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Hamilton e la centesima vittoria in Formula 1© Getty Images

Hamilton e la centesima vittoria in Formula 1

Il campione inglese della Mercedes conquista il Gp di Russia davanti a Max Verstappen (Red Bull) e Carlos Sainz Jr (Ferrari).

26.09.2021 ( Aggiornata il 26.09.2021 22:59 )

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Una vittoria scontata alla vigilia delle prime prove libere, poi complicatasi maledettamente dopo gli errori commessi nelle qualifiche di ieri, salvo poi rimaterializzarsi negli ultimi giri di una gara che sembrava sempre più nelle mani di Lando Norris grazie alla pioggia. Lewis Hamilton spezza il tabù della centesima vittoria in Formula 1 e lo fa sul circuito di Sochi, che conferma anche quest’anno la regola che vede dal 2014 (anno della prima edizione del Gp di Russia) vincente un pilota del team Mercedes con una gara di esperienza che lo aveva visto dopo una prima fase piuttosto complicata con le gomme medie emergere prepotentemente con le gomme dure nel secondo stint di gara arrivando poi a vincere la corsa grazie alla chiamata perfetta della sosta per passare da gomme dure a gomme intermedie, una volta aumentata l’intensità della pioggia. Alle spalle di Hamilton troviamo al secondo posto la Red Bull di Max Verstappen (autore di una bellissima rimonta, plafonatasi però con il passaggio alle gomme medie) e al terzo posto la Ferrari di Carlos Sainz Jr, entrambi al pari di Hamilton abili a sfruttare la chiamata giusta ai box nel passaggio dalle gomme slick alle intermedie.
Grande rammarico sia per il pilota McLaren Lando Norris (in testa fino a due giri, giunto settimo), sia per il ferrarista Charles Leclerc (classificatosi quindicesimo, e in lotta per il podio fino a due giri dal termine dopo essere partito 19°): l’intensificarsi della pioggia e la mancata sosta ai box per cambiare gomme ha finito con il penalizzarli, ma sarebbe un grave errore guardare solo e unicamente alla classifica finale, senza analizzare la splendida gara da entrambi disputata sull’asciutto.

Hamilton e la vittoria d’esperienza

Diventare il primo pilota nella storia della Formula 1 ad ottenere 100 vittorie e tornare allo stesso tempo al comando della Classifica Piloti. Lewis Hamilton conquista il Gp di Russia, corso oggi pomeriggio sul circuito di Sochi, rispettando così i pronostici della vigilia che lo volevano vincitore su un circuito sulla carta favorevole alla Mercedes che non a caso dal 2014 vede regolarmente un suo pilota sul gradino più alto del podio. Un risultato complicatosi però inaspettatamente dopo gli errori commessi ieri in qualifica (il contatto con il muretto all’ingresso della pitlane una volta chiamato dalla squadra per passare dalle gomme intermedie alle gomme slick con sostituzione dell’ala anteriore, e di conseguenza l’impossibilità nel migliorare la propria prestazione cronometrica con un solo giro di riscaldamento necessario per trovare la corretta finestra di esercizio della gomma), e che avevano visto nel primo stint di gara un pilota in difficoltà nel superare la McLaren di Daniel Ricciardo.

Dopo la sosta effettuata nel corso del 27° Giro con passaggio dalle gomme medie alle gomme hard, la gara di Hamilton è decisamente cambiata, con l’eptacampione del mondo che improvvisamente è tornato ad essere quello dei giorni migliori grazie a una Mercedes W12 perfettamente a suo agio con le mescole più dure, che ha così consentito a Lewis (tornato in pista davanti a Ricciardo) di superare nell’ordine Stroll (Aston Martin), Sainz (Ferrari) e Gasly (Alpha Tauri), arrivando nel corso del 38° dei 53 Giri a 1”8 dalla McLaren del leader Lando Norris, con il giovane talento del team di Woking che sembrava però essere in grado di tenersi alle spalle il più esperto campione di Stevenage.

L’arrivo della pioggia e l’insistenza della Mercedes nel richiamare Hamilton ai box per passare dalle gomme slick alle gomme intermedie (inizialmente il campione inglese era intenzionato a proseguire con le gomme slick, salvo poi rendersi conto che la scelta del team era quella corretta) hanno finito con il fare la differenza, con Lewis che in un giro ha di fatto recuperato il gap che lo separava da Norris (rimasto in pista con gomme slick e autore di un lungo, che di fatto gli è costato la gara), e preso la testa della corsa, mantenuta fino al taglio del traguardo. Una vittoria, quella odierna, che consente ad Hamilton di tornare in testa alla Classifica Piloti con due punti di vantaggio su Verstappen, che però da qui a fine Mondiale potrà contare su una power unit nuova (la quarta stagionale), a differenza di Lewis, costretto nelle prossime gare quasi sicuramente a dover punzonare anche lui il quarto motore stagionale. Ecco, quindi, perché in casa Mercedes si festeggia indubbiamente la centesima vittoria in carriera (la quinta stagionale) dell’eptacampione del mondo, ma al contempo si guarda con un po' di preoccupazione a quel secondo posto conseguito oggi da Max Verstappen su un circuito congegnale più alla Mercedes che alla Red Bull.

Restando in casa Mercedes, da registrare il quinto posto finale di Valtteri Bottas al termine di una gara a dir poco anonima da parte del pilota finlandese, partito diciassettesimo per la sostituzione di alcuni elementi della power unit, ma che di fatto non è stato in grado di rallentare la rimonta di Verstappen, facendosi passare piuttosto facilmente nel corso del settimo giro. Una gara, quella di Bottas, che in caso normale sarebbe finita abbondantemente fuori dalla zona punti, e che solo l’arrivo della pioggia e la corretta chiamata ai box da parte della Mercedes hanno consentito a Valtteri di chiudere in quinta posizione.

Verstappen, un secondo posto che sa di vittoria

Un risultato preziosissimo in chiave iridata. Così si può commentare il secondo posto di Max Verstappen al termine del Gp di Russia. Merito della pioggia che ha sicuramente condizionato gli ultimi giri di gara, ma anche dello stesso pilota olandese, che ha saputo gestire con molta attenzione la sua corsa, indovinando nel finale il momento giusto per passare dalle gomme slick alle intermedie.
Partito in ultima posizione, Verstappen nel primo stint di gara con le gomme dure riesce piano piano a trovare il giusto ritmo di gara compiendo numerosi sorpassi, risalendo dopo soli 16 Giri fino al sesto posto, alle spalle dell’Alpine di Fernando Alonso, arrivando negli scarichi della monoposto francese nel corso del 24° Giro. Passato alle gomme medie nel corso della 27° tornata, la rimonta di Verstappen sembra plafonarsi al punto che poco prima dell’arrivo della pioggia la Red Bull numero 33 viene risorpassata dall’Alpine di Alonso, con la Ferrari di Leclerc che si avvicina repentinamente alla monoposto della scuderia di Milton Keynes, destinata sempre più a chiudere la gara in settima posizione. Con l’arrivo della pioggia, però, cambia tutto, e, complice una perfetta chiamata ai box e gli errori di Leclerc e Norris rimasti in pista con gomme slick, Verstappen con le intermedie torna a mostrare la sua grande capacità di guida sul bagnato, che gli consente di risalire fino al secondo posto finale.

Un secondo posto importante anche perché con la gara di oggi Verstappen ha di fatto punzonato la quarta power unit stagionale (aggiornata nella batteria) che gli consente di poter guardare ai prossimi gran premi con molta più tranquillità al contrario di un Hamilton che giocoforza dovrà scontare penalità in una delle prossime gare, visto e considerato che le tre power unit attualmente utilizzate difficilmente potranno bastare per poter disputare le rimanenti sette gare. Ecco, quindi, perché, pur avendo vinto oggi Hamilton, in prospettiva Verstappen può guardare alle prossime gare con maggiore tranquillità.
Restando in casa Red Bull, Perez chiude in nona posizione, ma sulla prestazione del pilota messicano (autore di una buona gara sull’asciutto) pesa l’errore di non esser tornato ai box per montare le gomme intermedie una volta messosi a piovere.

Ferrari: buon terzo posto per Sainz, incomprensione Leclerc-muretto per le intermedie

Una gara agrodolce per la Ferrari. Se da una parte Carlos Sainz Jr conquista un meritatissimo terzo posto al termine del Gp di Russia, dall’altra un ottimo Charles Leclerc sull’asciutto resta purtroppo fuori dalla zona punti chiudendo quindicesimo dopo una bellissima rimonta che lo aveva portato nelle primissime posizioni a causa di una incomprensione con il muretto box, che lo ha portato a mancare il momento giusto per passare alle gomme intermedie una volta messosi a piovere.

Per quanto riguarda Sainz (sopra raffigurato), il pilota spagnolo al via è stato a dir poco perfetto riuscendo a trovare il giusto varco per sfruttare la scia di Norris, e superare così la McLaren del suo ex compagno di squadra dopo pochissime curve, conquistando così la testa della corsa. Una leadership, quella di Sainz, durata però solamente tredici giri: la comparsa del graining sulle gomme anteriori della sua Rossa, purtroppo, ha consentito a Norris di riprendersi la testa della gara, e ha costretto poi il pilota spagnolo a fermarsi ai box dopo soli 18 giri passando alle gomme dure. Se escludiamo i troppi giri passati dietro alla Mercedes di Bottas prima e all’Alpha Tauri di Gasly poi, Sainz ha avuto il grande merito di gestire con freddezza la sua gara, riuscendo nel finale a gomme dure praticamente finite a trovare il momento giusto nel passare alle intermedie, rivitalizzando così la sua corsa, e a trovare un podio che di fatto sembrava perduto.

Grande dispiacere in casa Ferrari per Charles Leclerc, autore di una bellissima gara di rimonta (a dimostrazione della bontà della nuova power unit aggiornata nell’ERS (che faceva il suo esordio in questa gara), associata al talento del pilota monegasco, abile al via a superare ben cinque monoposto) che lo avrebbe portato con l’asciutto quasi sicuramente a conquistare un podio a dir poco miracoloso, ma che la pioggia ha finito con il vanificare. Determinante è stata purtroppo la mancanza di chiarezza nella comunicazione tra Leclerc e il muretto Ferrari, con il monegasco che voleva rientrare ai box per passare alle intermedie e con il muretto che con la sua scarsa chiarezza di fatto ha finito con il lasciar fuori il monegasco un giro di troppo, risultato poi alla fine decisivo, per via degli errori commessi in curva 2 e in curva 5 per via della troppa acqua presente in pista, che la gomma slick ovviamente non riusciva a smaltire. Comprensibile la delusione a fine gara del pilota monegasco, che però non deve assolutamente cancellare quella prima parte di gara corsa sull’asciutto che aveva una volta di più mostrato il suo immenso valore alla guida.

Norris, una sconfitta dal sapore amaro

Essere in testa fino a pochi giri dal termine sull’asciutto, salvo poi perdere la gara per non aver accettato il suggerimento del team che lo invitava a fermarsi ai box per passare alle gomme intermedie. Così si può sostanzialmente sintetizzare la corsa di oggi di Lando Norris, classificatosi settimo al termine di una gara che il giovane talento di King’s Lynn avrebbe dovuto e potuto vincere. Dopo aver perso al via la testa della corsa a beneficio dell’ex compagno di squadra Carlos Sainz Jr, Norris era stato bravissimo a mantenere il contatto con il ferrarista, superandolo nel corso del 13° Giro una volta che il graining aveva cominciato a farsi sentire sulla Rossa numero 55, e mantenendo sopratutto la testa della corsa una volta che nella seconda parte di gara Hamilton con le gomme dure aveva cominciato a mettere profonda pressione sul giovane connazionale. Non sappiamo cosa sarebbe successo se la pioggia non fosse iniziata a cadere, ma le possibilità di una prima vittoria di Lando in Formula 1 erano piuttosto alte.

Con la pioggia, però, la gara ha cambiato direzione, e il rispondere bruscamente alla richiesta del team di fermarsi ai box per montare le intermedie è stata pagata purtroppo a carissimo prezzo, con Norris (nominato dai tifosi Driver Of The Day del Gp di Russia) che non solo di fatto ha perso la corsa (chiudendo al settimo posto) con un lungo dopo che Hamilton (su gomme intermedie) aveva rimontato tutto il distacco perso per fare la sosta, ma nel dopogara è stato richiamato dai commissari per aver tagliato la linea che delimita la corsia d’ingresso in pitlane. Come però si era già visto dalle immagini televisive, la manovra non era stata premeditata per ottenere un vantaggio, ma involontaria, in quanto con le gomme slick Lando aveva perso il controllo della sua monoposto sulla pista bagnata scivolando in pista , riuscendo solo con il taglio a poter rientrare in corsia box per sostituire le gomme. Da qui, la decisione della Direzione Gara di punire Norris solamente con una reprimenda.
Una cosa, comunque, è certa: se purtroppo oggi in Russia Lando è costretto a rinunciare a una vittoria che avrebbe sicuramente meritato, il talento del giovane pilota McLaren (autore di una stagione fin qui a dir poco eccellente) non è assolutamente in discussione, e l’appuntamento con la vittoria è solo e unicamente rimandato.

Le classifiche iridate

Andando ad osservare la Classifica Piloti, Hamilton torna in testa con 246.5 punti, seguito da Max Verstappen a quota 244.5 punti. In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 151 punti, seguito da Norris (139), Perez (120), Sainz (112.5), Leclerc (104), Ricciardo (95), Gasly (66), e Alonso (58).

In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 397.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 364.5 punti. La McLaren resta al terzo posto con 234 punti, seguita dalla Ferrari, a quota 216.5 punti. In quinta posizione troviamo l’Alpine con 103 punti, seguita dall’Alpha Tauri a quota 84, da Aston Martin (59), Williams (23), e Alfa Romeo (7).

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 10 Ottobre, con il Gp di Turchia, con diretta esclusiva su Sky, e differita pomeridiana in chiaro su TV8.

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