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Hamilton e la seconda pole consecutiva al Paul Ricard© Getty Images

Hamilton e la seconda pole consecutiva al Paul Ricard

Lewis Hamilton bissa la pole ottenuta lo scorso anno in Francia facendo segnare con la sua Mercedes il nuovo record della pista sul circuito del Paul Ricard (1'28”319). In prima fila anche la seconda Mercedes guidata da Valtteri Bottas, davanti alla Ferrari guidata da Charles Leclerc, terzo. Solo settimo Sebastian Vettel.

23.06.2019 ( Aggiornata il 23.06.2019 10:54 )

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La grandezza del campione. Lewis Hamilton dimostra una volta di più il suo valore e, dopo le difficoltà emerse nelle prove libere che lo avevano visto soccombere dietro al compagno di squadra Valtteri Bottas, in qualifica nelle fasi decisive riesce ancora una volta a fare la differenza bissando non solo la pole conquistata già lo scorso anno in Francia, ma addirittura facendo segnare il record della pista (1'28”319, ben 1”7 più veloce della pole 2018, ottenuta con il tempo di 1'30”029).

Un ritmo, quello di Hamilton, impossibile per tutti, compreso Bottas, che non a caso si ferma a ben 286 millesimi dalla vetta, pur avendo cercato fino all'ultimo di azzerare il gap nei confronti del compagno di squadra cinque volte campione del mondo senza però riuscirci.

Una prima fila, quella ottenuta oggi pomeriggio dalla Mercedes, che dimostra una volta di più l'ottimo stato di forma del team campione del mondo sulla pista del Paul Ricard, con la W10 apparsa fin dalle prime prove libere come la monoposto da battere, mostrando un bilanciamento e una trazione assolutamente invidiabile per gli avversari. Certo, non sono mancate le sbavature un po' da parte di entrambi i piloti, ma, al momento di tirar fuori il massimo, sia Hamilton che Bottas non si sono assolutamente risparmiati riuscendo a realizzare delle traiettorie in pista ai limiti della perfezione sopratutto nel terzo e ultimo settore (quello se vogliamo più tortuoso), con la W10 che sembrava quasi attaccata al suolo per la facilità con cui entrambi i piloti Mercedes riuscivano a chiudere le curve più insidiose, riuscendo anche a girare in maniera ancora più stretta dando così modo alle gomme di effettuare meno strada, e quindi di consumarsi meno.

La Ferrari ha cercato grazie anche alle novità introdotte nelle libere di ieri e in parte promosse (l'ala anteriore e posteriore, e i nuovi condotti dei freni) di limitare al meglio il pesante gap accusato ieri nei confronti della Mercedes, con Leclerc arrivato in Q1 a 97 millesimi dalla monoposto di Bottas (in testa in quella fase), ma, una volta che le Frecce d'Argento hanno tirato fuori tutta la potenza massima, anche per lui c'è stato poco da fare, con il monegasco che alla fine si qualifica in terza posizione grazie a un ottimo giro, ma staccato dalla vetta di ben 646 millesimi.
Se nell'ultimo tentativo Leclerc accusa un distacco sostanzialmente equilibrato nei tre settori rispetto alla pole di Hamilton (233 millesimi nel primo settore, 134 nel secondo settore e 210 nell'ultimo settore), proprio il terzo e ultimo settore è stato nelle libere come nelle prime fasi di qualifica il tratto di pista dove la Ferrari è apparsa maggiormente in difficoltà, con la SF90 meno precisa nell'effettuare le curve caratterizzanti il settore in oggetto, evidenziando anche parecchio sottosterzo.

Se Leclerc riesce comunque a qualificarsi in seconda fila grazie a un ottimo terzo tempo, decisamente peggio è andata a Sebastian Vettel, il quale domani partirà dalla settima casella dello schieramento. Inizialmente si era pensato che questo risultato sorprendentemente negativo (dopo aver ottenuto in Q2 il secondo tempo dietro a Bottas di 69 millesimi) conseguito nell'ultimo tentativo lanciato in Q3 (con 419 millesimi accusati nel primo settore, 88 nel secondo settore, e addirittura 670 nel terzo settore) fosse in qualche modo legato al problema al cambio che il pilota tedesco aveva ravvisato nel corso del primo tentativo in Q3, che lo aveva spinto a rientrare subito ai box senza neanche concludere il giro lanciato. Com'è però emerso nelle interviste del post qualifica, Vettel nel ridimensionare il problema accusato in Q3 ha sostenuto di aver avuto qualche problema con il feeling con la macchina, sottolineando come in alcuni giri era presente, e in altri meno. Non c'è dubbio come per lui la gara di domani inizi decisamente in salita.

Scorrendo la classifica, dopo il terzo posto in qualifica di Leclerc e il quarto posto di Verstappen (autore di una qualifica piuttosto regolare con la Red Bull, apparsa sul giro secco piuttosto distante da Mercedes e Ferrari), da sottolineare l'ottima terza fila della McLaren motorizzata Renault, che piazza a sorpresa il giovane Lando Norris in quinta posizione davanti al più esperto Carlos Sainz Jr, qualificatosi sesto. Già nelle libere di ieri si era visto il buon feeling della MCL34 con la pista francese del Paul Ricard, a conferma non solo della buona qualità del telaio della monoposto inglese, ma anche del deciso passo avanti sul profilo della prestazioni intrapreso dal team di Woking con l'avvento nel ruolo di Team Principal dell'ex Porsche Andreas Seidl.

Al fianco di Vettel in quarta fila (e più precisamente in ottava posizione) troviamo Daniel Ricciardo, autore di una buona qualifica con la Renault grazie anche al debutto della nuova specifica di motore, che gli ha consentito di superare agevolmente il compagno di squadra Nico Hulkenberg (qualificatosi 13° senza poter contare sulla Spec 2 in quanto la Renault voleva evitare delle penalità nella gara di casa).
Passando in quinta fila, troviamo la seconda Red Bull guidata da Pierre Gasly (autore di una qualifica piuttosto anonima), davanti all'Alfa Romeo guidata da Antonio Giovinazzi, che domani partirà per la prima volta in top 10 (volendo essere precisi, il pilota di Martina Franca aveva già conquistato la Q3 in Azerbaijan, ma poi era stato costretto a partire indietro in gara per la sostituzione della centralina elettronica).

Tra le delusioni di giornata spicca sicuramente Kimi Raikkonen, qualificatosi solo 12° con l'Alfa Romeo per esser stato rallentato da Ricciardo, con il finlandese a sua volta messo sotto investigazione per aver rallentato Romain Grosjean, autore di una qualifica negativa con la Haas (partirà 16°, mentre il suo compagno di squadra Magnussen partirà 15°, a conferma dei grossi problemi accusati con le gomme dalla scuderia americana). In entrambi i casi i commissari non hanno rilevato degli elementi che facessero presupporre la colpevolezza di Ricciardo o di Raikkonen.
Negativa la qualifica della Racing Point, con Perez (14°) e Stroll 17° e regolarmente battuto quest'anno in qualifica dal compagno di squadra messicano.
In 18° e 19° posizione partiranno le Williams di Russell e di Kubica, con il giovane pilota inglese ancora una volta più veloce del più esperto pilota polacco. Una piccola soddisfazione in una stagione purtroppo condizionata dalla scarsa competitività della monoposto del team di Grove.

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