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Formula 1, presentazione Gp Abu Dhabi© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Abu Dhabi

La Formula 1 sbarca negli Emirati Arabi Uniti per l'ultima prova del Mondiale 2020.

10.12.2020 ( Aggiornata il 10.12.2020 21:43 )

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Una stagione molto complicata arrivata al suo atto finale. Al termine di un’annata condizionata pesantemente dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, la Formula 1 approda negli Emirati Arabi Uniti e più precisamente sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi per l’ultima gara del Mondiale 2020, che vedrà diversi piloti salutare il proprio team. È il caso di Sebastian Vettel, che dopo sei anni lascerà la Ferrari per approdare in Aston Martin (l’attuale Racing Point), di Carlos Sainz Jr che lascerà la McLaren per approdare in Ferrari, e di Daniel Ricciardo, che saluta la Renault per approdare nel team di Woking. Ci sono, poi dei piloti che abbandoneranno di fatto il Circus: è il caso dei due piloti Haas, Romain Grosjean e Kevin Magnussen, rispettivamente sostituiti da Mick Schumacher e da Nikita Mazepin (protagonista di un video a dir poco discutibile sui social che ha suscitato la comprensibile irritazione della stessa Haas, nonchè della Federazione e di Liberty Media) così come di Daniil Kvyat, destinato a lasciare l’Alpha Tauri a beneficio del 20enne talento giapponese Yuki Tsunoda.

Ci sono poi altri due piloti che aspettano con ansia di conoscere il proprio destino, che verrà definito solamente a riflettori spenti, una volta disputato il presente Gp di Abu Dhabi: Alexander Albon e Sergio Perez, con il posto di secondo pilota Red Bull (attualmente occupato dal pilota anglo-thailandese) ancora in ballo. La logica (assieme ai risultati conquistati sul campo) spingerebbe in direzione del pilota messicano, ma l’asset societario di Red Bull (che vede il possesso del 49% delle quote in mano a Dieter Mateschitz, e il 51% in mano alla famiglia thailandese Yoovidhya) potrebbe alla fine privilegiare il pilota anglo-thailandese, nonostante la maggiore competitività di Perez, costringendo il pilota messicano a un anno sabbatico.

Se ci sono piloti che escono di scena, o aspettano di conoscere il proprio futuro in vista della prossima stagione, ce ne sono altri che in vista dell’ultima gara cominciano già a fare la conoscenza della loro nuova squadra. È il caso del fresco Campione del Mondo della Formula 2, Mick Schumacher, che disputerà con la Haas la FP1 del Gp di Abu Dhabi presumibilmente a bordo della monoposto destinata a Kevin Magnussen. Una sorta di anticipo non solo della stagione 2021, ma anche e sopratutto dei test riservato ai giovani piloti (in programma Martedì 15 Dicembre sempre ad Abu Dhabi), che vedranno Mick a bordo della VF-20 del team americano.

HAMILTON E IL RITORNO AD ABU DHABI.

La notizia che Mercedes e Federazione aspettavano: Lewis Hamilton tornerà in pista ad Abu Dhabi al volante della sua W11. 

Come possiamo leggere dal comunicato diffuso poco fa dalla Mercedes sui social, nella giornata di mercoledì (un giorno prima della conclusione del periodo di isolamento volontario di 10 giorni in Bahrain, luogo dove era stata accertata la sua positività al Covid) il sette volte campione del mondo inglese si era sottoposto al tampone, risultando negativo. Alla luce del suddetto risultato, Hamilton è potuto così partire questo pomeriggio alla volta di Abu Dhabi, sottoponendosi così al suo arrivo a un nuovo tampone (risultato anch’esso negativo), e completando al contempo i protocolli richiesti dalla Federazione per il suo ingresso nel paddock per la giornata di domani (Venerdì 11 Dicembre) per prender parte di fatto al weekend di gara. George Russell tornerà invece alla Williams per l’ultima gara della stagione.


Sebbene l’ufficialità della negatività di Hamilton (e della sua partecipazione all’ultima gara della stagione) sia arrivata solamente poco fa, già in mattinata (come possiamo vedere dalla foto sopra riportata) la presenza del cartellone raffigurante il sette volte campione del mondo sopra uno dei box Mercedes aveva fatto ipotizzare la sua presenza. Ipotesi rivelatasi veritiera.

FERRARI: BINOTTO ASSENTE AD ABU DHABI.

Per un Hamilton che torna a guidare la sua Mercedes ad Abu Dhabi, c’è stato chi all’ultimo minuto è stato costretto a dare forfait per motivi di salute, preferendo rientrare a casa. È il caso del Team Principal Ferrari, Mattia Binotto, atteso sul circuito di Yas Marina per l’ultima gara stagionale, e costretto a causa di un malore (non legato al Covid) a rientrare in Italia. A sostituirlo al muretto ci penserà ancora una volta il Ds Laurent Mekies, che aveva già fatto le veci di Binotto in Turchia e nella prima gara corsa in Bahrain due settimane fa.

L'ALBO D'ORO.

Quella in programma domenica sarà la dodicesima edizione del Gp di Abu Dhabi. Nelle precedenti undici edizioni per via della sua collocazione a fine stagione in ben tre occasioni è stato assegnato il titolo mondiale: nel 2010, quando Sebastian Vettel conquistò gara e primo titolo mondiale, nel 2014 quando Lewis Hamilton conquistò la gara e il suo secondo titolo piloti ai danni del compagno di squadra Nico Rosberg (classificatosi 14° a causa di una perdita di potenza registrata al 24° dei 55 giri sulla power unit Mercedes mentre era secondo), e infine nel 2016 quando nonostante la vittoria di Hamilton Nico Rosberg arrivando secondo conquistò matematicamente il suo primo e unico titolo mondiale, con il pilota tedesco che si sarebbe ritirato pochi giorni dopo.

Passando all'albo d'oro vero e proprio, il pilota ad aver conseguito il maggior numero di pole position ad Abu Dhabi è Lewis Hamilton (5), seguito dal duo tedesco Sebastian Vettel e Nico Rosberg con 2 pole. Con una sola pole troviamo infine Mark Webber e Valtteri Bottas.
Per quanto riguarda invece i piloti plurivittoriosi, in testa con 5 vittorie troviamo Lewis Hamilton (2011 McLaren-Mercedes, 2014, 2016, 2018 e 2019 con Mercedes) seguito a quota 3 da Sebastian Vettel (2009, 2010 e 2013 con Red Bull-Renault). Con una sola vittoria troviamo Kimi Raikkonen (2012 Lotus-Renault), Nico Rosberg (2015, Mercedes) e Valtteri Bottas (2017, Mercedes).
Nelle undici edizioni finora disputate del Gp di Abu Dhabi la Ferrari non è ancora riuscita a vincere questa gara: il miglior risultato conseguito dalla Rossa sul circuito di Yas Marina con motori aspirati è rappresentato dal secondo posto conquistato da Alonso sia nel 2011 che nel 2012. Con le attuali power unit, in quello che al momento è sempre stato un feudo Mercedes (che ha vinto tutte le edizioni corse dal 2014 ad oggi), il miglior risultato della scuderia di Maranello è rappresentato dal secondo posto conseguito nel 2018 da Sebastian Vettel dopo i terzi posti conseguiti da Kimi Raikkonen nel 2015, e dal quattro volte campione del mondo tedesco nel 2016 e nel 2017. Nel 2019, infine, è stato Charles Leclerc ad ottenere il terzo gradino del podio.

ASSETTO MONOPOSTO E GOMME PIRELLI.

A differenza di quanto avviene in altre gare in notturna, ad Abu Dhabi la corsa parte con il tramonto del sole e si conclude sotto i riflettori. Da non sottovalutare il calo di temperatura tra inizio e fine gara, che determina ovviamente una differenza di comportamento da parte delle vetture. Importante, in questo senso, è capire fin dalle prove libere (e in particolare nel corso della FP2, che si corre nell'orario in cui si disputeranno qualifiche e gara) il corretto comportamento della macchina.

Osservando la conformazione del circuito, il primo e il terzo settore presentano alcune pieghe veloci, ma anche delle curve lente simil Montecarlo o Singapore dove la trazione e un buon telaio possono sicuramente fare la differenza, mentre il secondo settore presenta tra la curva 7 e la curva 8 un lungo rettilineo in cui la potenza della power unit può assicurare un vantaggio non indifferente. Per questa serie di motivi, è consigliabile un carico aerodinamico medio-alto, in modo tale da poter avere la giusta accelerazione sia nel lungo rettilineo presente nel secondo settore, sia per poter affrontare al meglio le curve più lente con una giusta aderenza, e di conseguenza con un grip estremamente ottimale.
Interessante la corsia di rientro in pista, una volta effettuato il pit stop: usciti dalla pit lane, la strada scende andando quasi sotto terra. Segue una curva lenta a sinistra, e poi una rapida risalita che porterà il pilota a rientrare in pista all'altezza della curva 3.

Per quanto riguarda le gomme, in virtù dell’asfalto liscio e della media severità del tracciato, Pirelli ha deciso di confermare le scelte effettuate lo scorso anno, optando per le mescole C3, C4 e C5.
Oltre alla consueta allocazione (8 set di gomme morbide C5, 3 set di gomme medie C4 e 2 set di gomme dure C3), così come avvenuto in Bahrain, anche ad Abu Dhabi le squadre avranno a disposizione un set di gomme 2021: nella fattispecie, la mescola sarà la C4, con cui ogni pilota dovrà effettuare nel corso della FP2 un minimo di 8 giri cronometrati.

COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8.

Il Gp di Abu Dhabi verrà trasmesso in diretta pay da Sky e in chiaro su Tv8.
Andando nello specifico, FP1 (Venerdì 11 Dicembre alle 10), FP2 (Venerdì 11 Dicembre alle 14) e FP3 (Sabato 12 Dicembre alle 11) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky .per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).
Qualifiche (Sabato 12 Dicembre dalle 14 alle 15 con prequalifiche a partire dalle 13:30) e gara (Domenica 13 Dicembre alle 14:10 con pregara a partire dalle 12:30) verranno trasmesse in diretta su SKY SPORT F1 HD, SKY SPORT UNO e in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre).

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