Il pilota monegasco conquista la terza vittoria in carriera in F1 e riporta la Rossa dopo 903 giorni sul gradino più alto del podio. Secondo Sainz davanti a Hamilton (Mercedes). Ritirate per problema tecnico le Red Bull di Verstappen e di Perez.

Leclerc-Sainz, è doppietta Ferrari in Bahrain!

Un grido trattenuto in gola per 903 giorni, ed esploso all’esposizione della bandiera a scacchi. Charles Leclerc conquista il Gp del Bahrain (prima prova del Mondiale 2022 di Formula 1) davanti al compagno di squadra Carlos Sainz Jr, e alle due Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell al termine di una gara emozionante e piena di colpi di scena, e sopratutto regala alla Ferrari un’emozione che mancava dal Gp di Singapore 2019, quando a trionfare era stato l’ex pilota della Rossa Sebastian Vettel. A punti anche i due team motorizzati Ferrari, con la Haas che porta a casa un preziosissimo quinto posto con Kevin Magnussen, e l’Alfa Romeo un sesto posto con Valtteri Bottas e un decimo posto con il debuttante Guanyu Zhou. Gara da dimenticare per la Red Bull, sul fronte affidabilità: dopo che a causa della rottura della power unit Red Bull Powertrains la AlphaTauri di Pierre Gasly era stato costretto al ritiro provocando l’ingresso in pista della safety car, nel corso degli ultimi giri sono stati costretti al ritiro per un problema relativo al pescaggio del carburante sia Max Verstappen, sia Sergio Perez.
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<h2>La vittoria Ferrari in Bahrain</h2>

Tornare sul gradino più alto del podio. Nella gara che da il via alla nuova era della Formula 1 con macchine completamente rinnovate e caratterizzate dal ritorno dell’effetto suolo, la Ferrari dimostra di aver perfettamente indovinato il progetto con una monoposto (la F1-75) capace di regalare alla scuderia di Maranello una vittoria che mancava da 903 giorni (e più precisamente da quel 22 Settembre 2019, che vide l’affermazione di Sebastian Vettel davanti a Charles Leclerc a Singapore). Ci sono voluti più di due anni e mezzo per vedere la scuderia del Cavallino salire sul gradino più alto del podio, ma alla fine quel giorno è arrivato al termine di una gara che alla vigilia sembrava vedere favorito Verstappen e la Red Bull dopo le brillanti simulazioni del passo gara viste nel corso della FP2, ma che alla fine ha consacrato una volta di più il talento di Charles Leclerc.
A dirla tutta quella di Leclerc può considerarsi come una vittoria restituita dal destino: quel destino che il 31 Marzo 2019 tolse a Charles una vittoria che era sua (dopo aver conquistato il giorno precedente la sua prima pole in carriera) a causa di un problema al motore (che spinse il monegasco a rallentare vedendosi sorpassare dalle due Mercedes di Hamilton e di Bottas, riuscendo a salvare il terzo posto grazie a una Safety car mandata in pista per via del doppio ritiro delle Renault di Ricciardo e di Hulkenberg causa motore), oggi gli ha restituito con gli interessi quanto tolto tre anni fa al termine di una gara in cui il pilota monegasco della Ferrari ha guidato con la maturità del grande campione.
Uno dei grandi timori poteva essere al via, dopo che Leclerc aveva sbagliato le tre prove di partenza effettuate prima di andarsi a schierare in griglia. Niente di tutto questo.

Una volta che le luci del semaforo si sono spente dando il via alla gara, il pilota monegasco è stato a dir poco perfetto, riuscendo a trovare quei millimetri necessari per chiudere la strada a Verstappen (autore di uno scatto leggermente migliore), rimanendo così in testa alla gara.
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These two put on one heck of a show!<a href="https://twitter.com/Charles_Leclerc?ref_src=twsrc%5Etfw">@Charles_Leclerc</a> ?? <a href="https://twitter.com/Max33Verstappen?ref_src=twsrc%5Etfw">@Max33Verstappen</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/BahrainGP?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#BahrainGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/Zl5Szg0qDv">pic.twitter.com/Zl5Szg0qDv</a>
— Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1505635289007595526?ref_src=twsrc%5Etfw">March 20, 2022</a></blockquote>

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Non sono mancati i momenti difficili per Leclerc, ma nelle occasioni in cui Verstappen lo ha provato a superare ( in particolare dopo aver effettuato la prima sosta tra il 17° e il 19° giro), Charles con molta intelligenza (come poi rivelato nel post gara) ha preferito frenare presto in curva 1 in modo tale che, una volta superato dal pilota olandese della Red Bull, lo potesse poi a sua volta risuperare sfruttando a pieno il DRS, tornando così in testa alla gara, e a quel punto guadagnare giro dopo giro quei due-tre decimi capaci un po' per volta di fare la differenza, e che alla fine si sono rivelati decisivi per tenere alle spalle Verstappen.
Inevitabilmente la Safety Car entrata in pista tra il 46° e il 50° Giro per rimuovere l’AlphaTauri di Pierre Gasly (costretto al ritiro per un problema alla power unit, con tanto di fuoriuscita di fiamme) aveva preoccupato Leclerc, ma alla fine il pilota monegasco è stato abile in un momento in cui cominciavano già ad emergere dei problemi alla Red Bull di Verstappen a riacquisire quel margine necessario per portare a termine la gara davanti a tutti.
Se Charles Leclerc ha dimostrato di sapersi molto ben adattare alla Ferrari F1-75 riuscendovi ad estrarre il massimo potenziale, un po' più complicata è stata la gara di Carlos Sainz Jr, giunto secondo, e che a fine gara ha confessato di aver faticato non poco al volante della sua Rossa, e in particolare nel gestire il degrado sulle gomme posteriori. Una sensazione, quella di Sainz, confermata anche dai dati, con il pilota spagnolo abile a controllare a distanza la Red Bull di Sergio Perez, ma impossibilitato a raggiungere quella di Max Verstappen. Solo una volta che la gara è ripartita nelle ultime tornate dopo l’ingresso della Safety Car per via del problema occorso a Gasly, Sainz è riuscito ad avvicinarsi e superare Verstappen, agevolato dal problema tecnico accusato dal campione olandese.
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The moment it became a 1-2 for Ferrari... And it all slipped away for Red Bull <a href="https://twitter.com/hashtag/BahrainGP?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#BahrainGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/OmAj2c83Vu">pic.twitter.com/OmAj2c83Vu</a>
— Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1505609113866326024?ref_src=twsrc%5Etfw">March 20, 2022</a></blockquote>

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Non c’è dubbio che l’obiettivo per il pilota spagnolo per le prossime gare sarà quello di capire sempre meglio il comportamento della F1-75 in modo tale da avvicinarsi il più possibile alle prestazioni di Leclerc.
La vittoria odierna della Ferrari in Bahrain con la doppietta conquistata da Charles Leclerc (vincitore) e Carlos Sainz Jr (secondo classificato) permette alla scuderia di Maranello di mettersi alle spalle diversi tabù: l’ultima volta prima di oggi che la scuderia di Maranello aveva ottenuto una doppietta nella gara inaugurale della stagione era stato proprio in Bahrain il 14 Marzo 2010. In quel caso a vincere era stato Fernando Alonso (al debutto con la Rossa) seguito da Felipe Massa. Per vedere una Ferrari vincere la gara inaugurale della stagione bisognava risalire al 25 Marzo 2018, quando a tagliare il traguardo del Gp d’Australia corso sul circuito semi-cittadino dell’Albert Park di Melbourne era stato Sebastian Vettel. Infine prima di oggi l’ultimo pilota Ferrari ad aver realizzato un Hat Trick (pole position + vittoria+ giro più veloce) nella gara inaugurale della stagione era stato nel 2007 Kimi Raikkonen nel Gp d’Australia. Il pilota finlandese avrebbe poi conquistato al termine della stagione il suo unico titolo mondiale.
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<h2>Haas e Alfa Romeo a punti</h2>

La domenica positiva della Ferrari diventa ancora più entusiasmante osservando il comportamento dei team clienti, a dimostrazione, come già sottolineato nell’analisi della qualifica, dell’ottimo comportamento del motore Superfast del Cavallino. Se Kevin Magnussen (sopra raffigurato) è riuscito a regalare alla Haas un quinto posto grazie a una gara piuttosto consistente (con il compagno di squadra Mick Schumacher undicesimo), ancora più incredibile è stata la gara di Valtteri Bottas al volante dell'Alfa Romeo.

Dopo aver perso la bellezza di otto posizioni al via (scendendo dal sesto al quattordicesimo posto), il pilota finlandese (sopra raffigurato) ha saputo rimediare a una pessima partenza risalendo fino al nono posto (divenuto poi sesto alla luce dei ritiri di Gasly, Verstappen e Perez) e denotando una maggiore grinta nei sorpassi non manifestata nel quinquennio in Mercedes. Punti preziosi, quelli di Bottas, al quale va aggiunto il punticino all’esordio ottenuto da Guanyu Zhou, autore di una gara piuttosto positiva.
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<h2>Red Bull, è allarme affidabilità!</h2>

Arrivare a pochi giri dal traguardo con la certezza del secondo posto, e poi restare con un pugno di mosche in mano. Non inizia nel migliore dei modi il Mondiale 2022 della Red Bull con Max Verstappen e Sergio Perez costretti al ritiro per un problema tecnico su entrambe le monoposto, che si aggiunge alla rottura della power unit Red Bull Powertrains fatta registrare dalla Alpha Tauri di Pierre Gasly (nel corso del 46° dei 57 giri in programma) all’altezza di curva 3, vicino al punto in cui nel Novembre 2020 prese fuoco la Haas di Romain Grosjean dopo essere andato a impattare contro le barriere in seguito al contatto con la Toro Rosso di Daniil Kvyat.
Se nella prima parte di gara Max Verstappen aveva buone possibilità di giocarsi la gara contro la Ferrari di Charles Leclerc, una volta effettuata la terza sosta nel corso del 44° Giro, per l’olandese le cose sono andate progressivamente peggiorando. Prima la sensazione di un volante che con il passare dei giri andava sempre più a indurirsi (con il serio sospetto di un problema allo sterzo), e poi improvvisamente nel corso del 54° dei 57 giri previsti, la difficoltà da parte della batteria di ricaricarsi, e il successivo ritiro. Ancora più inspiegabile il problema occorso alla monoposto gemella di Sergio Perez (sopra raffigurato), che, segnalata al team l’improvvisa perdita di potenza al motore, nel corso dell’ultimo giro nell’affrontare curva 1 si è girata, per poi fermarsi definitivamente. Nel dopogara il Team Principal Red Bull Chris Horner ha ipotizzato che il problema accusato sia da Verstappen che da Perez potesse essere in qualche modo legato al sistema che pesca il carburante (forse il collettore). L’auspicio è che la scuderia di Milton Keynes possa quanto prima risolvere questi problemi di affidabilità che senza ombra di dubbio hanno privato il team e i piloti (Verstappen in primis) di punti difficilmente recuperabili con il passare delle gare.
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<h2>Mercedes: Hamilton terzo, Russell quarto</h2>

Un podio inaspettato, e per questo apprezzato al pari di una vittoria. Approfittando dei ritiri delle Red Bull di Max Verstappen e di Sergio Perez, Lewis Hamilton (sopra raffigurato) regala alla Mercedes un preziosissimo terzo posto, ma la W13 vista oggi in gara conferma in linea di massima le criticità già viste sia nei test, che nei giorni scorsi tra prove libere e qualifiche. Se nei primi giri Hamilton grazie al suo talento era riuscito a tenere la sua Mercedes vicino alla Ferrari di Carlos Sainz Jr, con il passare dei giri una volta che la Rossa aveva aumentato il proprio ritmo la Mercedes cominciava sempre più a mostrare i propri limiti, con l’eptacampione inglese in seria difficoltà a tenere in vita le gomme. Incomprensibile, poi, la scelta del team di montare durante la prima sosta sia ad Hamilton che al neo compagno di squadra George Russell (giunto quarto) le gomme dure. Alla fine, a causa dei demeriti altrui, Hamilton e Russell riescono a guadagnare punti preziosi per il Mondiale, ma il lavoro da fare in casa Mercedes è davvero tanto.
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<h2>La gara degli altri</h2>

Scorrendo la classifica, notizie in chiaro-scuro provengono dall’Alpine: se Esteban Ocon (con la vecchia conformazione delle pance) porta a casa un settimo posto nonostante la penalizzazione al via di cinque secondi per il contatto con la Haas di Mick Schumacher (che ha finito per penalizzare la gara del giovane figlio d’arte), Fernando Alonso (sopra raffigurato in un momento della gara in cui era davanti ad Ocon) con la nuova configurazione delle pance si deve accontentare del nono posto.
Si confermano le difficoltà in casa Aston Martin e McLaren: se il team diretto da Mike Crack si deve accontentare del dodicesimo posto con Lance Stroll e del diciassettesimo con Nico Hulkenberg, per la scuderia di Woking è notte fonda con Daniel Ricciardo quattordicesimo (e per lunghe fasi della gara ultimo) e con Lando Norris quindicesimo. Anche per McLaren c’è ancora tanto lavoro da fare per ritrovare la competitività perduta.
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What an incredible start to the season that was! <a href="https://twitter.com/hashtag/BahrainGP?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#BahrainGP</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/F1?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw">#F1</a> <a href="https://t.co/5psskLx9cY">pic.twitter.com/5psskLx9cY</a>
— Formula 1 (@F1) <a href="https://twitter.com/F1/status/1505588944972484617?ref_src=twsrc%5Etfw">March 20, 2022</a></blockquote>

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<h2>Le Classifiche iridate</h2>
In Classifica Piloti Charles Leclerc è in testa con 26 punti (25 punti della vittoria più il punto aggiuntivo del giro più veloce) seguito dal compagno di squadra Carlos Sainz Jr a quota 18. In terza posizione troviamo Hamilton a quota 15, seguito da Russell (12), Magnussen (10), Bottas (8), Ocon (6), Tsunoda (4), Alonso (2) e Zhou (1).
In Classifica Costruttori la Ferrari è in testa con 44 punti, seguita dalla Mercedes a quota 27. In terza posizione troviamo la Haas con 10 punti, seguita da Alfa Romeo (9), Alpine (8) e AlphaTauri (4).
Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica prossima, 27 Marzo, con il Gp dell’Arabia Saudita, trasmesso in diretta esclusiva da Sky (e in streaming da NOW), e in differita serale in chiaro su TV8.

Il pilota monegasco conquista la terza vittoria in carriera in F1 e riporta la Rossa dopo 903 giorni sul gradino più alto del podio. Secondo Sainz davanti a Hamilton (Mercedes). Ritirate per problema tecnico le Red Bull di Verstappen e di Perez.