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F1 Ungheria: vince Ocon, Vettel squalificato© Getty Images

F1 Ungheria: vince Ocon, Vettel squalificato

Il pilota francese conquista il primo successo in F1. Squalificato Vettel per aver chiuso la gara con meno benzina rispetto al minimo consentito.

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AGGIORNAMENTO (Martedì 3 Agosto Ore 14). Dopo aver congelato domenica sera l'ordine di arrivo del Gp d'Ungheria e le Classifiche Piloti e Costruttori alla luce del ricorso Aston Martin dopo la decisione degli steward di squalificare la monoposto di Sebastian Vettel, alle 16:33 di Lunedì 2 Agosto la FIA (Federazione Internazionale dell'Automobile) ha aggiornato sia l'ordine d'arrivo del Gp d'Ungheria escludendo l'Aston Martin di Sebastian Vettel) sia le Classifiche Piloti e Costruttori. 
Questo, dunque il nuovo ordine d'arrivo del Gp d'Ungheria (primi 10 classificati): 1. Ocon (Alpine), 2. Hamilton (Mercedes), 3.Sainz (Ferrari), 4. Alonso (Alpine), 5. Gasly (Alpha Tauri), 6. Tsunoda (Alpha Tauri), 7. Latifi (Williams), 8. Russell (Williams), 9. Verstappen (Red Bull), 10. Raikkonen (Alfa Romeo). 

Classifica Piloti aggiornata (top 10): Hamilton 195; Verstappen 187; Norris 113; Bottas 108; Perez 104; Sainz 83; Leclerc 80; Gasly e Ricciardo 50; Ocon 39. 

Classifica Costruttori aggiornata: Mercedes 303; Red Bull 291: Ferrari e McLaren 163; Alpine 77; AlphaTauri 68; Aston Martin 48; Williams 10; Alfa Romeo 3. 

In base all'esito del ricorso che l'Aston Martin deciderà di presentare in merito alla squalifica di Sebastian Vettel, l'ordine di arrivo del Gp d'Ungheria, così come le Classifiche Piloti e Costruttori potrebbero subire ulteriori modifiche. 

 

Una gara pazza, piena di colpi di scena. Il Gp d’Ungheria non ha mancato di regalare numerose emozioni agli appassionati presenti sulle tribune dell’Hungaroring. Si è visto di tutto: incidenti al via, duelli, sorpassi spettacolari, e persino un colpo di scena a gara finita.
Nel giorno che ha visto Esteban Ocon regalare a se stesso e all’Alpine la prima vittoria in Formula 1, in serata è arrivata la notizia della squalifica dell’Aston Martin di Sebastian Vettel, ottimo secondo alle spalle del pilota francese. Alla luce, però, come vedremo, del ricorso Aston Martin, sia l'ordine di arrivo del Gran Premio, sia le Classifiche piloti e costruttori sono congelate in attesa del verdetto definitivo ad opera della Federazione. 

La squalifica di Sebastian Vettel, il ricorso Aston Martin e il secondo posto sub iudice

Una vera e propria doccia fredda al termine di una bellissima gara, che lo aveva portato ad assaporare un podio, impensabile alla vigilia. Si chiude nel peggiore dei modi il weekend ungherese di Sebastian Vettel, classificatosi secondo e squalificato in serata a causa del minor carburante presente sulla sua vettura rispetto al minimo consentito.

Già al termine della gara, a dire il vero, aveva un po' insospettito il fatto che sia l’Alpine di Esteban Ocon che l’Aston Martin di Sebastian Vettel al contrario della Mercedes di Lewis Hamilton non fossero arrivate in pitlane, come prevede tassativamente il Regolamento. Se nel caso del 24enne pilota francese (vincitore della gara) si è trattato di un errore dovuto all’euforia della vittoria costatogli una reprimenda (la prima stagionale) dalla Direzione gara, un po' più delicata è stata la questione che ha riguardato l’Aston Martin numero 5 del campione di Heppenheim. Una volta, infatti, che la monoposto è stata portata ai box e sottoposta come di consueto alle tradizionali verifiche tecniche da parte del Delegato Tecnico Fia, l’inflessibile Jo Bauer, è emersa chiaramente l’impossibilità di poter fornire un campione di un litro di carburante, come espressamente indicato dall’articolo 6.6.2 del Regolamento Tecnico della Formula 1. Potendo ricavare dal serbatoio solamente un campione di 0.3 litri, Jo Bauer ha segnalato l’episodio alla Direzione gara (ore 20:02), la quale poco dopo (ore 20:11) ha convocato un Rappresentante del team per delle spiegazioni.
Come si apprende dal comunicato diffuso in seguito (ore 22:02), il Team Principal Aston Martin Ottmar Szafnauer ha sostenuto dinanzi alla Direzione Gara che all’interno della monoposto di Vettel erano rimasti 1.44 litri dopo il prelievo del primo campione di 0.3 litri da parte della Federazione (per il totale di 1.74 litri una volta parcheggiata in pista la macchina a fine gara), ma che non erano in grado di estrarlo. Alla luce della situazione emersa, l’Aston Martin del pilota tedesco è stata ritenuta non conforme ai requisiti del suddetto articolo 6.6.2 del Regolamento tecnico, e per questo squalificata dall’ordine di arrivo del Gp d’Ungheria.

In seguito, alle 22:58, la Federazione ha emesso un nuovo comunicato in cui annuncia che alle 22:14 l’Aston Martin tramite il suo Team Principal Ottmar Szafnauer ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso in merito alla decisione degli steward (il team ha 96 ore di tempo per presentare l’effettivo ricorso dal momento dell’ufficializzazione dell’intenzione alla Direzione Gara). La Direzione gara, una volta preso atto dell’intenzione di ricorso da parte dell’Aston Martin, ha provveduto come da prassi a sigillare e a sequestrare la monoposto di Sebastian Vettel fino al momento in cui verrà ufficializzato l’avviso dell’appello, e la Corte di Appello della Federazione avrà preso ogni decisione in merito.

Come dichiarato in seguito ad Autosport, Szafnauer è convinto che la benzina sia rimasta dentro le pompe, e che il loro compito ora deve essere quello di dimostrare dove si trovi la benzina che la Federazione non è riuscita ad estrarre.

Alla luce dell'intenzione di ricorso ad opera dell'Aston Martin, la Federazione ha deciso di congelare l'ordine di arrivo del Gp d'Ungheria: Vettel, quindi, torna secondo sub iudice in attesa che la Corte d'Appello della Federazione esprima il suo parere definitivo. 

La prima vittoria in Formula 1 di Esteban Ocon e dell’Alpine

La notizia della squalifica dell’Aston Martin di Sebastian Vettel (con annesso ricorso del team) arrivata in tarda serata ha finito per mettere in secondo piano la vittoria di Esteban Ocon, capace di riportare un pilota francese sul gradino più alto del podio 25 anni dopo il trionfo di Oliver Panis (Ligier motorizzata Mugen Honda), avvenuto a Montecarlo il 19 Maggio 1996 al termine di una gara altrettanto pazza in cui alla fine furono solamente quattro i piloti a tagliare il traguardo. Volendo però essere ancora più precisi, erano ben 38 anni che un pilota francese non vinceva un Gp di Formula 1 a bordo di una monoposto francese, con motore transalpino: l’ultimo a riuscirci era stato Alain Prost, che a bordo della Renault conquistò il Gp d’Austria il 14 Agosto 1983.
Ocon è stato abile al via ad evitare ogni rischio in prima curva (incidenti innescati da Valtteri Bottas e da Lance Stroll) guadagnando la seconda posizione, e poi, una volta fermatosi Hamilton al termine del quarto giro per montare le gomme d’asciutto, ha preso la testa della corsa chiudendo ogni possibile spiraglio all’Aston Martin di Sebastian Vettel (giunto secondo prima della squalifica avvenuta in serata). Decisivo, però, per la sua gara è stato negli ultimi giri il prezioso supporto del più esperto compagno di squadra Fernando Alonso, protagonista di un emozionante duello con Lewis Hamilton, che ha rallentato nella fase finale di gara la rimonta del sette volte campione del mondo, e che non a caso a fine gara è stato premiato dagli appassionati con il Driver Of The Day.

La partenza del Gp d’Ungheria e il doppio incidente innescato da Bottas e da Stroll

Una gara pazza, caratterizzata, come dicevamo all’inizio, da numerosi colpi di scena. Il più eclatante è sicuramente quello rappresentato dalla partenza, svoltasi in condizioni di pista bagnata a causa della pioggia caduta poco prima del via, che ha obbligato le squadre a montare al via le gomme intermedie. Se Hamilton riesce a mantenere piuttosto facilmente la testa della corsa, è alle sue spalle che si scatena l’inferno: come l’anno scorso nelle medesime condizioni meteo Bottas sbaglia la partenza perdendo delle posizioni, ma a differenza della gara corsa un anno fa il pilota finlandese manca il punto di stacco in curva 1 e finisce con il tamponare la McLaren di Lando Norris, la quale finisce a sua volta con il tamponare (e danneggiare sul fondo) la Red Bull di Max Verstappen. Come se questo non bastasse, Bottas finisce con il tamponare anche la seconda Red Bull di Sergio Perez. Contemporaneamente a questo incidente, se ne verifica un altro sempre poco prima di curva 1, innescato dall’Aston Martin di Lance Stroll, il quale perde il controllo della sua monoposto dopo aver colpevolmente messo due ruote sull’erba bagnata, finendo così per colpire la Ferrari di Charles Leclerc, il quale a sua volta finisce con il toccare la McLaren di Daniel Ricciardo. Troppe le monoposto incidentate al punto che la Direzione gara opta prima per la Safety car, e poi per la bandiera rossa, sospendendo momentaneamente la gara per consentire ai volontari del circuito di ripulire la pista dai troppi detriti presenti.
Al momento della ripartenza, saranno cinque i piloti ritirati: Bottas, Stroll, Leclerc, Perez e Norris. Verstappen e Ricciardo proveranno comunque a ripartire, ma nel caso del pilota olandese la monoposto è pesantemente danneggiata, per cui anche portare a casa dei punti sarà un risultato estremamente positivo (alla fine riuscito, grazie al nono posto).
Per Valtteri Bottas e Lance Stroll, ritenuti responsabili del doppio incidente al via della gara, viene comminata una penalità per ciascuno di cinque posizioni in griglia da scontare al via della prossima gara in Belgio, oltre che due punti in meno sulla Superlicenza.

La gara in rimonta di Hamilton

Una gara, conclusa al terzo posto (secondo nel caso in cui venisse squalificata l’Aston Martin di Sebastian Vettel) con un distacco di 2”736 dal vincitore, Esteban Ocon su Alpine. Lewis Hamilton ottimizza al massimo l’errore compiuto al momento dalla ripartenza dallo stesso pilota e dalla Mercedes che lo aveva portato a schierarsi in griglia senza cambiare gomme (al contrario di tutti gli altri piloti, che erano passati dalle gomme intermedie alle gomme slick). Un errore che Hamilton pagherà pesantemente nel giro successivo, fermandosi ai box per cambiare gomme e trovandosi così in ultima posizione, e che lo priva quasi sicuramente di una vittoria certa, dando così via libera all’Alpine di Esteban Ocon.
Da quel momento per Hamilton comincia una nuova gara, il cui obiettivo finale è la vittoria, o alla peggio il podio: dopo una prima fase piuttosto deludente con gomme medie, nel corso del 20° Giro l’eptacampione inglese passa alle gomme dure con cui riesce a risalire fino al quinto posto alle spalle della Ferrari di Carlos Sainz Jr, senza però riuscire a superarlo, e con le gomme posteriori ormai finite. Da qui la decisione della Mercedes di richiamare ai box Hamilton nel corso del 49° dei 70 giri previsti, e di montargli l’ultimo set di gomme medie nuove con cui lottare per il podio e per la vittoria. Il campione inglese torna in pista, e, approfittando della gomma nuova, comincia a girare ben 4 secondi più veloce dei piloti che gli stanno davanti, fino ad arrivare nel corso del 55° Giro negli scarichi dell’Alpine di Fernando Alonso, dando il via a un bellissimo duello tra i due, risoltosi solo dieci tornate dopo, al 65° Giro. Da qui la caccia alla Ferrari di Sainz, superata nel giro successivo, e all’Aston Martin di Sebastian Vettel, con Hamilton che taglierà il traguardo staccato di soli 877 millesimi dal campione di Heppenheim, squalificato poi in serata.

Hamilton al termine della gara si è presentato piuttosto stremato e con giramenti di testa, al punto da doversi reggere ad Esteban Ocon per mantenere l’equilibrio sul podio, con il 24enne pilota francese che lo ha aiutato a salire sul gradino più alto per le consuete foto di rito. Visitato dal medico della Mercedes, Hamilton si è poi ripreso, presentandosi regolarmente in conferenza stampa.

Ferrari: Sainz quarto, Leclerc ritirato

Una gara dalla quale era lecito aspettarsi un po' di più. Se è vero che alla fine la Ferrari chiude il Gp d'Ungheria al quarto posto con Carlos Sainz (partito dalla quindicesima posizione), è altrettanto vero, però, che dalla Rossa era lecito aspettarsi un miglior passo gara, sopratutto con le gomme dure (ineccepibile quello con gomme medie da parte del pilota spagnolo, autore comunque di una gara positiva). Peccato per il ritiro di Charles Leclerc nelle prime fasi di gara (causato da un incidente ingiustificabile, come sopra spiegato, ad opera di Lance Stroll), che ha privato la corsa di un protagonista che, siamo certi, in una gara anomala come quella corsa ieri non avrebbe mancato di esprimere tutto il suo potenziale.

La gara degli altri

Scorrendo l’ordine di arrivo, detto della bellissima gara disputata da Fernando Alonso, da registrare anche l’ottima corsa di Alpha Tauri e addirittura Williams. Se la scuderia di Faenza riesce a portare sul traguardo Gasly sesto e Tsunoda settimo, bisogna anche registrare nel finale il giro record del pilota francese (1’18”394), che toglie ad Hamilton il punto aggiuntivo del giro più veloce. Un aiuto prezioso da parte del team satellite Red Bull alla casa madre in una fase della stagione in cui ogni punto in classifica può essere di basilare importanza, come dimostra anche la gara, come dicevamo sopra, della Williams, abile a farsi trovare pronta quando le circostanze lo richiedono e a conquistare l'ottavo e il nono posto con Nicholas Latifi davanti a George Russell.
A punti anche Verstappen (decimo) con una monoposto come già detto pesantemente danneggiata sul fondo. Spettatore interessato in merito alla decisione che verrà presa dalla Corte d'Appello FIA in merito alla regolarità o meno dell'Aston Martin di Sebastian Vettel è Kimi Raikkonen: in caso di squalifica del pilota tedesco, il pilota finlandese dell'Alfa Romeo salirebbe in decima posizione.

Le Classifiche iridate

Andando ad osservare la Classifica Piloti (congelata alla luce dell'annunciato ricorso Aston Martin in merito alla squalifica di Sebastian Vettel), Hamilton torna in testa con 193 punti, seguito da Verstappen a quota 186. In terza posizione troviamo Lando Norris a quota 113, seguito da Bottas (108), Perez (104), Sainz e Leclerc (80), Ricciardo (50), Vettel e Gasly (48).

In Classifica Costruttori (congelata anch'essa in attesa della sentenza della Corte d'Appello FIA) la Mercedes torna in testa con 300 punti, seguita dalla Red Bull a quota 290. La McLaren resta al terzo posto con 163 punti, seguita da Ferrari (160), Alpine (75), Aston Martin (66), Alpha Tauri (64), Williams (6), e Alfa Romeo (2).

La Formula 1, dunque, si ferma per la consueta pausa estiva , pronta a ripartire per un trittico di gare che la vedrà impegnata Domenica 29 Agosto sul circuito di Spa-Francorschamps per il Gp del Belgio (diretta esclusiva su Sky, differita pomeridiana su TV8), Domenica 5 Settembre sul rinnovato circuito di Zandvoort per il Gp d’Olanda (diretta esclusiva su Sky, differita pomeridiana su TV8), e poi Domenica 12 Settembre per l’attesissimo Gp d’Italia a Monza (diretta tv sia su Sky che su TV8).

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