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F1 Grand Prix of Abu Dhabi - Previews

ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES - NOVEMBER 28: Kimi Raikkonen of Finland and Alfa Romeo Racing talks in the Drivers Press Conference during previews ahead of the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on November 28, 2019 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Clive Mason/Getty Images)© Getty Images

Raikkonen e la sorpresa Ferrari

La scuderia di Maranello ha spedito tramite corriere a casa del pilota finlandese un container contenente la Ferrari SF71-H con cui Raikkonen aveva vinto il 21 Ottobre 2018 ad Austin il suo ultimo Gp al volante della Rossa.

31 maggio 2020

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Una sorpresa inattesa, e proprio per questo ancora più gradita. Nei giorni scorsi l'ex pilota della Ferrari (attualmente impegnato con l'Alfa Romeo Racing) Kimi Raikkonen ha ricevuto un regalo davvero speciale da parte della Scuderia di Maranello: la Ferrari SF71-H con cui il finlandese il 21 Ottobre 2018 aveva vinto sul circuito americano di Austin la sua ultima gara in Formula 1 (e al volante della Rossa), mettendo così fine a un digiuno lungo 113 gare che durava dal Gp d'Australia 2013, quando a tagliare per primo il traguardo dell'Albert Park di Melbourne era stato proprio il finlandese (all'epoca al volante della Lotus) precedendo coloro che nei cinque anni successivi sarebbero stati i suoi compagni di squadra in Ferrari: Fernando Alonso (nel 2014), e Sebastian Vettel (dal 2015 al 2018).

Un regalo, quello spedito dalla Ferrari a Raikkonen, che oltre ad essere un omaggio nei confronti di quello che ad oggi è l'ultimo campione del mondo ad essersi aggiudicato il titolo al volante della Rossa nel 2007, vuole anche essere un dono speciale nei confronti di un pilota che in pista ha probabilmente raccolto meno di quanto meritasse, ma che dietro le quinte non ha mai mancato di dare il suo contributo nella messa a punto della monoposto, ma anche dimostrando di essere un prezioso uomo squadra. Così come avvenne quel 21 Ottobre 2018 sulla pista di Austin, quando, nonostante in Ferrari avessero già annunciato l'approdo in rosso del giovane Leclerc al fianco di Sebastian Vettel, Kimi (in procinto di passare l'anno successivo in Alfa Romeo al posto del pilota monegasco) non esiterà a dare il suo prezioso contributo rinviando di qualche giorno la conquista da parte di Lewis Hamilton di quel titolo mondiale che nella prima parte della stagione sembrava nelle mani della scuderia di Maranello, andato progressivamente a svanire sia per alcuni errori da parte di Vettel (Germania, Italia, Giappone), sia per il pacchetto aerodinamico introdotto a Singapore, rivelatosi meno efficace del previsto.

Se in qualifica Hamilton su Mercedes conquista la sua nona pole position stagionale (1'32”237), le due Ferrari SF71-H di Sebastian Vettel e di Kimi Raikkonen (tornate al precedente pacchetto aerodinamico introdotto a Silverstone) non sono da meno, con il tedesco che ottiene il secondo tempo (1'32”298), staccando il compagno di squadra finlandese di nove millesimi (1'32”307).
In griglia, però, sarà Raikkonen a partire al fianco di Hamilton, in quanto Vettel deve scontare una penalità di tre posizioni per non aver rispettato nel corso della FP1 delle bandiere rosse: il campione tedesco della Ferrari partirà quinto. Tra i due piloti della Rossa troviamo Valtteri Bottas su Mercedes (1'32”616), e Daniel Ricciardo alle ultime gare in Red Bull (1'33”494). Max Verstappen (costretto a fermarsi in Q1 per la rottura della sospensione posteriore destra) partirà 18° per la sostituzione del cambio.

Al via Raikkonen trova un ottimo spunto per superare Hamilton, conquistando così poco prima della prima curva la testa della corsa, seguito dal campione inglese della Mercedes, da Valtteri Bottas e da Daniel Ricciardo. Vettel, dopo aver toccato Ricciardo in curva 13, come già successo in Italia con Hamilton e Giappone con Verstappen, va in testacoda, ritornando in pista in ultima posizione. Ottimo lo scatto di Verstappen che già al termine del primo giro è in ottava posizione. Nel corso dell'ottavo giro, la Red Bull di Daniel Ricciardo si spegne di botto, costringendo l'italo-australiano a parcheggiare la monoposto all'uscita del tornante della curva 11 in carreggiata, motivo per il quale la Direzione Gara è costretta per qualche giro a neutralizzare la gara con la Virtual Safety Car.

Nel corso del 12° Giro (l'ultimo prima della ripartenza della gara) la Mercedes in prossimità dei box con un team radio, invita Hamilton a fare l'opposto di quello che farà la Ferrari di Raikkonen davanti a lui. Visto che Kimi prosegue, per Lewis è il momento di fare la prima sosta, che lo farà rientrare in pista in terza posizione subito dietro la Mercedes gemella di Valtteri Bottas, il quale lo farà passare nel corso del 14° Giro, permettendogli così di guadagnare la seconda posizione, con 4.8 secondi di ritardo da Raikkonen.

Hamilton comincia così a spingere con gomma Soft nuova, con l'obiettivo di restituire al finlandese della Ferrari il sorpasso subito al via, con l'inglese che al 19° Giro si mette nei tubi di scarico della Rossa numero 7. Kimi riesce a difendersi dagli attacchi di Hamilton che avvengono nel lungo rettilineo tra curva 11 e curva 12, ma si vede con chiarezza che le sue gomme Ultrasoft stanno cominciando a cedere, cosìcchè nel corso del 22° Giro il pilota finlandese si ferma, montando gomme Soft in modo da poter arrivare fino al termine della gara.

Con le nuove gomme Raikkonen si dimostra fin da subito il più veloce in pista, e nel corso della 25° tornata supera Vettel (l'unico a non essersi ancora fermato), tornando così in seconda posizione, staccato di 17.3 secondi da Hamilton. Il pilota inglese della Mercedes sembra tenere piuttosto bene il ritmo, ma intorno al 30°-31° Giro sulle sue gomme cominciano ad intravvedersi i primi segni di blistering (in particolare sulla posteriore destra), con i tempi che man mano cominciano ad alzarsi. Se il vantaggio nei confronti di Raikkonen nel corso del 33° Giro (dei 56 previsti) è di 14.7 secondi, è sopratutto nel secondo settore che Hamilton appare in evidente difficoltà, a maggior ragione una volta che il blistering comincia a diventare sempre più marcato, e il vantaggio a scendere (8.9 secondi nel corso del 37° Giro). Da qui la decisione della Mercedes di richiamare Hamilton per una seconda sosta, in cui viene montato un secondo set di gomme Soft nuove. Raikkonen può così tornare in testa nel corso del 39° Giro con 2.4 secondi di vantaggio su Verstappen, con Bottas terzo, Hamilton quarto e Vettel quinto.
Nel giro successivo Hamilton sorpassa Bottas guadagnando la terza posizione e, con il giro più veloce (1'37”392) si riporta a 8.4 secondi da Raikkonen. In mezzo ai due l'arrembante Verstappen su Red Bull.

L'ultima fase di gara vedrà Verstappen ed Hamilton avvicinarsi alla Ferrari di Kimi Raikkonen, con i tre piloti racchiusi in poco meno di due secondi, con l'inglese che nel corso del 54° dei 56 giri previsti proverà prima a farsi vedere negli specchietti del pilota olandese della Red Bull, e, poi, approfittando di un lungo di Verstappen alla staccata di curva 12 ad attaccarlo. I due percorreranno tre curve uno a fianco all'altro, ma alla fine a causa di un lungo questa volta ad opera di Hamilton, sarà il giovane olandese della Red Bull a mantenere la seconda posizione. Kimi Raikkonen può così andare a vincere il Gp degli Usa cogliendo la sua 21° vittoria in Formula 1 con 1”281 di vantaggio sulla Red Bull di Verstappen, e con 2”342 sulla Mercedes di Lewis Hamilton.

Quella di Austin sarà peraltro l'ultima, grande gioia di Kimi Raikkonen al volante della Ferrari prima dell'addio e del conseguente passaggio in Alfa Romeo. Nelle rimanenti gare successive, infatti, il finlandese conquisterà due terzi posti in Messico e in Brasile, prima di doversi ritirare nell'ultima gara della stagione al volante della Ferrari ad Abu Dhabi per un problema elettrico.
Restano però nel cuore degli appassionati le grandi emozioni che nel 2007 all'inizio del suo primo ciclo in Ferrari ci ha saputo regalare questo pilota finlandese, abbastanza riservato e di poche parole (al punto da meritarsi il soprannome di Iceman), ma dotato di una grande passione per il mondo delle corse, che continua ancora oggi a mostrare ogni volta che scende in pista.

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