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Robert Shwartzman e un sogno chiamato Ferrari© LAPRESSE

Robert Shwartzman e un sogno chiamato Ferrari

Il ventenne pilota russo fresco vincitore del Campionato FIA di Formula 3 sogna di poter un giorno guidare la Ferrari, al pari dei suoi attuali idoli Sebastian Vettel e Charles Leclerc.

04.10.2019 ( Aggiornata il 04.10.2019 22:00 )

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Guidare un giorno la Ferrari in Formula 1. Un sogno, questo, tipico, di molti giovani aspiranti piloti, come anche di chi pilota lo è già, ma che nel caso di Robert Shwartzman assume un significato davvero speciale. Per lui, che da piccolissimo guardava in televisione le gare che vedevano in pista Michael Schumacher al volante della Ferrari, essere arrivato alla Ferrari Driver Academy è già un primo importantissimo passo verso la realizzazione del suo sogno, a maggior ragione dopo lo scorso weekend di Sochi che ha visto il ventenne pilota di San Pietroburgo conquistare in casa il Campionato FIA di Formula 3, grazie al secondo posto ottenuto in Gara 1, subito dietro al compagno di squadra in Prema, il neozelandese Marcus Armstrong. Una gara che Robert avrebbe voluto anche vincere, ma alla fine ha prevalso la prudenza, e sopratutto la possibilità di poter conquistare punti preziosi per il suo team.

Una carriera motoristica, quella del giovane pilota russo, iniziata all'età di cinque anni con il debutto sui kart, che lo vedrà conquistare numerosi titoli in tutta Europa, e in particolar modo in Italia. A quasi quindici anni nel 2014 avviene il passaggio alle monoposto, con Robert che debutta al volante del Team Cram Motorsport nel Campionato Italiano di F4 nelle ultime due gare stagionali a Monza e a Imola, ottenendo come miglior risultato un quinto posto in Gara 2 a Monza.
Nel 2015 Robert passa al Team Mücke Motorsport, con cui disputa sia il Campionato tedesco di Formula 4 sia quello italiano: se in Germania conquista 8 podi (7 terzi posti e il secondo posto in Gara 1 al Lausitzring) chiudendo in campionato in quarta posizione con 167 punti in una stagione che vede in pista anche Lando Norris con il suo stesso team e Mick Schumacher al volante della Von Amersfoort Racing, in Italia ecco arrivare le prime tre vittorie in carriera (Gara 2 e Gara 3 ad Adria, Gara 2 a Misano), con il pilota russo che chiuderà terzo in classifica generale con 212 punti.

Nel 2016 e nel 2017 Shwartzman partecipa alla Formula Renault correndo il primo anno con il team Josef Kaufmann Racing, e l'anno successivo con il R-ace Gp team: se il 2016 è un anno di apprendistato per il giovane pilota russo, il 2017 lo vedrà conquistare la terza posizione finale con 285 punti con 6 pole, 6 vittorie (Gara 1 a Monza, Gara 2 a Silverstone, Gara 1 al Pau Circuit, Gara 1 al Nurburgring, Gara 1 e Gara 2 sul circuito del Montmelò a Barcellona), e finendo costantemente a podio ad eccezione delle gare corse in Austria sul Red Bull Ring di Spielberg e in Francia sul circuito del Paul Ricard. Grazie a questi risultati a Shwartzman viene data la possibilità di poter fare un test con la Prema in vista di un possibile debutto l'anno successivo nel campionato europeo di Formula 3. L'esito positivo dei test spinge la Ferrari a inserirlo all'interno della sua Driver Academy, di cui fa parte anche il suo futuro compagno di squadra, il neozelandese Marcus Armstrong.

Il 2018 vede così Shwartzman lottare da una parte per le Toyota Series (che riuscirà a vincere) e dall'altra partecipare con Prema nelle vesti di Pilota della Ferrari Driver Academy al Campionato Europeo di Formula 3 in un'annata che se da una parte sarà caratterizzata sopratutto nella seconda parte dal duello tra Mick Schumacher e Dan Ticktum con il primo a conquistare il titolo, dall'altra vedrà il giovane pilota russoconquistare ben due vittorie sul finale di campionato (Gara 3 al Red Bull Ring e Gara 3 in Germania sul circuito di Hockenheim), nonché il terzo posto finale con 294 punti, quattordici in meno di Ticktum, ma ben 34 in più del compagno di squadra Armstrong, che Shwartzman ritroverà anche quest'anno in Prema nel nuovo Campionato Fia di Formula 3.

Il resto è storia pressochè recente: con Armstrong e l'indiano Deruvala, Shwartzman è la punta di diamante di una squadra fortissima che consente alla Prema di conquistare i primi tre posti della classifica generale con il ventenne russo che otterrà 2 pole position (nella gara inaugurale in Spagna sul circuito del Montmelò, e nella gara di casa a Sochi) tre vittorie (Gara1 del Gp di Spagna, Gara 2 del Gp di Francia al Paul Ricard, Gara 1 a Monza), e ben 10 podi (assieme alle tre vittorie già citate, il pilota russo è salito sul podio anche in Gara 1 al Paul Ricard grazie al secondo posto, in Gara 2 in Austria con il terzo posto, in Gara 2 a Silverstone con il secondo posto, in entrambe le gare corse in Belgio ottenendo rispettivamente il secondo posto in Gara 1 e il terzo in Gara 2, e infine il doppio podio ottenuto nella gara di casa a Sochi dove ha ottenuto il secondo posto in Gara 1 e il terzo in Gara 2).

Un risultato emozionante, per il giovane Shwartzman, poter festeggiare il titolo nella gara di casa, ma non è finita qui. Il sogno del pilota russo è quello di poter salire un giorno, come detto all'inizio sulla Ferrari, forte della sua appartenenza alla Driver Academy del Cavallino. Su quella stessa Rossa che anni fa guidava Michael Schumacher, e che oggi è guidata da due piloti del calibro di Sebastian Vettel e di Charles Leclerc, che proprio nel 2016 conquistò il campionato di Gp3 (l'attuale Campionato FIA di Formula 3), e che l'anno successivo grazie alla vittoria del campionato di Gp2 e come pilota della Ferrari Driver Academy venne scelto dall'allora Sauber (che da lì a poche settimane avrebbe cambiato denominazione in Alfa Romeo Sauber, prima di diventare quest'anno Alfa Romeo Racing) come pilota ufficiale al fianco del riconfermato Marcus Ericsson per la stagione 2018.

Immaginiamo la forte emozione avuta da Shwartzman nell'incontrare il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel e nel consegnare il ruotino della Pirelli destinato al poleman del Gp di Russia proprio a Leclerc (come possiamo vedere nell'immagine di apertura), un pilota come lui dotato di un grande talento alla guida, con l'auspicio di poterne con il tempo emulare la crescita, e magari arrivare prima o poi alla guida di una monoposto di Formula 1. Possibilmente Ferrari.

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