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Perez e la convivenza con Verstappen in Red Bull© Getty Images for Red Bull Racing

Perez e la convivenza con Verstappen in Red Bull

C’è grande attesa per vedere all’opera la nuova line up 2021 della Red Bull a due punte, con Perez e Verstappen chiamati a togliere il maggior numero di punti possibili alla Mercedes, ma al contempo intenzionati a mostrare entrambi la propria forza.

27.02.2021 ( Aggiornata il 27.02.2021 22:34 )

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La coppia più forte del Mondiale. C’è grandissima curiosità nel mondo della Formula 1 per vedere all’opera la line-up 2021 della Red Bull costituita dal talento di Max Verstappen e dall’esperienza di Sergio Perez, al debutto nelle file della scuderia di Milton Keynes. Se nelle ultime due stagioni di fatto Verstappen ha lottato da solo come unica punta contro le Mercedes di Hamilton e di Bottas, l’auspicio della scuderia austriaca è che con l’arrivo del più esperto Perez (alla sua undicesima stagione nella massima serie motoristica) la situazione possa cambiare, potendo così consentire alla Red Bull di poter marcare il team campione del mondo con entrambi i piloti a disposizione.

Una line-up, quella costituita da Max Verstappen e Sergio Perez, che sembra riportare alla mente quel mix di talento ed esperienza garantito dallo stesso pilota olandese e da Daniel Ricciardo nel triennio 2016-2018, capace di assicurare alla scuderia di Milton Keynes pole, vittorie e sopratutto un maggiore equilibrio all’interno della squadra nel tentativo di lottare con Mercedes e Ferrari sia per il titolo piloti che sopratutto per quello costruttori.
Dopo l’addio di Ricciardo, infatti, la Red Bull ha sofferto l’assenza di un pilota capace di rappresentare una reale insidia per gli avversari: se Gasly ha sofferto un passaggio avvenuto forse troppo frettolosamente dalla Toro Rosso (attuale Alpha Tauri) alla scuderia di Milton Keynes al punto da ribadire una volta tornato nel team di Faenza tutto il suo valore, nel caso di Albon purtroppo è stata decisiva la discontinuità nei risultati conseguiti a determinare la sua retrocessione a terzo pilota, con la necessità di dover trovare il nuovo pilota al di fuori del vivaio Red Bull, affidandosi così alla maggiore esperienza garantita da Sergio Perez. A maggior ragione al termine di una stagione piuttosto delicata per via della pandemia come quella 2020, che ha visto il messicano conquistare la sua prima vittoria in carriera nel Gp del Sakhir, e chiudere al quarto posto in Classifica Piloti (miglior risultato in carriera), avendo peraltro dovuto saltare due gare per via della positività al Covid (Gp Gran Bretagna e Gp 70° Anniversario, corsi entrambi a Silverstone), prontamente superata.
Con l’arrivo di Perez l’impossibilità da parte della Red Bull di poter attaccare con due punte la Mercedes viene meno: secondo il Team Principal della squadra tedesca Toto Wolff con l’approdo del messicano la scuderia di Milton Keynes sarà un avversario molto più forte per quanto riguarda la lotta per il Mondiale Costruttori, considerando in primis il contributo di esperienza che l’ex pilota della Racing Point sarà fin da subito in grado di dare al team austriaco, associato poi al fatto che quella che sta per cominciare sarà l’ultima stagione in Formula 1 per la Honda, la quale vorrà sicuramente dare il massimo prima di salutare il Circus.

C’è però un aspetto su cui si sofferma anche Wolff che potrà avere un peso fondamentale nel contributo che Perez sarà in grado di dare alla Red Bull: la capacità di resistere contro Verstappen.
A questo va anche aggiunta la capacità di sapersi ambientare in una squadra che negli ultimi anni di fatto è sempre ruotata intorno al giovane talento olandese, e al contempo quella di sapersi adattare il più repentinamente possibile a una monoposto indubbiamente diversa rispetto alla Force India/Racing Point che Perez ha guidato nelle ultime sette stagioni.

Per quanto riguarda l’adattamento, è inevitabile che su Perez ci sarà grandissima pressione, e non a caso il consigliere del team austriaco Helmut Marko (forte sostenitore del pilota nipponico Yuki Tsunoda, al debutto quest’anno nel team satellite Alpha Tauri al fianco del più esperto Pierre Gasly) ha fin da subito messo in chiaro che dal pilota messicano si aspetta un distacco di massimo due decimi da Verstappen.

Perez non è rimasto con le mani in mano, e fin dal filming day svolto nei giorni scorsi a Silverstone (al volante della RB15 del 2019 e della nuova RB16B (di cui non sono state fornite immagini in pista)) ha cercato con grandissima umiltà di mettersi al servizio della squadra mettendo a disposizione dei tecnici Red Bull e Honda la sua lunga esperienza con la power unit Mercedes descrivendola in termini di trazione, giri motore e velocità in curva facendo anche dei paragoni, ma sopratutto ha cercato di capire fin da subito il comportamento della nuova monoposto, riuscendone a scoprire in poco tempo il potenziale, ma rilevando anche che la Red Bull per via del livello di aderenza molto alto presente sull’anteriore richiede uno stile di guida piuttosto particolare che, se trovato, consente di estrarre il massimo dalla vettura.
Un primo approccio, quello di Perez (che non vede l’ora di ottenere la prima vittoria con la scuderia austriaca), che ha colpito non poco il già citato Helmut Marko, il quale è rimasto favorevolmente impressionato dalla capacità di Checo di integrarsi piuttosto bene con la squadra, fornendo fin da subito delle informazioni precise relative alla power unit Mercedes, evidenziando così la sua decennale esperienza in Formula 1 (iniziata nel 2011 al volante della Sauber).

L’aspetto, però, basilare, che potrebbe determinare una sua riconferma o meno in Red Bull anche per la prossima stagione alla luce del contratto annuale per il 2021 firmato lo scorso dicembre sarà anche e sopratutto la sua convivenza con un pilota talentuoso del calibro di Max Verstappen, abituato negli ultimissimi anni ad avere tutte le attenzioni del team e a “strapazzare” i suoi compagni di squadra, e che quest’anno invece si trova a fianco un pilota esperto ed affamato di vittorie come il messicano, approdato a Milton Keynes indubbiamente per non fare la seconda guida dell’olandese. Per ora, come sottolineato da Marko, il rapporto tra i due piloti è abbastanza regolare, e non si registra alcun conflitto. Una cosa, comunque, è certa: nessuno dei due regalerà nulla all’altro, con Verstappen che desidera affermarsi una volta per tutte e Perez che al contempo vuole prendersi una rivincita nei confronti della sua ex squadra (Racing Point, l’attuale Aston Martin) dimostrando che non meritava di essere allontanato a beneficio di Sebastian Vettel, e dell’intera Formula 1. Toccherà alla Red Bull e al duo costituito dal Team Principal Christian Horner e al consigliere Helmut Marko vigilare su entrambi i piloti, osservando la loro compatibilità ed accertandosi che la coppia prima di lasciarsi andare a dei duelli fratricidi in pista pensi sopratutto al bene della squadra, desiderosa di tornare ai vertici dopo il quadriennio di vittorie 2010-2013, culminate con i quattro titoli piloti vinti da Sebastian Vettel.

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