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F1 Amarcord: Senna e la vittoria di Donington© LAT Images

F1 Amarcord: Senna e la vittoria di Donington

L'11 Aprile 1993 sul bagnato Ayrton Senna domina il Gp d'Europa sul circuito inglese di Donington rifilando oltre un minuto alla Williams-Renault di Damon Hill e un giro di distacco al rivale Alain Prost.

11.04.2020 ( Aggiornata il 11.04.2020 20:33 )

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Battere il proprio rivale con un mezzo sulla carta meno competitivo. In una stagione caratterizzata dal dominio della Williams-Renault guidata da Alain Prost non possiamo non citare la vittoria conseguita l'11 Aprile 1993 da Ayrton Senna in occasione del Gp d'Europa corso sulla pista di Donington. Una gara speciale non solo perchè quella sarebbe stata l'unica volta nella storia del Circus in cui si sarebbe corso sul circuito posto in prossimità della foresta di Sherwood ben noto agli appassionati del Motomondiale per aver ospitato fino al 2009 il Gp di Gran Bretagna, ma anche perchè in quel frangente Senna regalerà a tutti gli appassionati di Formula 1 una delle sue gare più belle, conquistata a bordo di una McLaren orfana dei motori Honda, sostituiti con i meno competitivi propulsori Ford.

Un inizio di campionato, quello 1993, che vede a sorpresa Senna in testa con 16 punti (grazie al secondo posto ottenuto nella gara di esordio in Sudafrica sul circuito di Kyalami, e con la vittoria ottenuta in Brasile sul circuito casalingo di Interlagos), e con Prost secondo con 10 punti. Il brasiliano però non è soddisfatto: nonostante la leadership è piuttosto evidente che la McLaren abbia un serio handicap sul versante motoristico in seguito all'addio della Honda. Un addio, quello del motorista nipponico, che aveva spinto Senna a ipotizzare a sua volta un addio alla F1 a favore di una nuova avventura in terra americana nel Campionato Cart (l'attuale IndyCar), dopo un buonissimo test svolto sul finire del 1992 con il Team Penske. Ipotesi alla fine abbandonata dal brasiliano, che aveva deciso di restare in McLaren con un contratto a gettone, che prevedeva il pagamento di un milione di dollari per ogni gara disputata, con Senna che poteva liberamente scegliere se scendere o meno in pista.

Un weekend, quello di Donington (terza prova del Mondiale 1993), che inizia giovedì con una giornata supplettiva di prove (volta a prendere confidenza con il circuito) che vede le Williams di Prost e Hill davanti a tutti, con Senna in quarta posizione. Nella prima qualifica del venerdì, corsa sotto la pioggia, è Senna ad emergere (1'23”976), con 38 millesimi sulla Williams di Damon Hill, a sua volta seguito da Prost. Con il ritorno del sole nella seconda qualifica del sabato è la Williams-Renault che impressiona, con Prost che conquista la terza pole position consecutiva (1'10”458) seguito dal compagno di squadra Hill (1'10”762) e da un giovanissimo Michael Schumacher (1'12”008) su Benetton-Ford, con Senna quarto (1'12”107) staccato 1”649 dal rivale francese. In terza fila quinta posizione per la Sauber-Illmor dell'ottimo Karl Wendlinger (1'22”738) che precede di un millesimo la seconda McLaren-Ford di Michael Andretti (1'12”739). Tra la Sauber-Illmor del finlandese Järvilehto settima e la Benetton-Ford di Riccardo Patrese decimo troviamo le due Ferrari con Gerhard Berger (1'12”862) ottavo, e Jean Alesi (1'12”980) nono.
Un quadro, questo, che vede la Williams chiaramente favorita, con la McLaren guidata da Senna che potrebbe avere qualche speranza in più solo in caso di pioggia. In pochi, pertanto, sembrano scommettere sulla vittoria del brasiliano, ma in Formula 1, come ben sappiamo, le sorprese possono essere sempre all'ordine del giorno.

L'11 Aprile 1993 (giorno di Pasqua) Donington si sveglia sotto la pioggia con temperature piuttosto invernali nell'ordine dei 6°. Condizioni che sulla carta dovrebbero agevolare il pilota brasiliano della McLaren, ma in pratica fino a un certo punto: al via, infatti, se Prost e Hill partono regolarmente, Senna fa pattinare un po' troppo le gomme posteriori, e parte leggermente più lento, con Schumacher che chiude il brasiliano spingendolo con le ruote di sinistra sull'erba, favorendo a sua volta il doppio sorpasso di Wendlinger, che sale così in terza posizione. Senna però non ci sta, e così regala a tutti gli appassionati uno dei giri più belli della storia della Formula 1, andando addirittura a conquistare la testa della gara: come possiamo vedere dalle immagini trasmesse dalla FOM con il commento di Murray Walker e di James Hunt, il brasiliano già sul finire della prima curva supera Schumacher, mentre è Wendlinger a dover capitolare dinanzi al campione brasiliano alla staccata dell'Old Hairpin, con Hill che verrà superato alla McLean's e Prost all'interno del tornantino situato prima dei box (Melbourne Hairpin).

© LAT Images

Al termine del primo giro saranno 4.2 i secondi di vantaggio su Prost, seguito da Hill e da un giovanissimo Rubens Barrichello su Jordan-Hart, salito in quarta posizione approfittando di un'esitazione di Michael Schumacher.

Fin dalle prime tornate Senna imporrà un ritmo insostenibile per gli avversari nel corso di una gara caratterizzata da condizioni meteo mutevoli, con temporali di pochi minuti associati a delle brevi schiarite: saranno ben 69 i cambi gomme totali che le squadre dovranno effettuare.
Se infatti i primi giri vengono effettuati con gomme da bagnato (con il solo Brundle su Ligier-Renault costretto a ritirarsi al settimo giro per esser andato in testacoda con gomme slick montate troppo presto sulla sua monoposto), tra il 16° e il 19° giro comincia il valzer dei pit-stop, con il passaggio alle gomme d'asciutto, che vedrà nel corso del 20° Giro ancora Senna in testa, seguito da Prost, Hill, Alesì, Barrichello e Schumacher.
Due giri dopo, però, torna nuovamente a piovere, con Prost che rientra subito ai box per mettere le gomme da bagnato tornando in pista 5°dietro a Schumacher, il quale poco dopo uscirà di scena andandosi a insabbiare in curva 1. Gara finita per lui. Nel corso del 25° giro è Hill a fermarsi ai box per montare gomme da bagnato, cosa che faranno nel corso del 27° Giro anche Senna e Barrichello, il quale nel corso del 32° Giro andrà a superare Hill all'altezza del Melbourne Hairpin.

Nel frattempo smette nuovamente di piovere in pista, e così nel corso del 34 ° Giro Prost torna per la terza volta ai box per montare le gomme d'asciutto, con Senna che lo imiterà nella tornata successiva. Il pit stop del brasiliano durerà ben 20 secondi in più del previsto a causa di un problema alla posteriore destra, con Prost che conquista così la testa della corsa con oltre sette secondi di vantaggio sulla McLaren numero 8. Tra il 38° e il 39° Giro però torna nuovamente a piovere, e così mentre Prost e Barrichello ritornano ai box (seguiti da Hill nel corso della 42° tornata) per montare le gomme da bagnato, Senna resta in pista. Sarà la scelta vincente: la pioggia non è particolarmente intensa, per cui anche le gomme Slick consentono una buona aderenza. Ne consegue che, una volta smesso di piovere, Prost sarà costretto per l'ennesima volta (la quinta) a tornare ai box nel corso del 49° Giro per montare gomme d'asciutto, ma la sua sosta dura addirittura 40 secondi. Non solo: due giri dopo Senna doppia il rivale francese (alle prese con un calo di pressione ad uno dei pneumatici della sua Williams, che lo obbligherà nel corso del 54° Giro ad effettuare la sesta sosta).

Anche Senna avrà però i suoi contrattempi: se nel corso del 56° Giro il doppiaggio di Barrichello (costretto al ritiro a pochi giri dal termine per mancanza di benzina) si rivelerà più ostico del previsto, nel corso del 57° Giro tornando ai box per fare la sosta, si accorge che i meccanici McLaren non sono ancora pronti, per cui torna in pista e così realizza il giro più veloce.

© LAT Images

L'ultima parte di gara vedrà tornare la pioggia in maniera più copiosa, con Senna che passerà alle gomme da bagnato nel corso del 66° Giro (seguito tra il 69° e il 70° Giro dal duo Williams Hill e Prost) è andrà a vincere la gara con 1'23”199 sulla Williams-Renault di Damon Hill, con Prost doppiato di un giro, davanti alla Lotus-Ford di Johnny Herbert, la Benetton-Ford di Riccardo Patrese e la Minardi-Ford di Fabrizio Barbazza.

Se la Classifica Mondiale vede Senna salire a 26 punti, seguito da Prost (14) e da Hill (12), il brasiliano è perfettamente consapevole del fatto che la McLaren attuale nulla può contro la forza della Williams motorizzata Renault, che non a caso vedrà nel corso della stagione Prost conquistare il quarto titolo mondiale, prima di ritirarsi a fine anno. Senna vincerà ancora a Monaco e nelle ultime due gare stagionali in Giappone ed Australia, ma, ripesando a quell'annata, resta l'emozione di quella vittoria ottenuta sul bagnato a Donington, realizzando una vera e propria magia. La magia tipica dei grandi campioni.

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