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La Formula 1 e il rinvio del nuovo Regolamento tecnico© LAPRESSE

La Formula 1 e il rinvio del nuovo Regolamento tecnico

Alla luce dell'emergenza sanitaria legata al Coronavirus i team di Formula 1 hanno deciso di rinviare al 2022 l'introduzione del nuovo Regolamento tecnico. Per il 2021 si va verso un congelamento dei telai 2020, con la possibilità di sviluppare solo l'aerodinamica.

20.03.2020 ( Aggiornata il 20.03.2020 19:00 )

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Una decisione di assoluto buonsenso. Alla luce della delicata situazione sanitaria legata alla rapida diffusione a livello globale del Coronavirus che ha portato all'annullamento della gara inaugurale in Australia per via del caso positivo di un meccanico McLaren (il quale ora non presenta più sintomi) e al rinvio a data da destinarsi delle gare previste in Bahrain, Vietnam, Cina, Olanda e Spagna oltre che alla cancellazione del Gp di Monaco (rinviato al 2021), il mondo della Formula 1 ha deciso all'unanimità di posticipare al 2022 l'introduzione del nuovo Regolamento tecnico inizialmente previsto per il prossimo anno. 

Una decisione, questa, a cui si è arrivati per gradi: se nella giornata di mercoledì' ben nove squadre su dieci erano favorevoli a questa proposta (con la Ferrari che aveva preso tempo per riflettere), solo nella giornata di ieri è stata raggiunta l'unanimità necessaria alla sua ratifica nel corso della Conference Call a cui hanno preso parte i Team Principal delle squadre iscritte al Mondiale.

Una scelta, quella di posticipare l'introduzione del nuovo Regolamento Tecnico (per i dettagli vi rimandiamo al Focus realizzato lo scorso Novembre), volta anche a tutelare le squadre di medio-bassa classifica: alla luce della cancellazione per ora di Australia e Monaco è inevitabile che il gettito che normalmente percepiscono i team dalla FOM sarà minore. Se a questo aggiungiamo la necessità da una parte di sviluppare la monoposto 2020 all'interno di una stagione che giocoforza presenterà un calendario piuttosto compresso (non a caso si parla di weekend di gara di due giorni al fine di recuperare più gare possibili, con la consueta pausa estiva anticipata tra marzo e aprile con le fabbriche dei vari team che resteranno chiuse per ben tre settimane), dall'altra di progettare una monoposto 2021 che come ben sappiamo sarà totalmente diversa dalla tipologia attuale, è evidente che alla fine a pagare un conto economico piuttosto pesante sarebbero state proprio le scuderie di medio-bassa classifica, con il serio rischio di una possibile bancarotta.

Da qui la decisione di rinviare l'introduzione del nuovo Regolamento Tecnico al 2022, in modo tale da consentire alle squadre una volta che la stagione potrà prendere il via (si parla al momento del 7 Giugno a Baku con il Gp d'Azerbaijan) di concentrarsi solo e unicamente sull'attività in pista, con lo sviluppo della corrente monoposto, per poi il prossimo anno cominciare a pensare alla nuova tipologia di macchine, in un regime che vedrà comunque l'introduzione del salary cap.

In tale direzione va anche la decisione di fermare a fine stagione l'evoluzione del telaio (in modo da usare per il prossimo anno il telaio 2020), come anche di ulteriori componenti che verranno definiti a tempo debito. Da quanto trapela, però, per il prossimo anno verrebbe consentito solamente lo sviluppo dell'aerodinamica al fine di contenere i costi, e al contempo permettere alle squadre di tirare un po' il fiato alla luce del calendario (che si presenterà piuttosto impegnativo nella seconda parte del 2020) in una fase dell'anno normalmente destinata alla costruzione e al montaggio della nuova monoposto.

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