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L’invasione russa dell’Ucraina: quali conseguenze per la F1?© Getty Images

L’invasione russa dell’Ucraina: quali conseguenze per la F1?

Dalla sospensione del Gp di Russia al futuro della sponsorizzazione Uralkali e di Nikita Mazepin in Haas: questi alcuni aspetti passati in primo piano alla luce dell’invasione russa in Ucraina.

25 febbraio 2022

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Tristezza e shock. Queste le sensazioni avvertite all’interno del paddock e dalle squadre di Formula 1 una volta appresa la notizia dell’invasione russa in Ucraina, avvenuta nella mattinata di Giovedì 24 Febbraio, e che ha visto i soldati russi dirigersi verso la capitale Kiev, portando con se morte e distruzione. Immagini drammatiche, quelle provenienti dal suolo ucraino, che la Formula 1 non poteva assolutamente ignorare. Già nella conferenza stampa riservata ai piloti il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel aveva manifestato la sua netta contrarietà a correre il Gp di Russia in programma sul circuito cittadino di Sochi il prossimo 25 Settembre, a cui nelle ore successive si sono aggiunte le reazioni da parte delle altre squadre. Nella fattispecie: quali conseguenze può avere nel mondo della Formula 1 quanto sta accadendo in Ucraina?

Gp di Russia: annullamento o semplice sospensione?

Nel giorno in cui l’Uefa annuncia il trasferimento della finale di Champions League in programma il prossimo 28 Maggio da San Pietroburgo allo Stade De France di Parigi, la Formula 1 annuncia l’impossibilità di disputare nelle circostanze attuali il Gp di Russia. Decisiva (dopo le dichiarazioni rilasciate ieri pomeriggio dal quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, che ha manifestato la sua intenzione di non voler correre a Sochi) è stata una riunione svoltasi ieri sera tra i dieci Team Principal delle squadre partecipanti al Mondiale 2022 e il Ceo del Circus, Stefano Domenicali, con le squadre che hanno manifestato l’intenzione di non andare a correre in Russia nelle situazioni attuali, come ben emerge anche dal comunicato diffuso dalla FOM sul finire della mattinata odierna.

“Il Campionato del mondo di Formula 1 FIA fa tappa in tutto il mondo con l’obiettivo di unire i popoli. Stiamo osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock e speriamo in una soluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Giovedì sera la Formula 1, la FIA e le squadre hanno discusso della posizione del nostro sport e la conclusione, inclusa l'opinione di tutte le parti interessate, è che è impossibile tenere il Gran Premio di Russia nelle circostanze attuali”.

Leggendo il comunicato diffuso dalla FOM emerge senza ombra di dubbio la condanna dell’intero mondo della F1 all’attacco portato avanti dall’esercito russo così come l’impossibilità di svolgere allo stato attuale il Gp di Russia, ma non è chiaro se si tratta di un annullamento vero e proprio (come auspicato dalle squadre) per il 2022, o se si tratta di un semplice congelamento dell’evento.

A propendere per questa seconda ipotesi è il promoter del Gp di Russia, Ano Rosgonski, secondo cui il Gp di Russia non è annullato ma è sospeso per cause di forza maggiore, motivo per il quale i biglietti finora acquistati per la gara in programma il prossimo 25 Settembre sul circuito di Sochi (l’ultima prima che la gara si sposti dal prossimo anno sul nuovo circuito di San Pietroburgo) non sono cancellati, e che di conseguenza non è necessario al momento chiedere dei rimborsi perché è ancora possibile che il Gp di Russia si possa svolgere regolarmente come precedentemente programmato.

Nel caso in cui venisse confermata l’effettiva cancellazione del Gp di Russia era stata ipotizzata nei giorni scorsi la possibilità che la gara venisse sostituita dal Gp di Turchia, ma allo stato attuale non ci sono novità in merito.

In serata il Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali ha tenuto a precisare che nelle ultime due stagioni il Circus ha dimostrato di essere molto flessibile e di non avere alcun problema nel trovare delle soluzioni possibili, che vi sono già delle trattative per delle possibili sedi per il futuro, e che ogni decisione relativa alla sostituzione del Gp di Russia verrà presa senza alcuna fretta in modo tale da poter analizzare tutte le possibili soluzioni che si presenteranno.

Il futuro del main sponsor Uralkali e di Nikita Mazepin in Haas

Contestualmente al futuro del Gp di Russia per la stagione 2022, l’attacco russo in Ucraina ha messo in seria difficoltà il team Haas, che ha come main sponsor l’Uralkali (azienda russa produttrice ed esportatrice di potassio)di proprietà di Dmitri Mazepin, amico del Presidente Putin, nonché padre del pilota Nikita, seconda guida del team americano. Già nella giornata di ieri per paura di domande in merito alla difficile situazione che vedeva coinvolte Russia ed Ucraina il Team Principal Gunther Steiner era stato costretto a rinunciare alla conferenza stampa.


Nella mattinata odierna la decisione di rimuovere lo sponsor Uralkali nonché il riferimento alla bandiera russa presente in livrea dalla Haas optando per una livrea tutta bianca per evitare ogni possibile accostamento al paese che in queste ore ha invaso l’Ucraina.
Nel corso della conferenza stampa svoltasi oggi pomeriggio a cui ha preso parte, Gunther Steiner ha spiegato che la decisione di cambiare livrea è arrivata dopo un’attenta riflessione che ha visto coinvolto anche il patron Gene Haas così come anche gli altri partner della squadra.
Steiner ha tenuto poi a precisare che anche in caso di possibile rottura con il main sponsor Uralkali non ci saranno impatti finanziari sull’attività della squadra e che dovranno essere affrontate nelle prossime settimane solamente le questioni commerciali.
Per quanto riguarda poi il fatto che per via di una possibile rottura della sponsorizzazione con Uralkali Nikita Mazepin possa lasciare la squadra,il Team Principal altoatesino ha dichiarato che con Nikita ci sono delle cose che devono essere risolte, in quanto non si tratta solamente di una questione commerciale ma sono coinvolti dei governi, per cui sotto questo aspetto la Haas non può fare molto. Il tutto verrà affrontato la prossima settimana, ci sono delle questioni legali che dovranno essere affrontate, per cui secondo Steiner l’unica cosa da fare è vedere cosa viene fuori.

In questa situazione così delicata, non è un caso che su Twitter sia uscito un tweet proprio ad opera di Nikita Mazepin, il quale ha affermato quanto segue.
“Ai miei fan e ai followers- è un momento difficile e non sono nella condizione di poter controllare tutto quello che viene detto e scritto. Sto scegliendo di focalizzare su quello che POSSO controllare, ovvero lavorare duro e dare il mio meglio per il mio team Haas. I miei più profondi ringraziamenti per la vostra comprensione e supporto”.

Una posizione, quella di Nikita Mazepin, assolutamente comprensibile e condivisibile, che però lascia spazio anche a una domanda: nel caso in cui venisse rescisso l’accordo tra Haas e Uralkali e Mazepin dovesse lasciare il team americano, chi prenderebbe il suo posto al fianco di Mick Schumacher? Come confessato dal Team Principal Gunther Steiner, il primo candidato sarebbe l’attuale pilota di riserva Pietro Fittipaldi, che aveva già corso con la Haas nelle ultime due gare del Mondiale 2020 (Gp Sakhir e Abu Dhabi) per sostituire Romain Grosjean in seguito al brutto incidente svoltosi al via del Gp del Bahrain sempre sul circuito del Sakhir, che vide la sua Haas andare a fuoco dopo essere andato ad impattare contro le barriere dopo un contatto con l’Alpha Tauri allora guidata da Daniil Kvyat, con il francese miracolosamente salvatosi dall’incendio.
Pietro Fittipaldi ha anche il vantaggio di conoscere bene la squadra e l’auto, e al momento sarebbe sicuramente la scelta migliore nel caso in cui Mazepin non potesse correre. Uno scenario questo, a cui la Haas non vuole pensare, auspicando che il 22enne pilota russo possa ancora continuare a correre all’interno della propria squadra.

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