenta profondamente rinnovato nel suo layout al fine di poter garantire maggiori possibilità di sorpasso rispetto al suo recente passato.

Grande sarà la curiosità per capire come proseguirà la lotta al vertice della classifica tra Charles Leclerc (Ferrari) e Max Verstappen (Red Bull) dopo che la gara inaugurale in Bahrain aveva visto la doppietta Ferrari con Leclerc davanti a Sainz, mentre in Arabia Saudita era stato Verstappen a vincere davanti al pilota monegasco della scuderia di Maranello.
Se il precedente layout dell’Albert Park (una pista stop &go caratterizzata da accelerazioni e frenate, nonchè da curve medio-lente in cui era basilare la trazione) sembrava essere a favore della Ferrari, il nuovo layout realizzato lo scorso anno al fine di avere maggiori possibilità di sorpasso in pista sembra essere leggermente a favore di Red Bull, sopratutto per quanto riguarda il secondo settore, che ha visto l’eliminazione della chicane compresa tra curva 10 e curva 11 a favore di un rettilineo di 1.3 Km, che si conclude con un ampio e lungo curvone, in cui si dovrebbe apprezzare l’ottima efficienza aerodinamica della RB18. Primo e terzo settore dovrebbero sempre sulla carta essere invece a favore della Ferrari.

Chi ancora per questa gara dovrà stringere non poco i denti sarà la Mercedes: se inizialmente sembrava che la scuderia tedesca potesse contare su una nuova ala posteriore in attesa degli sviluppi più consistenti previsti tra Imola e Barcellona, nelle ultime ore si è appreso che il team tedesco scenderà in pista con la stessa W13 vista nelle prime due gare in Bahrain e in Arabia Saudita, in quanto la nuova ala posteriore non sarebbe ancora pronta. Hamilton e Russell saranno così ancora una volta chiamati a dare il massimo, cercando di risolvere le consuete criticità relative al porpoising.

Chi invece dovrà affrontare un weekend all’insegna della massima attenzione è la Haas, con i due piloti ufficiali (Mick Schumacher e Kevin Magnussen) che non potranno contare in caso di incidente sul telaio di riserva. Dopo il violentissimo incidente occorso durante le Qualifiche in Arabia Saudita, a Mick Schumacher è stato infatti messo a disposizione un nuovo telaio, mentre quello danneggiato a Gedda (con cambio e motore per fortuna salvatisi dopo il violento botto contro le barriere, e di conseguenza spostati sul nuovo telaio) è stato rimandato in Europa per riparazioni, con l’auspicio di poterlo utilizzare ad Imola come telaio di riserva.

Così come avvenuto la scorsa settimana in Argentina con il Motomondiale, anche la Formula 1 ha rischiato molto seriamente di vedere ridimensionato il programma di questo fine settimana in Australia. A causa di alcuni rallentamenti via mare legati anche alla guerra in Ucraina, tre squadre (di cui non si conosce il nome) avrebbero rischiato di ricevere le proprie monoposto la prossima settimana a Gp già concluso, nonostante i container contenenti le monoposto fossero stati preparati e spediti per tempo. Decisivo è stato il supporto di DHL (da anni partner logistico del Circus) che, intercettati a Singapore i container delle tre squadre in questione, è riuscita a trasportarli con due cargo fino a Melbourne, garantendo così la regolare tempistica.

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