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F1, Gp Emilia Romagna: la vittoria di Verstappen e la rimonta di Hamilton© Getty Images

F1, Gp Emilia Romagna: la vittoria di Verstappen e la rimonta di Hamilton

Il pilota olandese della Red Bull si aggiudica il Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna portandosi a un punto di distacco dall’eptacampione della Mercedes, autore di una rimonta che lo ha portato al secondo posto finale. Terzo Lando Norris (McLaren), seguito dalle Ferrari di Charles Leclerc e di Carlos Sainz Jr.

18.04.2021 ( Aggiornata il 18.04.2021 23:06 )

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Una gara emozionante in cui grazie allo zampino della pioggia non sono mancati errori, incidenti e sorpassi piuttosto rudi. Chi voleva una gara pazza a Imola è stato abbondantemente accontentato, con il Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna (seconda prova del Mondiale 2021 di Formula 1) che ha visto la vittoria della Red Bull di Max Verstappen davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton e alla McLaren-Mercedes di Lando Norris. Fuori dal podio le due Ferrari di Charles Leclerc e di Carlos Sainz Jr, con la Rossa piuttosto sfortunata in occasione dell’incidente che ha visto protagonisti nel corso del 33° Giro la Mercedes di Valtteri Bottas e la Williams di George Russell, entrambi in lizza per il posto di secondo pilota Mercedes al fianco di Hamilton per il 2022: senza quell’incidente, la conseguente Safety Car a cui poi è seguita la sospensione della gara per ripulire la pista dai numerosi detriti, la scuderia di Maranello avrebbe potuto quasi sicuramente conquistare il primo podio stagionale (probabile secondo posto con Leclerc).

Come detto, dunque, ad aggiudicarsi la vittoria del Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna è stata la Red Bull di Max Verstappen, autore di una gara di assoluto valore passata sostanzialmente al comando.

Ottimo lo scatto al via, che lo vede dalla terza posizione partire meglio rispetto al compagno di squadra Sergio Perez (dodicesimo ed autore di una corsa deludente condizionata dallo stop & go di dieci secondi comminatogli dalla Direzione Gara per aver effettuato dei sorpassi in regime di Safety Car dopo aver perso un paio di posizioni dopo un lungo alla Piratella) e alla Mercedes di Lewis Hamilton, con l’olandese che con una sportellata spinge la W12 del campione inglese sui cordoli, il cui salto provoca la rottura della bandella laterale sinistra dell’ala anteriore. Una volta presa la testa della gara, Verstappen fin da subito da l’impressione di essere imprendibile, imprimendo alla corsa un ritmo che solamente in alcuni sprazzi Hamilton riuscirà ad eguagliare, soffiando al pilota olandese della Red Bull il giro più veloce. Unico brivido per Verstappen un traversone alla Rivazza in regime di safety car prima della ripartenza dopo il bruttissimo incidente tra la Mercedes di Valtteri Bottas e la Williams di George Russell, che dopo analizzeremo.

Dietro a Verstappen, in seconda posizione troviamo Lewis Hamilton, che, grazie al punto aggiuntivo per il giro più veloce, mantiene la testa della classifica.

Una domenica, però, dai due volti, quella del sette volte campione del mondo, caratterizzata nel corso del 31° Giro da un grave errore all’altezza della Tosa, quando, nel tentativo di doppiare la Williams di George Russell perde il controllo della monoposto e finisce fuori pista. Un episodio, questo, che avrebbe potuto di fatto sancire la fine della sua gara, ma è qui che si vede la forza (e se vogliamo la fortuna) di Hamilton, con il campione inglese che non solo riesce a tenere accesa la monoposto, ma anche a non insabbiarsi, rientrando in pista in ottava posizione dopo una retromarcia apparsa ai più un po' troppo al limite del Regolamento. Come se questo non bastasse, poi, Lewis ha anche la fortuna di poter restare in gara grazie al bruttissimo incidente che vede protagonista il suo compagno di squadra Valtteri Bottas e la Williams di George Russell, che spinge la Direzione Gara a interrompere la gara per permettere la pulizia della pista dai numerosi detriti presenti, agevolando indirettamente il campione della Mercedes, altrimenti fuori dal podio e pesantemente distaccato.
Una volta ripartita la gara Hamilton sarà protagonista di una bellissima rimonta che lo porterà a conquistare la seconda piazza, staccato di 22 secondi dal vincitore Verstappen.

Un capitolo a parte lo merita (e non potrebbe essere altrimenti) l’incidente che ha visto protagonisti Valtteri Bottas (Mercedes) e George Russell (Williams), candidati per il sedile 2022 Mercedes al fianco quasi sicuramente di Lewis Hamilton. Nel tentativo di superare il pilota finlandese (apparso anche oggi in evidente difficoltà), Russell finisce in una zona umida, perdendo il controllo della sua monoposto, e spingendo così fuori pista la Mercedes numero 77, apparsa forse un po' troppo spostata verso la Williams, quasi con l’intento di chiudergli lo spazio per effettuare il sorpasso.
Devastante la violenza dell’impatto, con i due piloti che per fortuna riescono a uscire dalle rispettive monoposto con le proprie gambe, a dimostrazione dell’elevata sicurezza che le monoposto di Formula 1 hanno raggiunto nel corso degli anni. Censurabile, semmai, la reazione a caldo di Russell, che una volta sceso dalla macchina si reca vicino alla Mercedes di Bottas non tanto per sincerarsi delle condizioni di salute dell’ex compagno di squadra, quanto per lamentarsi con lui, con tanto di pugnetto verso il casco, a cui il pilota finlandese risponde con un dito medio alzato. Episodi, questi, di cui la Formula 1 potrebbe fare tranquillamente a meno, sopratutto dopo un incidente determinato forse dalla volontà di Bottas di non lasciare troppo spazio a Russell per il sorpasso, ma innescato proprio dal giovane pilota inglese.

Sul gradino più basso del podio troviamo la McLaren di Lando Norris, autore di una bellissima gara che porta il Regno Unito a vedere ben due suoi rappresentanti sul podio (cosa che non avveniva dal Gp della Cina 2012), e premiata dagli appassionati con il Driver Of The Day. Decisiva è stata la scelta del team di Woking di sfruttare per la ripartenza (dopo la bandiera rossa esposta in seguito all’incidente tra Bottas e Russell) le gomme soft, che hanno così garantito (assieme all’ala scarica stabilita per la gara) al giovane talento McLaren il miglior grip possibile per superare la Ferrari di Charles Leclerc, conquistando così il secondo posto, divenuto poi terzo dopo il sorpasso realizzato da Hamilton. Negli ultimi giri solamente una ginocchiera sfilata che andava a finire sotto la frizione ha fatto vedere i sorci verdi al 21enne pilota originario di Bristol, il quale è comunque riuscito a controllare la Ferrari di Leclerc, portando a casa un podio che ribadisce una volta di più la candidatura per il terzo posto nella Classifica Costruttori della scuderia di Woking (grazie anche al sesto posto di Daniel Ricciardo, autore di una gara regolare senza particolari acuti, che non a caso ha poi spinto la McLaren ad attuare un team order a favore di Norris), in una domenica in cui la Ferrari non ha assolutamente sfigurato, e che anzi avrebbe potuto ambire a un risultato ancora più importante rispetto al quarto e al quinto posto finale ad opera rispettivamente di Charles Leclerc e di Carlos Sainz Jr.

Il pilota monegasco, infatti, è stato protagonista di una buona gara (che lo ha visto nell’ultima parte addirittura senza radio), rischiando seriamente di uscire di scena già nel giro di ricognizione all’altezza delle Acque Minerali andandosi a girare. Per fortuna, però, Leclerc è riuscito a tenere accesa la sua SF21 e a ripartire senza aver riportato alcun danno, e concludendo come detto la gara al quarto posto, che sarebbe potuto tranquillamente essere un secondo qualora non ci fosse stato l’incidente tra Bottas e Russell, con conseguente Safety Car e bandiera rossa.
Osservando poi con attenzione il comportamento della macchina, la SF21 sembra aver intrapreso la giusta direzione, dimostrando un buon passo gara sia sull’asciutto che sul bagnato, pur persistendo qualche difficoltà in rettilineo.
Alle spalle di Leclerc troviamo, come detto, l’altro ferrarista Carlos Sainz Jr, autore di una gara dai due volti, caratterizzata da diversi errori sul bagnato (senza i quali la sua corsa avrebbe sicuramente potuto ambire a risultati migliori), ma anche da un discreto passo gara nel finale, con alcuni tempi persino migliori di quelli conseguiti dal compagno di squadra.

Scorrendo la classifica, in settima posizione troviamo Lance Stroll, che si conferma uomo di sostanza per l’Aston Martin, in una domenica che vede Sebastian Vettel costretto al ritiro nel corso dell’ultimo giro per problemi tecnici. Ottava l’Alpha Tauri di Pierre Gasly, penalizzato dalla scelta al via di montare le gomme full wet invece delle intermedie.
A punti le due Alpine di Esteban Ocon e di Fernando Alonso, dopo la decisione della Direzione Gara di infliggere 30 secondi di penalità all’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen (retrocesso in 13° posizione dopo aver tagliato il traguardo in nona posizione) per aver infranto il regolamento della ripartenza lanciata dopo la sospensione occorsa al 33° Giro.

Andando ad osservare la Classifica Piloti, Hamilton è in testa con 44 punti, tallonato da Verstappen a quota 43. In terza posizione troviamo Norris con 27 punti, seguito da Leclerc (20), Bottas (16), Sainz e Ricciardo (14), Perez (10), Gasly (6), Stroll (5).

In Classifica Costruttori Mercedes è ancora in testa con 60 punti seguita da Red Bull a quota 53. Terza si conferma la McLaren con 41 punti, seguita da Ferrari (34), Alpha Tauri (8), Aston Martin (5), e Alpine (3).

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 2 Maggio con il Gp del Portogallo, con diretta pomeridiana su SKY, e differita in chiaro su TV8.

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