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F1 Olanda: il trionfo di Verstappen a Zandvoort© Getty Images

F1 Olanda: il trionfo di Verstappen a Zandvoort

Il pilota olandese vince in casa, sostenuto da circa 70.000 spettatori, e torna in testa al Mondiale. Secondo Hamilton. Ferrari quinta con Leclerc.

05.09.2021 ( Aggiornata il 05.09.2021 23:13 )

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Una gara perfetta, dal primo all’ultimo giro. Max Verstappen si aggiudica il Gp d’Olanda corso nella giornata odierna sul circuito di Zandvoort regalando ai suoi connazionali un pomeriggio davvero emozionante e torna in testa alla Classifica Piloti con tre punti di vantaggio su Lewis Hamilton, secondo, e autore di un’ottima corsa che dimostra una volta di più tutto il valore in pista del campione inglese, che nulla oggi poteva contro la forza evidenziata dalla Red Bull e che nel finale è stato costretto a fare una sosta supplementare per riprendersi il punto addizionale del giro più veloce, conquistato dal compagno di squadra Valtteri Bottas, giunto terzo. In una gara che ha visto solamente i primi tre classificati chiudere a pieni giri, da sottolineare anche la buona performance dell’Alpha Tauri di Pierre Gasly (quarto), abile a mantenere la posizione al via sulla Ferrari di Charles Leclerc, quinto davanti all’Alpine di Fernando Alonso e all’altra Rossa guidata da Carlos Sainz Jr, settimo.

La grinta di Verstappen e il duello a distanza con Hamilton

In delirio per Max. Zandvoort celebra la settima vittoria stagionale di Verstappen con fumogeni ovunque per salutare il giovane talento della Red Bull, autore di un weekend praticamente perfetto, che lo ha visto esprimere sempre delle ottime prestazioni sia nel corso delle libere, che in qualifica, che in gara oggi. Mantenuta al via la testa della corsa, Verstappen ha avuto il grande merito di riuscire a dare un ritmo impossibile da sostenere per tutti sin nelle prime fasi, con le Mercedes di Hamilton e di Bottas costrette a inseguire. Con il passare dei giri, solo Hamilton ha provato in qualche modo a resistere, facendo segnare dei tempi molto simili a quelli dell’olandese, ma a questo punto è venuta fuori la grande dote della RB16B nel saper gestire meglio le gomme rispetto alla Mercedes W12 del campione inglese, risultando alla fine nettamente più prestazionale. La Mercedes ha provato in tutti i modi a mettere in difficoltà Verstappen e la scuderia di Milton Keynes sfruttando le due punte a disposizione (Hamilton e Bottas) contro la sola (Verstappen) del team austriaco, studiando una strategia a due soste per Hamilton (a cui Verstappen si è subito adeguato) e al contempo posticipando la sosta di Bottas, in modo da lasciare il finlandese il più a lungo possibile in pista per rallentare il pilota olandese della Red Bull e favorire il sorpasso di quest’ultimo da parte di Hamilton. Una strategia, questa, che Mercedes negli anni del duello iridato con Ferrari aveva spesso adottando trionfalmente (vedi Monza 2018 a spese di Kimi Raikkonen), ma che oggi non ha funzionato: non solo le gomme del pilota finlandese sono andate in crisi, ma sul finire del 30° Giro Verstappen ha potuto così superare agevolmente Bottas sul rettilineo del traguardo senza trovare alcuna resistenza da parte di quest’ultimo, a gomme ormai finite.

A questo punto, con un Bottas che anche con gomme nuove non riusciva a sostenere il ritmo sia di Verstappen che di Hamilton, la Mercedes ha provato ad anticipare la seconda sosta del campione inglese nel corso del 40° Giro, pensando che con più giri la Red Bull non sarebbe riuscita a gestire le gomme fino alla bandiera a scacchi, commettendo però un errore strategico, sia rimandando Hamilton in pista con gomme medie dopo la sosta nel traffico, sia perché Verstappen (tornato in pista con gomme dure) e la Red Bull sanno gestire molto bene le gomme. Alla fine, quindi, è stata proprio la Mercedes ad accusare qualche problema di troppo con le gomme, con Hamilton che sarebbe comunque riuscito a finire la gara senza fare un’ulteriore sosta. Il team tedesco campione del mondo ha finito con il compiere un ulteriore errore strategico, montando le gomme più morbide a Bottas, e sopratutto chiedendogli di non fare il giro più veloce, in quel momento nelle mani di Hamilton. Bottas prova a rallentare nel corso dell’ultima curva, ma ottiene comunque il giro più veloce (1’12”547), costringendo così Hamilton a una nuova sosta (la terza) a dir poco superflua nel corso dell’ultimo giro.

Il campione inglese ottiene il giro più veloce (1’11”097) con tanto di punto aggiuntivo, ma la vittoria va a Verstappen, con 20”932 di vantaggio su Hamilton, e con 56”460 di vantaggio su Bottas.
Se Hamilton conferma una volta di più tutto il suo talento in pista, chi esce da questa gara con le ossa rotte è la Mercedes, che ha dimostrato nella seconda sosta di Hamilton di non essere in grado di saper riportare con una certa logicità il campione inglese in pista evitando il traffico delle altre monoposto, e che non è stata in grado di assicurare al campione inglese una monoposto in grado di lottare con Verstappen per la vittoria.

Ferrari: Leclerc quinto, Sainz settimo

Una gara piuttosto regolare, che rappresenta il massimo che poteva esser fatto dopo le qualifiche di ieri. La Ferrari esce da Zandvoort con il quinto posto di Charles Leclerc (alle spalle di un ottimo Gasly, classificatosi quarto con l’Alpha Tauri), e con Carlos Sainz Jr settimo, autore di una buona gara che ha però visto nel finale il crollo prestazionale delle sue gomme, con sorpasso subito nel corso dell’ultimo giro ad opera dell’Alpine di Fernando Alonso, buon sesto.

Nel caso di Leclerc (sopra raffigurato), il pilota monegasco ha provato in tutti i modi a superare l’Alpha Tauri di Gasly per provare a conquistare il quarto posto: sia al via, sia nel corso della gara provando a montare in occasione dell’unica sosta avvenuta durante il 36° Giro le gomme dure, ipotizzando nel finale di gara un crollo prestazionale delle gomme medie montate da Gasly. Cosa che alla fine non si è per niente verificata, con la media che si è rivelata essere decisamente più prestazionale della dura, e così non solo Gasly ha potuto mantenere il quarto posto nei confronti di Leclerc, ma al contempo Fernando Alonso (su gomma media) ha potuto così superare la Rossa di Carlos Sainz nella lotta per il sesto posto solo all’ultimo giro.

Una domenica nel complesso in chiaro scuro per la Ferrari, che se da una parte torna da sola al terzo posto della Classifica Costruttori grazie ai punti conquistati da entrambi i piloti, dall’altra poteva e doveva forse sfruttare meglio la gara odierna, visto che la prossima settimana si correrà a Monza, dove sulla carta la McLaren e Lando Norris (oggi decimo) saranno decisamente più competitivi, potendo contare sulla power unit Mercedes.

Alpine: Alonso sesto, Ocon nono

Una giornata sicuramente positiva. L’Alpine chiude il Gp d’Olanda con il sesto posto di Fernando Alonso e con il nono di Esteban Ocon, con il più esperto pilota asturiano che conferma una volta di più a tutti l’immenso talento di cui è dotato. Se già al via con un’ottima partenza riesce a salire al settimo posto pur prendendosi dei rischi, è nel finale che Alonso riesce a superare Sainz per il sesto posto dimostrando tutta la tenacia e la combattività dei tempi migliori. In nona posizione troviamo come detto Esteban Ocon, autore di una gara regolare che lo ha visto tenersi alle spalle il giovane talento della McLaren, Lando Norris.

Perez Driver Of The Day in Olanda

Ottima gara in rimonta per Sergio Perez che, partito dalla pitlane, risale fino all’ottavo posto finale, conquistando anche il riconoscimento del Driver Of The Day, assegnato dai tifosi di tutto il mondo. Un riconoscimento meritato se consideriamo la rimonta, ma non del tutto se consideriamo ad esempio il Flat spot di Checo alla Tarzan nel tentativo di superare la Haas di Mazepin, che ha costretto il messicano a tornare anticipatamente ai box per via della gomma dura pesantemente rovinata, e a montare dopo soli 8 giri la gomma gialla, ripartendo dall’ultima posizione.

Proprio Perez nel finale di gara ha ricevuto una ruotata da parte di Norris durante la fase di sorpasso, ricordando a parti invertite quanto il pilota messicano aveva fatto ai danni della Ferrari di Charles Leclerc in Austria.

Le Classifiche iridate

Andando ad osservare la Classifica Piloti, Verstappen torna in testa con 224.5 punti, seguito da Hamilton a quota 221.5 In terza posizione troviamo Valtteri Bottas con 123 punti, seguito da Norris (114), Perez (108), Leclerc (92), Sainz (89.5), Gasly (66), Ricciardo (56) e Alonso (46).

In Classifica Costruttori la Mercedes resta in testa con 344.5 punti, seguita dalla Red Bull a quota 332.5 punti. La Ferrari sale al terzo posto con 181.5 punti, seguita dalla McLaren, a quota 170. In quinta posizione troviamo l’Alpine con 90 punti, seguita dall’Alpha Tauri a quota 84, da Aston Martin (53), Williams (20), e Alfa Romeo (3).

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica prossima, 12 settembre, con il Gp d’Italia in programma a Monza, con diretta tv su Sky e TV8.

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