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Racing Point e un futuro chiamato Aston Martin© Getty Images

Racing Point e un futuro chiamato Aston Martin

A partire dal 2021 Aston Martin sostituirà in Formula 1 la Racing Point (scuderia di proprietà di Lawrence Stroll) in seguito all'acquisizione di un pacchetto di quote del celebre marchio automobilistico inglese da parte del miliardario canadese.

31.01.2020 ( Aggiornata il 31.01.2020 20:48 )

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Un ritorno assai gradito in Formula 1. A distanza di 61 anni dall'ultima apparizione, le strade della massima serie motoristica e di Aston Martin torneranno agonisticamente parlando ad incrociarsi. Non tanto come partner tecnologico e motoristico di Red Bull, come era stato ipotizzato nel 2016, quando prese il via la partnership con la scuderia di Milton Keynes che avrebbe poi portato alla realizzazione della hypercar Valkyrie, o nel 2018 quando il celebre marchio automobilistico inglese diventò il title sponsor della scuderia austriaca, quanto con una propria squadra prendendo il posto della Racing Point. Merito del comune Presidente, il multimiliardario canadese Lawrence Stroll, che, dopo aver salvato nel 2018 assieme a una cordata di imprenditori canadesi la Force India rinominandola poi Racing Point, ha deciso di attuare la stessa operazione nei confronti dell'Aston Martin, alle prese con un difficile momento economico.
Già da settimane cominciavano a girare delle indiscrezioni in merito al forte interesse di Lawrence Stroll per lo storico marchio automobilistico, che solo nelle ultime ore di fatto sono state ufficializzate.

Secondo quanto si apprende, in questa primissima fase Stroll assieme a un consorzio di imprenditori acquisirà il 16.7% delle quote pagando una cifra quantificabile in 182 milioni di sterline (237 milioni di dollari), dopodichè lo stesso consorzio guidato dal miliardario canadese in un secondo momento metterà sulla bilancia altri 318 milioni di sterline, in modo da portare la propria presenza in Aston Martin al 20%. In virtù di queste operazioni Lawrence Stroll entrerà a far parte del Consiglio di amministrazione come Presidente esecutivo al posto del dimissionario Penny Hughes, con Aston Martin che a questo punto tramite il cambio di denominazione della Racing Point potrà tornare a correre dal 2021 in Formula 1 dopo il biennio 1959-1960, che aveva visto il celebre marchio automobilistico inglese fornire le proprie macchine (l'Aston Martin DBR 4 e DBR5) alla David Brown Corporation ottenendo come miglior risultato due sesti posti con Roy Salvadori a bordo della DBR4 in Gran Bretagna e in Portogallo nel 1959.

Una decisione, la trasformazione della Racing Point in Aston Martin Racing nel 2021, che mette al contempo fine a tutte quelle illazioni provenienti dall'Inghilterra che volevano Lawrence Stroll acquistare il team campione del mondo Mercedes dal gruppo Daimler diventandone Presidente (con Toto Wolff riconfermato Team Principal), con la squadra che sarebbe scesa in pista con il nome di Aston Martin. Scenario, questo, non solamente smentito dai vertici Mercedes (con il Presidente, Ola Kallenius, che ha seccamente smentito ogni ipotesi di uscire dalla F1), ma anche dal comunicato diffuso in queste ore. Una cosa, comunque è certa: il rapporto tra Racing Point (allo stato attuale, Aston Martin Racing dal prossimo anno) e Mercedes è destinato a diventare molto più stretto rispetto a quello intercorso durante la scorsa stagione, visto e considerato che già in queste settimane la nuova Racing Point che verrà svelata il prossimo 17 Febbraio, è stata sviluppata nella galleria del vento Mercedes a Brackley.

Quello che sicuramente cambierà in parte è il rapporto con Red Bull, di cui Aston Martin è stato, come abbiamo detto all'inizio in questi anni, title sponsor. Con un comunicato diffuso in seguito all'annuncio del ritorno di Aston Martin in Formula 1 dal 2021 al posto di Racing Point, la scuderia di Milton Keynes ha ufficializzato la conclusione del binomio nella massima serie motoristica (che ha portato per ora 12 vittorie, 50 podi e 6 pole position) al termine della stagione 2020.

Per quanto riguarda invece il progetto dell'hypercar Valkyrie che Red Bull ed Aston Martin hanno sviluppato congiuntamente potendo contare sul prezioso supporto di Adrian Newey, la collaborazione proseguirà regolarmente, con Red Bull Advanced Technologies che continuerà a supportare regolarmente Aston Martin per la consegna del primo lotto di 150 hypercar Valkyrie in programma verso la fine dell'anno.

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