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F1 Francia: Hamilton mattatore al Paul Ricard© Getty Images

F1 Francia: Hamilton mattatore al Paul Ricard

Lewis Hamilton su Mercedes domina il Gp di Francia davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas e al ferrarista Charles Leclerc. Solo quinto Sebastian Vettel, autore del giro più veloce.

24.06.2019 ( Aggiornata il 24.06.2019 15:41 )

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Una vera e propria prova di forza non solo nei confronti del compagno di squadra, Valtteri Bottas, ma anche nei confronti degli avversari, Ferrari in primis. Il Gp di Francia, corso oggi pomeriggio sul circuito de Le Castellet intitolato a Paul Ricard verrà ricordato infatti per l'assoluta facilità con cui Lewis Hamilton ha saputo dominare la gara, girando su dei tempi difficili da raggiungere per tutti, in primis per il suo compagno di squadra. Alla fine saranno 18 i secondi che separano Hamilton da Bottas sulla linea del traguardo. Troppi se si vuole competere con il cinque volte campione del mondo inglese per la conquista del titolo mondiale. Se nelle prime gare di campionato Valtteri Bottas sembrava quasi un pilota ritrovato rispetto alla scorsa stagione, le ultime gare che hanno visto ben 4 vittorie consecutive da parte di Hamilton (Spagna, Monaco, Canada e Francia) sembrano quasi averci riportato al film già visto lo scorso anno, con la sola differenza che allora c'era una Ferrari capace di contrastare il campione inglese di Stevenage, al momento no.
Un Hamilton, quello visto oggi, che sin dal via ha mantenuto la testa della gara senza mai seriamente perderla fino all'esposizione della bandiera a scacchi, e che per lunghi tratti ha dato l'impressione con la sua Mercedes (che conquista oggi la 50° doppietta in F1) di poter far tutto con la massima semplicità , senza mai seriamente tirare al massimo. Una riprova ne è il giro più veloce, ottenuto con gomme dure ormai deteriorate sul finale di gara grazie all'ottimo carico aerodinamico prodotto dalla W10 (capace di fare la differenza nei momenti più delicati), e perso per soli 24 millesimi a beneficio di Vettel, che sul finale di gara aveva montato gomme soft nuove proprio con l'intento di conquistare (cosa poi riuscita) il giro più veloce.

Detto questo, non c'è dubbio che la gara di oggi suoni come un avvertimento per Valtteri Bottas, apparso oggi piuttosto opaco e mai seriamente in grado di lottare per la vittoria con il suo compagno di squadra, e che nel finale ha seriamente rischiato di perdere il secondo posto a favore di Charles Leclerc, autore di un'ottima gara con una Ferrari sicuramente in crescita ma dalla quale ci saremmo aspettati qualcosa di più non solo sul giro secco, ma anche e sopratutto sul passo gara. Sia ben chiaro: il pilota monegasco (al pari di Sebastian Vettel, autore di una gara condizionata dal problema al motore endotermico (che ha portato alla sostituzione della pompa dell'olio), conclusa in quinta posizione) ha dato tutto quello che aveva, riuscendo nei giri finali a riportarsi a pochi decimi da Bottas, tentando addirittura un attacco all'altezza dell'ultima curva. Quello che però oggi è mancata è stata la Rossa. Per carità, gli aggiornamenti hanno sicuramente portato qualche miglioramento, ma è indubbio che arrivare staccati di 18 secondi da Hamilton non era certamente l'obiettivo fissato dalla Ferrari a inizio campionato. Una Rossa, quella vista oggi in terra francese, che difficilmente è stata in grado di impensierire Hamilton per via dello scarso carico aerodinamico prodotto dalla SF90 e che sopratutto nell'ultimo settore è stato decisivo. Detto questo, lo ripetiamo, è da apprezzare la gara del giovane Leclerc, il quale, dopo un primo stint di gara tutto sommato positivo e un secondo stint iniziato in maniera conservativa per cercare di arrivare con le gomme fino a fine gara, negli ultimi giri approfittando di un'ottima gestione gomma e della Virtual Safety Car provocata dalla Toro Rosso di Albon alla fine è riuscito nell'impresa di recuperar ben 4 secondi a Valtteri Bottas, arrivando di pochissimo negli scarichi della Mercedes del finlandese, dopo un ultimo attacco tentato in curva 15, poco prima di tagliare il traguardo.
Un pilota, Leclerc, che esce sicuramente rafforzato da questa gara in attesa poi di poter contare anche sulla propria monoposto.

Buona anche la gara di Max Verstappen, che alla fine chiude in quarta posizione con la sua Red Bull una corsa tutto sommato positiva, dalla quale non poteva chiedere altro.

Tra i protagonisti di giornata, si conferma la McLaren, che porta a casa un preziosissimo sesto posto con Carlos Sainz, e un nono con Lando Norris, autore di una bellissima corsa (premiata dai tifosi con il Driver Of The Day), condizionata indubbiamente dal problema idraulico che gli ha impedito nella seconda metà di gara di poter usare il DRS per superare Sainz, ma anche dal fuoripista originato dal taglio della chicane ad opera della Renault guidata da Daniel Ricciardo.

In una gara come quella francese apparsa piuttosto noiosa, l'episodio che più ha appassionato il pubblico è stato il duello che ha visto protagonisti nell'ultimo giro proprio la McLaren di Norris, l'Alfa Romeo di Raikkonen, e le Renault di Ricciardo e di Hulkenberg, e che ha portato i commissari, come vedremo, ad aprire un'investigazione nei confronti del pilota italo-australiano ex Red Bull.


Come possiamo vedere, infatti, alla Chicane del Mistral Ricciardo tenta di superare Norris nella lotta per il settimo posto, ma finisce largo, e, nel rientrare in traiettoria, chiude la strada al giovane rookie della McLaren, spingendolo fuori pista, e facendogli così perdere posizioni. Di questo se ne approfitta Raikkonen, che con l'occasione supera sia Norris che Ricciardo, il quale però a sua volta supera il pilota finlandese ex Ferrari con ben 3 ruote su 4 fuori pista. Da qui la decisione dei commissari di mettere sotto inchiesta Ricciardo, convocando non solo il pilota italo-australiano, ma anche Raikkonen e Norris.

Al termine del colloquio con i piloti,i commissari hanno deciso di comminare a Ricciardo 10 secondi di penalità da aggiungere al distacco rimediato a fine gara e ben 3 punti di penalità sulla patente (5 secondi e due punti di penalità sulla patente per aver spinto fuori pista Norris e 5 secondi e un punto sulla patente per aver superato Raikkonen di fatto con tre ruote all'esterno della pista).

Questo, dunque, l'ordine di arrivo del Gp di Francia che ha visto Lewis Hamilton vincere la gara con 18”056 di vantaggio sul compagno di squadra Valtteri Bottas, con 18”985 sulla Ferrari di Charles Leclerc, con 34”905 sulla Red Bull di Max Verstappen, con 1'02”796 sulla Ferrari di Sebastian Vettel (autore del giro più veloce che gli ha consentito di conquistare il punto extra), e con 1'35”462 sulla McLaren di Carlos Sainz Jr.

In seguito alla penalizzazione di Ricciardo avvenuta a tabella riepilogativa già realizzata dalla FOM, troviamo doppiati di un giro in settima posizione l'Alfa Romeo di Kimi Raikkonen, seguito dalla Renault di Nico Hulkenberg, dalla McLaren di Lando Norris e dalla Red Bull di Pierre Gasly, decimo. Retrocessa in undicesima posizione la Renault di Daniel Ricciardo.

In Classifica Piloti per quanto riguarda le primissime posizioni Hamilton rafforza il vantaggio su Valtteri Bottas:187 punti contro i 151 del compagno di squadra finlandese. Vettel resta in terza posizione con 111 punti, seguito da Verstappen a quota 100. Leclerc è quinto con 87 punti, seguito da Gasly (37), Sainz (26), Raikkonen (19), Hulkenberg e Ricciardo (16), Norris e Magnussen (14).

In Classifica Costruttori la Mercedes è in testa con 338 punti, seguita dalla Ferrari con 198 punti. Terza è la Red Bull con 137 punti, seguita da McLaren (40), Renault (32), Alfa Romeo e Racing Point (19), Toro Rosso (17), Haas (16).

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica prossima (30 Giugno) con il Gp d'Austria, con diretta pomeridiana su SKY e differita in chiaro su TV8.

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