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Formula 1, presentazione Gp Turchia© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Turchia

La Formula 1 dopo nove anni torna a Istanbul per il Gp di Turchia, 14° prova del Mondiale 2020, con Hamilton che potrebbe già questo fine settimana laurearsi per la settima volta Campione del mondo.

12.11.2020 ( Aggiornata il 12.11.2020 19:22 )

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Uno dei circuiti realizzati da Hermann Tilke più amati ed apprezzati dai piloti nonché dagli appassionati. Dopo nove anni torna in Formula 1 il Gran Premio di Turchia, e lo fa nella sua sede naturale dell’Istanbul Park, che torna così ad ospitare una gara automobilistica dopo esser stato negli ultimi anni trasformato da una concessionaria di noleggio locale che aveva acquisito il circuito in una concessionaria di auto usate. Troppo forte, però, è stato il richiamo della Formula 1 in un anno piuttosto delicato per via della pandemia, e così dinanzi alla possibilità di poter tornare ad ospitare il Gp di Turchia, la pista è stata di fatto risistemata (nonché riasfaltata nel corso delle ultime settimane), e quindi oggi è pronta per tornare ad accogliere i bolidi di F1 con l’auspicio di poter ricreare quelle emozioni che i piloti vi avevano trovato dal 2005 al 2011.

Una gara, quella turca, speciale per il Team Sauber (attualmente Alfa Romeo), che all’Istanbul Park festeggerà i suoi 500 Gp in Formula 1, con Raikkonen (vincitore nel 2005, e a podio con la Ferrari nel 2007 con un secondo posto e nel 2008 con un terzo), e Giovinazzi motivati nel cercare di portare ulteriori punti alla squadra, dopo il nono e decimo posto conquistati ad Imola.

Cifra tonda anche in casa Red Bull: la scuderia di Milton Keynes, infatti, festeggerà domenica i suoi 300 Gp in Formula 1. Una ricorrenza speciale festeggiata nelle scorse ore con un’esibizione lungo le strade di Istanbul di Alexander Albon e di Pierre Gasly a bordo di due RB7 del 2011 che presentavano le livree attuali di Red Bull ed Alpha Tauri.

Una gara speciale anche in casa Ferrari, che per la prima volta dopo diverso tempo non vedrà al muretto il Team Principal Mattia Binotto, rimasto a Maranello (a prendere le redini del team all’Istanbul Park ci sarà il Ds Laurent Mekies) per seguire lo sviluppo della monoposto 2021. Un anticipo di quello che presumibilmente vedremo il prossimo anno, con i vari Team Principal che non parteciperanno a tutte le gare (23) del Mondiale 2021 per cominciare a mettere a punto la monoposto che parteciperà al Mondiale 2022, che vedrà il debutto della nuova rivoluzione regolamentare, e che la Mercedes aveva già avuto modo di testare lo scorso anno in Brasile, quando a sostituire il Team Principal Toto Wolff era stato il Dt James Allison.

Per quanto concerne Toto Wolff, il Team Principal Mercedes nelle scorse ore ha ufficializzato la sua presenza anche per la prossima stagione pur non avendo ancora firmato il nuovo contratto, sottolineando però che dovrà nominare e formare colui che nei prossimi anni prenderà il suo posto, specificando che il prossimo anno il suo sostituto lavorerà assieme a lui, così come nel 2022.

Resta ancora da capire a questo punto cosa vorrà fare Lewis Hamilton, che subito dopo la gara vinta ad Imola ha cominciato a seminare dei dubbi in merito alla sua presenza in Formula 1 il prossimo anno, nonostante il rapporto con la squadra sia molto buono. Sensazione di appagamento, o volontà di tenere il coltello dalla parte del manico nella trattativa di rinnovo contrattuale alla luce dei possibili risparmi che Mercedes sarebbe intenzionata a perseguire?
Nel frattempo, però, il campione inglese sbarca ad Istanbul con un obiettivo molto chiaro: chiudere la partita con Bottas per il titolo mondiale già domenica, al termine della gara che potrebbe veder laureato Lewis Campione del mondo per la settima volta, andando così ad eguagliare il numero di titoli vinti da Michael Schumacher.

HAMILTON E IL TITOLO: LE POSSIBILI COMBINAZIONI.

Quello in programma domenica sarà il primo matchpoint a disposizione di Lewis Hamilton per aggiudicarsi il settimo titolo iridato su quella stessa pista (l’Istanbul Park) che il 27 Agosto 2006 lo vide protagonista di una bellissima rimonta (dopo un testacoda avvenuto nel secondo giro, e dovuto alla difficoltà di mandare in temperatura le gomme dure da lui montate al via) che dal 19° posto lo vedrà concludere la gara in seconda posizione (con Michael Schumacher che non esiterà a complimentarsi con lui), cominciando così a mostrare quel talento che non solo gli consentirà quello stesso anno di aggiudicarsi il titolo in GP2, ma che dall’anno successivo lo avrebbe poi proiettato in Formula 1.
Per conquistare il titolo già domenica il campione inglese della Mercedes dovrà vincere la gara, arrivare secondo con Bottas vincitore senza il punto aggiuntivo del giro più veloce, arrivare terzo o quarto con Bottas in seconda posizione, arrivare quinto con Bottas terzo, arrivare sesto con Bottas terzo senza aver compiuto il giro più veloce, arrivare settimo con Bottas quarto, arrivare ottavo con Bottas quinto, arrivare nono con Bottas sesto, arrivare decimo con Bottas sesto senza aver compiuto il giro più veloce, arrivare fuori dalla zona punti con Bottas settimo.

WILLIAMS: ASSENTE IL TEAM PRINCIPAL SIMON ROBERTS, POSITIVO AL COVID.

Così come la Ferrari, anche la Williams sarà costretta a fare a meno del suo Team Principal per il Gp di Turchia. Se l’assenza di Mattia Binotto era stata già annunciata nel weekend di Imola, motivata dalla volontà di seguire più da vicino lo sviluppo della monoposto 2021, quella di Roberts è legata purtroppo al Coronavirus, che torna così a colpire un personaggio di spicco nel mondo della Formula 1. Già nei giorni scorsi a dire il vero la Williams aveva comunicato di aver riscontrato alcuni casi positivi dopo il tampone fatto al rientro dalla doppia trasferta di Portimao ed Imola tra i membri della squadra impegnati in pista senza però aggiungere ulteriori dati in merito all’identità dei soggetti positivi, sostituendoli con del personale normalmente impegnato a Grove. Tra questi soggetti non figurava il Team Principal Simon Roberts, che era pronto a partire per Istanbul a maggior ragione dopo la negatività al test a cui si era sottoposto lunedì mattina (9 Novembre). La comparsa, però, nei giorni successivi, di alcuni sintomi piuttosto lievi lo hanno spinto ieri mattina a fare un nuovo tampone, risultato questa volta positivo. Una volta appreso il risultato in serata, Roberts(in buone condizioni di salute) si è subito messo in quarantena, dove rimarrà per i prossimi dieci giorni. A sostituirlo in pista saranno il Team Manager Dave Redding, e il Direttore Tecnico Adam Carter.

LA FORMULA 1 IN TURCHIA: L’ALBO D’ORO.

Con quella in programma domenica saranno 8 le edizioni del Gp di Turchia valide per il Mondiale di Formula 1. Nelle sette edizioni finora svolte dal 2015 al 2011, il pilota ad avere ottenuto il maggior numero di pole position è Felipe Massa (3), seguito a quota 2 da Sebastian Vettel, e a quota 1 da Kimi Raikkonen e da Mark Webber.
Per quanto riguarda, invece, i piloti plurivittoriosi, anche in questo caso troviamo in testa Felipe Massa con ben 3 vittorie (2006, 2007 e 2008 con Ferrari); seguono con una vittoria ciascuno Kimi Raikkonen (2005 con McLaren), Jenson Button (2009 con Brown Gp), Lewis Hamilton (2010 con McLaren), e Sebastian Vettel (2011 con Red Bull).
Da segnalare, infine, che quella ottenuta nel 2006 da Felipe Massa all’Istanbul Park è stata la prima vittoria in carriera del pilota brasiliano nella massima serie motoristica.

ASSETTO DELLA MONOPOSTO E GOMME PIRELLI IN TURCHIA.

Una pista molto esigente sugli pneumatici in fatto di trazione, deportanza e carichi laterali. Così si presenta l’Istanbul Park, che torna in Formula 1 dopo ben nove anni. La pista, lunga 5538 metri da percorrere 58 volte, è stata recentemente riasfaltata, per cui nella giornata di venerdì potrebbe presentarsi piuttosto scivolosa. 14 le curve che costituiscono il tracciato (8 a sinistra e 6 a destra) oltre a 4 rettilinei, da percorrere in senso antiorario.
Apprezzata dai piloti è la curva 1 che ricorda molto la parte iniziale dell’Eau Rouge a Spa-Francorschamps. Particolarmente impegnativa è la curva 8, un curvone lungo a sinistra che prevede ben quattro diversi punti di corda.
Per quanto riguarda il carico aerodinamico, fondamentale è trovare un buon equilibrio tra i quattro rettilinei e le curve di medio-alta velocità: per questo motivo un carico alto potrebbe rappresentare un corretto compromesso.

Per quanto riguarda le gomme, Pirelli alla luce della recente riasfaltatura e delle caratteristiche della pista ha optato per le mescole C1, C2 e C3. Differente è l’allocazione delle gomme (identica a quella del Portogallo) per affrontare al meglio l’impegnativo circuito turco: Pirelli metterà infatti a disposizione di ciascun pilota 7 set di gomme morbide C3, 3 set di gomme medie C2 e 3 set di gomme dure C1.

COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8.

Il Gp di Turchia verrà trasmesso in diretta esclusiva sui canali Sky, e con una leggera differita in chiaro su TV8.
Andando nello specifico, prove libere (Venerdì 13 Novembre alle 9 e alle 13 FP1 e FP2; Sabato 14 Novembre alle 10 la FP3), qualifiche (Sabato 14 Novembre dalle 13 alle 14) e gara (Domenica 15 Novembre alle 11:10) verranno trasmesse in diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD (canale 207 della piattaforma Sky per satellite e fibra) e su SKY SPORT UNO (canale 201 della piattaforma Sky per satellite e fibra; canale 482 (SD) e 472 (HD) del digitale terrestre).
Il Gp verrà inoltre trasmesso in differita in chiaro su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) con qualifiche e gara che verranno trasmesse rispettivamente sabato a partire dalle 14 (prequalifiche a partire dalle 13:30) e domenica con inizio a partire dalle 12 (pregara a partire dalle 10:30).

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