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F1 Turchia: Stroll in pole, disastro Ferrari© Getty Images

F1 Turchia: Stroll in pole, disastro Ferrari

Il 22enne pilota canadese della Racing Point conquista la sua prima pole position in carriera confermando così le sue doti sul bagnato davanti alla Red Bull di Max Verstappen e al compagno di squadra Sergio Perez. Ferrari eliminata in Q2 e in seria difficoltà a trovare la giusta finestra di esercizio delle gomme con Vettel 11° e Leclerc 12°.

14.11.2020 ( Aggiornata il 14.11.2020 21:08 )

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Una qualifica dall’esito inaspettato. Nel weekend che potrebbe celebrare il settimo titolo mondiale di Lewis Hamilton, brilla a sorpresa la stella di Lance Stroll, che a bordo della sua Racing Point conquista in Turchia sul circuito dell’Istanbul Park la sua prima pole position in carriera. Un risultato impensabile alla vigilia, ma che conferma una volta di più il talento del 22enne pilota canadese sul bagnato, che già in passato si era contraddistinto per aver conquistato tre anni a Monza il secondo posto in griglia con la Williams in condizioni complicate così come lo sono state quelle che abbiamo avuto modo di vedere in pista sia nella giornata odierna, sia nelle libere di ieri (quando la pista era asciutta) a causa dello scarsissimo grip presente.

Se dal 2005 al 2011 l’Istanbul Park aveva affascinato non poco piloti ed addetti ai lavori, fin dalla giornata di ieri il circuito progettato da Hermann Tilke non ha mancato di mettere in difficoltà tecnici e piloti a causa dello scarsissimo grip presente, determinato dalla decisione a dir poco incomprensibile da parte degli organizzatori di riasfaltare la pista solamente due settimane prima dello svolgimento della gara (ignorando così il suggerimento dell’italiana Dromo a cui era stata chiesta una consulenza in merito, la quale aveva suggerito di mantenere il precedente asfalto, riasfaltando solamente i punti più critici), utilizzando al contempo una tipologia di asfalto più liscia e meno abrasiva di quella originaria. Se a questo aggiungiamo poi la scelta di bagnare la pista dell’Istanbul Park poco prima della FP1 di ieri mattina in un weekend che non prevede altri eventi al di fuori della Formula 1, si può facilmente capire anche in virtù della temperatura dell’asfalto piuttosto bassa (19° ieri) le difficoltà nel mandare in temperatura le gomme nella loro corretta finestra d’esercizio, e al contempo la difficoltà da parte dei piloti nel trovare il corretto grip, scivolando quasi come fossero su una pista ghiacciata.

Una situazione, questa, che aveva visto nel corso delle due sessioni di libere disputate sull’asciutto nella giornata di ieri, e nella prima parte della terza libera corsa questa mattina brillare il talento di Max Verstappen (Red Bull) e di Charles Leclerc (Ferrari) che non a caso avevano conquistato rispettivamente il primo e il secondo posto davanti alla seconda Red Bull di Alexander Albon (terzo), a conferma non solo del fatto che la Red Bull potesse chiaramente essere favorita a Istanbul, ma che anche gli aggiornamenti portati sulla Ferrari nelle scorse settimane sembravano ben funzionare su una monoposto, la SF-1000, apparsa piuttosto performante nonostante lo scarso grip.
Proprio al fine di aumentare l’aderenza gli organizzatori nella notte tra venerdì e sabato non avevano esitato a lasciar aperte le porte del circuito, per dar modo alle macchine che transitavano nella zona di poter fare un giro di pista, al fine di gommare un po' di più il tracciato, ma anche questa scelta alla fine non ha avuto gli effetti sperati alla luce del progressivo peggiorare delle condizioni meteo che hanno visto la comparsa della pioggia nel corso della FP3, in una sessione che aveva visto ancora una volta Verstappen davanti alla Ferrari di Leclerc e alla Red Bull gemella di Albon, con Vettel buon sesto davanti alle Mercedes di Bottas (ottavo) e di Hamilton (ultimo), e con un grip profondamente peggiorato.

Con pista bagnata si è così arrivati alle Qualifiche, che hanno visto brillare sopratutto nella Q3 finale l’estro di Lance Stroll, capace di esaltarsi nelle condizioni in cui il grip sul giro secco è a dir poco minimo, e senza ombra di dubbio agevolato dalla capacità di riuscire a mandare in temperatura le gomme intermedie (montate in precedenza dal compagno di squadra Sergio Perez, qualificatosi terzo), che alla fine sono state a dir poco decisive, regalando al pilota canadese una pole meritata che indubbiamente lo ripaga di tante delusioni accusate in questi anni.

Una pole, quella ottenuta oggi da Lance Stroll, che consente al giovane pilota della Racing Point di riportare davanti a tutti un pilota canadese dopo 23 anni (l’ultima pole di un pilota canadese era stata conseguita da Jacques Villeneuve nel Gp d’Europa corso a Jerez il 25 Ottobre 1997), e al contempo di eguagliare la pole conseguita sul circuito belga di Spa-Francorschamps il 29 Agosto 2009 da Giancarlo Fisichella, quando la squadra si chiamava ancora Force India.

Una pole, quella di Stroll, che ha rischiato di esser messa sub-judice alla luce di una presunta irregolarità da parte del pilota canadese, reo di non aver rispettato le bandiere gialle, chiamate dai commissari in seguito all’uscita di pista con testacoda del suo compagno di squadra Perez in Q1. Alla fine, però, i commissari, dopo aver ascoltato Stroll, lo hanno definitivamente assolto, rilevando dalla telemetria il rallentamento in curva 7, nel punto in cui era uscito fuori pista il pilota messicano.

Al fianco di Stroll in prima fila troviamo la Red Bull di Max Verstappen, con il pilota olandese fortemente deluso per aver mancato la pole, sopratutto dopo aver ottenuto la miglior performance nelle tre sessioni di libere, e nelle prime due fasi di qualifica. A fare la differenza in Q3 è stata la mancanza di grip con gomme intermedie che ha privato Max di una pole di fatto già sua, con il giovane talento olandese della Red Bull che a questo punto può guardare con profonda fiducia alla gara di domani, potendo contare su pista asciutta, e su condizioni meteo simili a quelle delle libere di ieri che lo avevano valorizzato non poco.
In quarta posizione troviamo Alexander Albon: il pilota anglo-thailandese ha fatto tutto sommato la sua parte sia nelle libere, sia in qualifica, ma ora resta da valutare il suo comportamento in gara per mettere a tacere una volta per tutte quelle voci che vogliono Red Bull fortemente interessata a Hulkenberg per il pilota da schierare a fianco di Verstappen.

In terza fila dietro a Daniel Ricciardo (quinto a bordo della sua Renault), troviamo in sesta posizione la prima delle due Mercedes con Lewis Hamilton (con Bottas in nona posizione). L’esacampione del mondo britannico (sopra raffigurato) ha cercato con tutto il suo talento di limitare al possibile i danni in un weekend che lo ha visto seriamente in difficoltà nel corso delle varie sessioni di libere senza riuscire di fatto a trovare un buon feeling con la pista, a causa dello scarsissimo grip presente. Sull’acqua Lewis ha fatto quello che ha potuto potendo contare sul suo estro, resta però da capire come si comporterà domani in gara, avendo anche provato relativamente poco rispetto agli altri.
Buona la performance di Esteban Ocon settimo con la seconda Renault, ma a stupire è l’Alfa Romeo, che riesce a qualificare per la prima volta quest’anno entrambi i piloti nella top 10, con Raikkonen ottavo e Giovinazzi decimo.


A vantaggio di Raikkonen il fatto di aver effettuato alcuni giri sul bagnato nel finale di FP3, che sono stati importanti per capire la pista in vista delle qualifiche.

Come possiamo vedere dalla classifica, fuori dalla top 10 troviamo McLaren e Ferrari. Se nel caso del team di Woking, mandare in pista in Q2 nel primo stint Norris (11°, retrocesso poi in quindicesima posizione per non aver rispettato la doppia bandiera gialla esposta in seguito al testacoda dell’Alpha Tauri di Daniil Kvyat) e Sainz (13°, retrocesso poi in sedicesima posizione per aver ostacolato la Racing Point di Sergio Perez) con gomme intermedie è stata una scelta strategica che non ha pagato, e che ha costretto entrambi i piloti a tornare sulle full-wet senza riuscire a scaldarle per tempo e mancando così l’approdo in Q3, nel caso della Ferrari la SF-1000 (che ben si era comportata sopratutto con Leclerc nelle tre sessioni di libere conquistando il secondo posto) ha pagato la sua difficoltà a mandare correttamente in temperatura le gomme, passando da un grip quasi accettabile sull’asciutto, a un grip quasi del tutto assente sul bagnato in qualifica, in una condizione che ha visto molto più a suo agio Sebastian Vettel rispetto a Charles Leclerc, ma che ha al contempo portato all’eliminazione di entrambi i piloti al termine della Q2.

Alla luce delle penalità inflitte ai piloti McLaren sopra accennate, domani in gara Sebastian Vettel (sopra raffigurato) e Charles Leclerc partiranno in sesta fila, rispettivamente undicesimo e dodicesimo. L’augurio è che con pista asciutta la Rossa possa ritrovare quella performance vista durante le libere che possa permettere ai due alfieri della Ferrari di poter risalire in classifica confermando così quella crescita nelle prestazioni che si era intravvista anche nelle tre sessioni di libere viste all’Istanbul Park.

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