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Haas e il licenziamento di Mazepin© Getty Images

Haas e il licenziamento di Mazepin

Il team americano ha comunicato la rescissione del contratto sia con il pilota russo, sia con il title sponsor Uralkali. Fittipaldi o Giovinazzi i possibili sostituti

5 marzo 2022

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Una notizia che era nell’aria già dalla giornata di mercoledì con alcune indiscrezioni provenienti dalla Germania che solo nella giornata odierna hanno trovato la loro conferma: Nikita Mazepin non è più un pilota della Haas. A dare la notizia è stata la stessa scuderia americana, a cui il pilota russo (come vedremo) ha poi risposto tramite i social. Mazepin finisce così con il pagare sostanzialmente le conseguenze generate dall’attacco russo in Ucraina, che, giunto al suo decimo giorno di combattimenti, non finisce purtroppo di portare con se un’ondata di morte e distruzione che il mondo intero non avrebbe voluto vedere.

La cancellazione del Gp di Russia e i paletti Fia ai piloti russi e bielorussi

In uno scenario di profonda tristezza e di shock dinanzi all’invasione russa in Ucraina era fin da subito apparso chiaro che la permanenza di Mazepin in Formula 1 sarebbe stata piuttosto complicata, anche alla luce della vicinanza del padre Dmitry al Presidente russo Vladimir Putin, suo grande amico.
A questo si aggiunga poi la volontà delle squadre di non voler correre il Gp di Russia (inizialmente in programma il 25 Settembre sul circuito di Sochi, dove si sarebbe corso per l’ultima volta prima di trasferire dal prossimo anno la gara sul nuovo circuito di Igora Drive a San Pietroburgo) per mostrare la propria contrarietà nei confronti della guerra. Significativo in tal senso il comunicato diffuso Venerdì 25 Febbraio da parte di Liberty Media in cui si sosteneva l’impossibilità che la gara si svolgesse nelle condizioni attuali. Nonostante nel comunicato non fosse stato ben specificato, era ben chiaro a tutti che difficilmente quest’anno si sarebbe corso a Sochi, e forse è proprio basandosi su questa scarsa chiarezza che il promoter del Gp Ano Rosgonski aveva dichiarato che la gara non era stata annullata ma solamente sospesa per cause di forza maggiore, sostenendo che pertanto non era necessario chiedere il rimborso dei biglietti, e che era ancora possibile che la gara si potesse svolgere.

L’aggravarsi del conflitto in Ucraina e le immagini sempre più drammatiche diffuse dai media di tutto il mondo relative all’attacco portato avanti dalle forze militari russe (con l’appoggio della Bielorussia) ha portato da un punto di vista prettamente sportivo nella giornata di Lunedì 28 Febbraio numerose Federazioni a bandire squadre ed atleti russi dalle proprie competizioni, con il Cio che nella stessa giornata ha raccomandato alle Federazioni sportive internazionali e agli organizzatori di eventi di non invitare atleti russi o bielorussi, e di accettarli solamente come atleti o squadre neutrali, senza alcun riferimento a bandiere, simboli, colori o inni nazionali. Una situazione, questa, che aveva portato la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) a organizzare un Consiglio Mondiale straordinario per la giornata successiva (Martedì 1° Marzo) al termine del quale la Federazione aveva poi optato (come emerso da un ulteriore comunicato diffuso nella mattinata di Venerdì 4 Marzo) a consentire la partecipazione alle gare da parte dei piloti russi e bielorussi previa firma di una dichiarazione in cui si sarebbero impegnati ad aderire ai principi di pace e di neutralità politica richiesti dalla FIA e di correre senza bandiere/simboli o qualsiasi riferimento relativo alla Russia/Bielorussia.
Contestualmente alle decisioni assunte dalla Federazione, Liberty Media ha provveduto a rescindere il contratto con Rosgonski, annullando definitivamente il Gp di Russia.

In questa situazione così difficile Nikita Mazepin teoricamente avrebbe dunque potuto disputare il Mondiale di Formula 1 una volta firmata la dichiarazione richiesta dalla Federazione, ma lo avrebbe fatto ugualmente senza poter contare sul title sponsor Uralkali (azienda chimica specializzata nell’estrazione di potassio di proprietà del padre Dmitry), decisivo per il suo approdo in Formula 1 e rimosso dalla Haas assieme alla livrea che richiamava i colori della bandiera russa nell’ultimo giorno della prima sessione dei test per prendere ogni distanza dall’attacco russo avvenuto in Ucraina ?

Il licenziamento di Mazepin

Nel corso dell’ultimo giorno della prima sessione di test precampionato (Venerdì 25 Febbraio) Nikita Mazepin aveva pubblicato un tweet in cui sosteneva che, non potendo essere nelle condizioni di controllare tutto quello che veniva detto e scritto, il suo obiettivo era quello di lavorare duro e dare il massimo per la Haas.
Con il passare dei giorni, però, sono cominciate a circolare alcune indiscrezioni che volevano Mazepin regolarmente al volante della Haas; altre (in particolare dalla Germania, e più precisamente da Sky Deutschland) che volevano il 23enne pilota russo fuori dalla scuderia americana, con il suo posto preso dal terzo pilota Pietro Fittipaldi (nipote del due volte campione del mondo brasiliano Emerson Fittipaldi), che avrebbe portato in dote alla squadra di Gene Haas la sponsorizzazione del Banco Do Brasil. Una indiscrezione, quella di Sky Deutschland, legata anche al fatto che nel tweet della Haas che segnalava la seconda sessione di test precampionato (in programma dal 18 al 20 Marzo in Bahrain) era raffigurata la Haas numero 51 guidata proprio da Fittipaldi in occasione dei Gp del Sakhir e di Abu Dhabi, quando il 25enne pilota brasiliano aveva sostituito Romain Grosjean in seguito al brutto incidente svoltosi al via del Gp del Bahrain sempre sul circuito del Sakhir, che vide la sua Haas andare a fuoco dopo essere andato ad impattare contro le barriere dopo un contatto con l’Alpha Tauri allora guidata da Daniil Kvyat, con il francese miracolosamente salvatosi dall’incendio.

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A questo punto solamente la Haas poteva dare una risposta in merito, arrivata nella mattinata odierna con un comunicato in cui ha dichiarato di terminare con effetto immediato la partnership con il title sponsor Uralkali e il contratto con Nikita Mazepin, sottolineando al contempo che il team al pari dell’intera comunità della Formula 1 è scioccato e rattristato dall’invasione dell’Ucraina e si augura una rapida e pacifica fine del conflitto.

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A distanza di qualche ora è arrivata la replica di Mazepin, il quale ha manifestato molto disappunto nell’apprendere l’interruzione del suo contratto con Haas, sostenendo che nonostante egli comprenda le difficoltà del momento, di fatto con questa decisione il team ha ignorato non solo le decisioni della Federazione, ma ha agito in maniera unilaterale ignorando la sua volontà di accettare le condizioni proposte per poter continuare la sua carriera in F1. Nell’esprimere gratitudine nei confronti di coloro che hanno cercato di capire questa situazione, Mazepin si rivolge ai fan sostenendo di aver fatto tesoro di questo periodo di F1, con l’auspicio di potersi poi ritrovare tutti insieme in periodi migliori, riservandosi di raccontare delle altre cose nei prossimi giorni.

Fittipaldi-Giovinazzi: i candidati alla successione di Mazepin

Con il licenziamento di Mazepin, dunque, chi ha le maggiori possibilità di affiancare Mick Schumacher tra pochi giorni al via del Mondiale 2022 di Formula 1? I candidati al momento (salvo colpi di scena) sono due, e per la precisione si tratta come detto di Pietro Fittipaldi, e di Antonio Giovinazzi. Il 25enne pilota brasiliano è allo stato attuale favorito sia perché fa già parte della squadra come terzo pilota, sia perché assicurerebbe alla squadra un sponsor piuttosto rilevante del calibro del Banco Do Brasil. Detto questo, però, anche Giovinazzi ha le sue buone carte da giocare, rappresentate dalla maggiore esperienza in Formula 1 rispetto a Fittipaldi, che in un’annata decisiva per la scuderia americana (in cerca di rilancio dopo le ultime stagioni piuttosto deludenti) può sicuramente essere un punto a favore. In quel caso Giovinazzi potrebbe essere prontamente disponibile, visto che una clausola del contratto firmato con il team Dragon di Formula E consente al pilota di Martina Franca di rescindere l’accordo in caso di chiamata proveniente dalla Formula 1.
Non è quindi da escludere la possibilità che Fittipaldi (forte di un accordo che prevede la possibilità di correre due Gp) oltre a disputare la seconda sessione di test precampionato possa correre le prime due gare (Bahrain e Arabia Saudita) dando così modo alla Haas di valutare con più calma la scelta del pilota da affiancare a Mick Schumacher per il resto della stagione.

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