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La Formula 1 e le Sprint 2022© Getty Images

La Formula 1 e le Sprint 2022

Tre le piste su cui si correranno le gare sprint: Imola, Red Bull Ring e Interlagos. Tra le novità la pole assegnata al venerdì, e il punteggio riservato ai primi otto classificati.

19.02.2022 ( Aggiornata il 19.02.2022 15:40 )

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Una vittoria dei top team. Così deve essere letta la decisione di Liberty Media di confermare anche per quest’anno il numero di tre gare Sprint dopo che lo scorso Dicembre il Presidente e Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali aveva paventato la possibilità potessero essere addirittura sei. Un format, quello della Sprint Qualifying (da quest’anno si chiamerà Sprint) assai divisivo: se Liberty Media ha dimostrato fin da subito un certo entusiasmo in merito alla riuscita dell’esperimento, non altrettanto possiamo dire degli appassionati, ai quali nella maggior parte dei casi il format della Sprint Qualifying non è particolarmente piaciuto. A questo si aggiunga anche la condotta di gara dei singoli piloti improntata sulla necessità di evitare ogni qualsivoglia rischio che a seconda dei casi (vedi Gasly a Monza) può rischiare di essere pagata molto pesantemente.
Delle tre Sprint Qualifying disputate lo scorso anno l’unica capace di regalare seriamente delle emozioni è stata senza ombra di dubbio quella corsa a Interlagos, caratterizzata in primis dalla rimonta di Lewis Hamilton dall’ultimo al quinto posto, e non un caso che proprio il circuito brasiliano sia stato riconfermato tra le Sprint previste quest’anno.

Un format, quello delle Sprint Qualifying, in cui, come detto all’inizio, Liberty Media sembra credere molto (anche da un punto di vista economico), al punto che sul finire della passata stagione aveva proposto l’ampliamento da 3 a 6 Sprint per il 2022 (identificando in Bahrain, Imola, Canada, Austria, Olanda e Brasile le piste su cui correre il sabato pomeriggio). Alla fine, però, questo non è stato possibile: a dividere le squadre in merito allo svolgimento o meno delle Sprint Qualifying è stata infatti la quota destinata alle squadre per queste minigare supplementari. Se lo scorso anno Liberty Media aveva versato a ciascuna squadra circa 100.000 dollari per ogni gara sprint più aumento del budget cap di 450.000 dollari e un extra di 100.000 dollari in caso di incidenti con danni rilevanti alle monoposto, quest’anno la proposta presentata ai team consisteva in una quota di 500.000 dollari per le prime cinque Sprint Qualifying, più una quota di 150.000 dollari per ogni gara sprint supplementare, eliminando al contempo la quota extra riservata in caso di incidente con danno ingente sulla monoposto. Facendo i conti, per le sei Sprint Qualifying ogni team avrebbe ricevuto da Liberty Media un extra di 2.65 milioni di dollari.
La proposta ha finito con il dividere le squadre: se i team di medio-bassa fascia erano favorevoli all’accordo, i top team (presumibilmente Mercedes, Red Bull e Ferrari) hanno manifestato la propria contrarietà, con due squadre in particolare che avrebbero proposto a Liberty Media di portare la quota da 2.65 a 5 milioni di dollari.
Visto e considerato che occorrono 28 voti su 30 (10 a disposizione di Liberty Media, 10 a disposizione della Federazione e un voto a testa per le squadre partecipanti al Mondiale), si evince che non solo alla fine l’accordo non sia stato trovato, ma che per evitare che le gare Sprint non si svolgessero in alcun modo si sia trovato quantomeno un compromesso per poter assicurare almeno tre gare Sprint, in linea con lo scorso anno.

Le tre Sprint previste per questa stagione si svolgeranno nel pomeriggio del sabato a Imola (23 Aprile), al Red Bull Ring (9 Luglio) e a Interlagos (12 Novembre).

Modifiche al Regolamento delle Sprint

Contestualmente all’annuncio delle tre Sprint ufficializzate nei giorni scorsi, sono state comunicate delle variazioni al format rispetto a quanto visto lo scorso anno.
Uno dei nodi affrontati riguardava l’assegnazione della pole position. Agli appassionati così come agli addetti ai lavori non era molto piaciuto il fatto che la pole venisse assegnata al termine di una “garetta”, con le qualifiche (disputate nei weekend comprensivi di Sprint Qualifying eccezionalmente nel tardo pomeriggio del venerdì) che assegnavano una sorta di contentino rappresentato dal titolo di King Of The Speed, anche se accompagnato dal tradizionale ruotino Pirelli assegnato al poleman. Per questi motivi nei tre weekend in cui saranno previste le Sprint la pole position verrà assegnata al pilota che avrà compiuto il giro più veloce al termine delle Qualifiche eccezionalmente svoltesi di venerdì.

Cambia anche l’attribuzione del punteggio: se lo scorso anno nelle tre Sprint Qualifying disputate venivano assegnati punti solamente ai primi tre classificati (tre punti al primo, due al secondo e uno al terzo), nelle tre Sprint previste quest’anno andranno a punti i primi otto classificati (8 punti al primo, 7 al secondo, 6 al terzo, 5 al quarto, 4 al quinto, 3 al sesto, 2 al settimo e infine 1 punto all’ottavo). Saranno così 34 i punti potenzialmente conquistabili nei weekend comprensivi di Sprint: 8 punti in caso di vittoria della Sprint del sabato, 26 punti nella gara domenicale di cui 25 punti in caso di vittoria e un punto aggiuntivo (se all’interno dei primi dieci classificati) in caso di giro più veloce.

In mezzo a queste variazioni, resta confermato il fatto che nei weekend comprensivi di gara Sprint sarà l’ordine di arrivo della Sprint a determinare la griglia di partenza della gara domenicale.

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