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F1, Presentazione Gp Azerbaijan© Getty Images

F1, Presentazione Gp Azerbaijan

La Formula 1 dopo un anno di assenza torna sulle strade di Baku, dove si correrà domenica il Gp dell'Azerbaijan, sesta prova del Mondiale 2021.

04.06.2021 ( Aggiornata il 04.06.2021 12:04 )

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La velocità di Monza associata alle difficoltà riscontrabili lungo le stradine di Monaco. Così i piloti sono soliti descrivere la pista di Baku, il secondo circuito più lungo del Mondiale dopo Spa-Francorschamps, ma al contempo quello più lungo in fatto di piste cittadine, che dopo un anno di pausa forzata per via del Covid, torna a fare capolino nel Mondiale di Formula 1 a pochi giorni dalla scomparsa dell’ex Presidente FIA Max Mosley, e in un momento estremamente concitato della stagione. Non solamente il Gp dell’Azerbaijan arriva all’indomani della gara di Monaco che ha visto Lewis Hamilton perdere la leadership della classifica iridata a favore di Max Verstappen per soli quattro punti (105 vs 101) al pari della Mercedes che ha perso per un punto (149 vs 148) il comando della Classifica Costruttori a beneficio della Red Bull, ma la gara azera potrebbe addirittura sancire una volta per tutte la guerra nei rapporti tra Mercedes e Red Bull, notevolmente peggiorati in seguito al passaggio di alcuni tecnici del team tedesco alla neonata divisione Powertrains del team austriaco, e che ora rischiano di compromettersi definitivamente per via della questione legata alla flessibilità delle ali, che vedrà a partire dal prossimo Gp in Francia l’irrigidimento dei test appositi. Non solo: si sussurra con sempre maggiore insistenza nel paddock che domenica al termine della gara la Mercedes possa presentare una protesta in merito alla regolarità dell’ala posteriore Red Bull, sospettata di flettersi eccessivamente in rettilineo, con la scuderia di Milton Keynes pronta a sua volta a presentare una protesta in merito alla possibile eccessiva flessibilità dell’ala anteriore Mercedes, non ancora toccata dalla Direttiva Tecnica FIA sulle ali (per ora la flessibilità sotto accusa è solo quella dell’ala posteriore), ma che a breve potrebbe esserlo.

Non è un caso, quindi, che la questione relativa all’ala Red Bull abbia trovato uno spazio nella consueta Press Conference del giovedì, con Hamilton che ha dichiarato che in linea di massima non dovrebbe dare dei grandi benefici, ma che in rettilineo può rappresentare senza ombra di dubbio un vantaggio, e con Verstappen pronto a rispondere che al momento il lavoro fatto sulla RB16B è stato fatto all’interno delle regole, che fino a questo momento non c’è stato nulla di sbagliato, e che stanno cercando di rallentare la sua squadra.
Una cosa, comunque, è certa: in attesa che dal Gp di Francia prendano il via i nuovi test, già questo fine settimana sulle ali posteriori di tutte le squadre la Federazione ha posto degli adesivi giallo fluorescenti al fine di rilevare eventuali flessioni.

In questo scenario di fuoco tra Mercedes e Red Bull, c’è grande attesa anche per la Ferrari, reduce da una parte dal primo podio stagionale a Monaco con Carlos Sainz Jr (autore di una buona prima parte di stagione al volante della Rossa), e dall’altra dalla delusione patita da Charles Leclerc, autore della pole position lungo le stradine di Montecarlo che alla fine non ha potuto di fatto sfruttare. La rottura del semiasse sinistro in seguito al contatto con le barriere della Chicane delle Piscine sul finire delle qualifiche non gli ha consentito di fatto di prendere il via alla gara monegasca.
La motivazione di Leclerc è fortissima, ma Charles dovrà cercare in questo weekend su una pista sulla carta non favorevole alla Rossa (sopratutto per via del lungo rettilineo che caratterizza il terzo settore) di ottimizzare al massimo i punti da portare a casa tenendo anche sopratutto conto della McLaren che, in ottica terzo posto nel Mondiale Costruttori, sulla carta dovrebbe fare molto bene a Baku con Lando Norris, grazie alla potenza della power unit Mercedes.

L’albo d’oro

Quella in programma domenica sarà la quarta edizione del Gp dell’Azerbaijan valida per il Mondiale di Formula 1. A dire il vero, già nel 2016 si era corso sul circuito di Baku, ma in quel caso la corsa prese la denominazione di Gp d’Europa, con pole position (1’42”758) e vittoria ad appannaggio della Mercedes di Nico Rosberg.
Dall’anno successivo (2017) la corsa su richiesta degli organizzatori ha preso la denominazione di Gp dell’Azerbaijan.

Nelle tre precedenti edizioni del Gp dell’Azerbaijan svoltesi dal 2017 al 2019 a quota 1 troviamo ben tre differenti poleman: Lewis Hamilton (Mercedes) nel 2017, Sebastian Vettel (Ferrari) nel 2018 e Valtteri Bottas (Mercedes) nel 2019.
Per quanto riguarda i piloti plurivittoriosi, anche in questo caso a quota 1 troviamo ben tre differenti vincitori: se nel 2017 a trionfare fu la Red Bull motorizzata Renault di Daniel Ricciardo, nel 2018 e nel 2019 a vincere la gara azera è stata la Mercedes rispettivamente con Lewis Hamilton e con Valtteri Bottas. 

Circuito ed assetto monoposto

La pista di Baku (6003 m) rappresenta un vero e proprio enigma per le squadre, chiamate a trovare un difficile compromesso tra il lungo rettilineo di 2.2 Km (che caratterizza buona parte dell'ultimo settore nonché la parte iniziale del primo settore) e le curve cieche e strette dei primi due settori. Nella fattispecie, dopo il rettilineo che porta in curva 1, il circuito ci mostra una serie di curve cieche a 90° comprese tra curva 1 e curva 7 che hanno visto in passato i piloti sbagliare molto facilmente andando lunghi nelle vie di fuga.
Un'altra insidia di questa pista si nasconde tra le curve 8 e 12 e vede i piloti attraversare la parte storica di Baku: qui la carreggiata si restringe non poco risultando quasi troppo stretta per l'attuale tipologia di monoposto.
Sarà basilare pertanto trovare la miglior efficienza aerodinamica che possa consentire grazie a un adeguato compromesso in termini di carico aerodinamico di poter affrontare serenamente sia il lungo rettilineo presente nel terzo settore, sia le curve cieche e lente disposte nei primi due settori del circuito.

Gomme Pirelli in Azerbaijan

Il circuito di Baku presenta un asfalto piuttosto liscio, non particolarmente rugoso e che al contempo non risulta essere troppo aggressivo per quanto riguarda la sollecitazione dei carichi aerodinamici: per questi motivi la Pirelli ha preferito portare in Azerbaijan le mescole C3, C4 e C5, con una nomination che se da una parte è la stessa che abbiamo già visto nella scorsa gara a Monaco, dall’altra è più morbida di uno step rispetto a quella usata nell’ultima gara disputata due anni fa, quando vennero selezionate le mescole C2, C3 e C4.
Confermata l’allocazione standard, con ciascun pilota che potrà così contare su 8 set di gomme morbide C5, 3 set di gomme medie C4 e 2 set di gomme dure C3.

Copertura televisiva su Sky e TV8

Per quanto riguarda, infine, la trasmissione televisiva del Gp, prove libere (Venerdì 4 Giugno alle 10:30 e alle 14 FP1 e FP2; Sabato 5 Giugno alle 11 la FP3), qualifiche (Sabato 5 Giugno dalle 14 alle 15) e gara (Domenica 6 Giugno alle 14) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky .per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).
Il Gp verrà inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente sabato a partire dalle 18:30 (con prequalifiche dalle 18) e domenica a partire dalle 19:30 (con pre gara a partire dalle 18:30).

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