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F1 Brasile: Verstappen in pole a Interlagos© LAPRESSE

F1 Brasile: Verstappen in pole a Interlagos

Il giovane pilota olandese della Red Bull conquista la sua seconda pole in carriera davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel e alla Mercedes di Lewis Hamilton. Solo quarto Charles Leclerc, che domani partirà 14° per la sostituzione del motore a combustione interna (ICE).

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L'unico ad essersi migliorato nel secondo e ultimo tentativo a disposizione. Non deve stupire la pole position ottenuta da Max Verstappen in Brasile: fin dalle libere di ieri (e in particolare nella FP3 odierna che lo aveva visto chiudere a soli 26 millesimi da Hamilton in seconda posizione) si era capito che il pilota olandese avrebbe potuto essere uno dei protagonisti, grazie a una Red Bull apparsa competitiva nel secondo settore, quello più lungo, ma sopratutto quello più guidato, in cui la sua RB15 poteva fare decisamente la differenza grazie alla capacità di generare il giusto carico aerodinamico atto a sfruttare al meglio le gomme Pirelli.

Una situazione, questa, venutasi a creare perfettamente in qualifica, dove, al progressivo calare della temperatura dell'asfalto è venuta ancor più fuori la monoposto del team austriaco che, complice un ottimo set-up, ha consentito non solo a Verstappen nel primo tentativo in Q3 di superare la Ferrari di Sebastian Vettel di soli 8 millesimi nonostante un errore commesso dall'olandese nel tratto centrale, ma addirittura come dicevamo all'inizio di essere l'unico pilota a migliorarsi nell'ultimo tentativo a disposizione blindando così la sua pole position (1'07”508), e portando a 123 i millesimi di vantaggio sulla Rossa del campione tedesco.

Non c'è dubbio che a questo punto la Red Bull possa seriamente candidarsi alla vittoria in terra brasiliana, anche tenendo conto di quanto avvenuto lo scorso anno, con Verstappen a lungo in testa e poi costretto a cedere la vittoria ad Hamilton arrivando secondo a causa del contatto con la Racing Point di Esteban Ocon, che stava cercando di sdoppiarsi dal pilota della Red Bull superandolo.

Per un Verstappen che festeggia la sua seconda pole in carriera (con il compagno di squadra Albon in sesta posizione che partirà quinto per la penalità in griglia occorsa come vedremo a Leclerc), c'è una Ferrari che conquista la seconda posizione con Sebastian Vettel (autore di un piccolo errore in curva 1 nel corso del primo tentativo in Q3) da cui forse era lecito aspettarsi qualcosa in più, al pari di Charles Leclerc (quarto al termine delle qualifiche, partirà 14° per la sostituzione del motore a combustione interna, l'ICE).

Proprio la prestazione di Leclerc ci consente di fare un'osservazione sul comportamento delle gomme in pista. Se andiamo a osservare i tempi fatti registrare, il pilota monegasco ha fornito una prestazione più convincente con gomme medie in Q2 rispetto alle gomme più morbide, le Soft. Vero, Leclerc ha commesso un errore nel corso del primo tentativo in Q3 che non gli ha consentito di avere un'ottima performance (cosa da lui stesso ammessa nel postqualifica), ma la sensazione avuta nel corso sia della Q2 che della Q3 è che alla fine la gomma migliore oggi fosse a sorpresa proprio la media. Scartata dai principali protagonisti in qualifica (ad eccezione di Leclerc, chiamato domani a un'importante rimonta su un circuito dove, per fortuna, sorpassare è possibile) per poterla sfruttare poi nel corso della gara.

Al termine di questa giornata di qualifiche per Leclerc c'è comunque una piccola soddisfazione da raccogliere: alla luce della pole odierna di Verstappen, il pilota monegasco della Ferrari diventa matematicamente il pilota ad aver conseguito il maggior numero di pole position nell'arco della stagione. Una soddisfazione non da poco se consideriamo che Charles è al suo primo anno con la scuderia di Maranello (che festeggia peraltro oggi i suoi 90 anni di vita).

A sandwich tra le due Ferrari oggi (al fianco del suo compagno di squadra Bottas domani), troviamo la prima delle due Mercedes con il sei volte campione del mondo Lewis Hamilton che ha cercato come sempre di tirare fuori il massimo dalla sua W10, ma la sensazione che abbiamo avuto oggi è stata quella di una monoposto che surriscaldava forse un po' troppo le gomme anteriori (in particolare le Soft), costringendo i meccanici a toglierle anticipatamente dalle termocoperte. L'eccessivo surriscaldamento delle gomme anteriori ha poi portato in pista a vedere una monoposto che sul giro secco in Q1 e in Q3 è apparsa in difficoltà dopo aver ben figurato in Q2, con Hamilton che solo grazie al suo talento è riuscito a limitare i danni. Cosa che non è riuscito a fare il suo compagno di squadra Valtteri Bottas, che non a caso accusa ben 366 millesimi dal poleman Verstappen.

Scorrendo la classifica, da sottolineare l'ottimo settimo posto di Pierre Gasly, (che domani partirà sesto in griglia con la sua Toro Rosso al fianco della Red Bull di Alexander Albon) al termine di una qualifica che ha visto il giovane pilota francese effettuare delle buone prestazioni in pista. Deludente invece la prova del compagno di squadra, Daniil Kvyat, eliminato in Q1 con il 16° tempo senza riuscire ad ottenere una prestazione che lo potesse eliminare dalla zona a rischio.

Tra le sorprese di giornata, non possiamo non citare la Haas, la quale qualifica entrambe le monoposto in top 10 (cosa che non avveniva dal Gp di Spagna) con Romain Grosjean 8° e Kevin Magnussen 10° (domani in griglia rispettivamente 7° e 9°). Non si capisce quali modifiche siano state apportate alla monoposto del team americano (con Grosjean che, intervistato da Sky al termine delle qualifiche, ha manifestato una certa sorpresa per il buon risultato conseguito), ma quello che è certo è che oggi entrambe le VF-19 si sono molto ben comportate in pista. Da capire a questo punto se l'aumento delle temperature previsto per domani potrà aiutare o meno il team americano in gara.

Qualifiche in chiaroscuro in casa Alfa Romeo: se Kimi Raikkonen grazie alla sua esperienza è riuscito a qualificarsi in nona posizione (partendo così domani 8° in griglia per la penalità di Leclerc) sul circuito che nel 2007 lo vide laurearsi campione del mondo con la Ferrari, Antonio Giovinazzi non è riuscito a passare la Q2 qualificandosi in 13° posizione (domani partirà 12° in griglia) a causa di un testacoda che alla fine non gli ha consentito di migliorare il tempo fatto registrare in precedenza.

Chi rappresenta, infine, la delusione di giornata, a sorpresa è la McLaren, che non riesce a qualificare alcuna monoposto in Q3 dopo essersi ben comportata nel corso del weekend. Se Carlos Sainz Jr è stato costretto ad alzare bandiera bianca di fatto fin dall'inizio non riuscendo a far segnare alcun rilievo cronometrico per un problema alla power unit Renault, Lando Norris è stato eliminato in Q2 per soli 10 millesimi. L'augurio è che entrambi i piloti in gara possano essere protagonisti di una rimonta che possa consentire loro di poter lottare per la zona a punti. Il risultato migliore a cui la McLaren può aspirare al momento, in attesa di tornare a essere motorizzata nel 2021 dalla Mercedes.

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