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Qualifiche Gp Spagna: Bottas e la terza pole consecutiva© Getty Images

Qualifiche Gp Spagna: Bottas e la terza pole consecutiva

Valtteri Bottas su Mercedes domina le qualifiche del Gp di Spagna infliggendo sei decimi al compagno di squadra, il cinque volte campione del mondo inglese Lewis Hamilton. Staccate le Ferrari, con Vettel terzo a oltre 8 decimi, quinto Leclerc a oltre un secondo.

11.05.2019 ( Aggiornata il 11.05.2019 20:42 )

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Un dominio netto. Che Barcellona fosse una pista favorevole alla Mercedes era noto a tutti, viste le sei pole consecutive ottenute dal team campione del mondo dal 2013 ad oggi, per non parlare delle quattro vittorie nelle ultime cinque edizioni conseguite da Rosberg e da Hamilton. Mai però nessuno avrebbe potuto prevedere alla vigilia delle prove libere il dominio mostrato dalla scuderia tedesca fin dalla giornata di ieri e che ha consentito a Valtteri Bottas di conquistare la sua terza pole position consecutiva (la nona in carriera) rifilando oltre sei decimi al compagno di squadra Lewis Hamilton e oltre otto decimi alla prima Ferrari (per la precisione quella di Sebastian Vettel) qualificatasi terza.

Una pole, quella conseguita oggi da Bottas (1'15”406, nuovo record della pista) che conferma una volta di più l'ottimo stato psicofisico del pilota finlandese, che appare tutt'altra persona rispetto al pilota arrendevole della passata stagione, e che al contempo dimostra la netta superiorità della Mercedes su una pista tecnica come quella del Montmelò.

Una pole, quella di Bottas (il più veloce ieri nelle due sessioni di libere) ancora più sorprendente se consideriamo che questa mattina il pilota finlandese nel tentare di mandare in temperatura le gomme a causa della temperatura dell'asfalto più bassa rispetto alla giornata di ieri aveva finito con il perdere il controllo della sua W10 insabbiandola con le ruote posteriori. Non essendo più consentita dal Regolamento una spinta da parte dei commissari, il pilota finlandese era stato costretto a rinunciare a buona parte delle libere potendo contare sulla sua monoposto solo per l'ultimo quarto d'ora di FP3.

Tempo, a quanto pare, bastato per ritrovarsi con la sua monoposto per poi preparare al meglio le qualifiche, che hanno visto in tutti e tre i settori una W10 molto ben bilanciata e performante, al contrario della monoposto guidata da Hamilton, apparsa nell'ultimo settore piuttosto nervosa, con il pilota che in certi tratti ha quasi faticato nel tenere in pista la macchina.

Se Hamilton (1'16”040) accusa oltre sei decimi dalla monoposto gemella di Bottas, Vettel (1'16”272) è messo addirittura peggio, con il campione tedesco della Ferrari che si qualifica in terza posizione ma staccato oltre otto decimi dal pilota finlandese della Mercedes.

Da sempre è noto e risaputo come il circuito del Montmelo sia la perfetta cartina di tornasole del corretto comportamento di una vettura, e nel caso della Ferrari non ha fatto eccezione, ribadendo una volta di più i problemi della SF90 nell'approccio delle curve a medio-bassa velocità, presenti sopratutto nel terzo settore.
Osservando con attenzione i parziali cronometrici fatti segnare da Vettel e dalle due Mercedes in qualifica, possiamo rilevare come nel primo settore la Ferrari abbia un vantaggio quantificabile in circa due decimi (con Vettel che fa segnare 21”284 rispetto al 21”488 fatto segnare da Bottas e al 21”560 di Hamilton). Nel secondo settore la SF90 comincia a perdere 2-3 decimi azzerando non solo il vantaggio conseguito nel primo settore, ma addirittura accusando un leggero svantaggio (Bottas il più veloce con 28”040 contro i 28”116 di Hamilton e i 28”357 fatti segnare da Vettel). Buona parte degli otto decimi accusati dalla Ferrari nel giro di qualifica vengono però fatti segnare nel terzo e ultimo settore (caratterizzato da curve a medio-bassa velocità, e in cui la trazione è a dir poco basilare) con Bottas che fa segnare 25”878, Hamilton 26”112, e Vettel 26”611.
Un elemento, questo, che purtroppo dimostra che gli aggiornamenti portati dalla Ferrari per questa gara evidentemente non hanno risolto i problemi già visti nelle precedenti gare, ma che è sopratutto preoccupante in vista della prossima gara in programma tra due settimane a Montecarlo, dato che lungo le stradine di Monaco ci sono numerose curve a medio-bassa velocità.

Se Vettel conquista la terza posizione in griglia, per Leclerc la situazione è stata ancora peggiore: il giovane pilota monegasco nel corso della Q2 è finito largo in curva 9 danneggiando in parte il fondo della sua vettura, e alla fine si è dovuto giocoforza accontentare del quinto posto in griglia.
In mezzo alle due Ferrari si è qualificata in quarta posizione la Red Bull guidata da Max Verstappen, staccata di 951 millesimi da Bottas, mentre un Gasly in decisa crescita ha ottenuto la sesta posizione, staccato di 1”302 dalla pole di Bottas, ma a circa tre decimi e mezzo dal compagno di squadra olandese. Se è vero che la Red Bull sul giro secco soffre la potenza dei motori Mercedes e Ferrari, è altrettanto vero che sul passo gara potrebbe dare non pochi fastidi sopratutto alla scuderia di Maranello.

Scorrendo la classifica, buona la performance della Haas, che conquista l'intera quarta fila con Grosjean davanti a Magnussen di soli 11 millesimi. Bene anche la Toro Rosso che con Kvyat conquista una preziosissima nona posizione, davanti alla Renault di Ricciardo, con il team francese che mostra una volta di più le difficoltà già emerse nelle prime gare di campionato.

Tra le delusioni di giornata sicuramente l'Alfa Romeo Racing, con Raikkonen solo 14° e con Giovinazzi addirittura 18° (penalizzato da un problema ai freni) confermando lo scarso feeling della C38 con la pista catalana.
In evidente difficoltà anche la Racing Point, con Perez che dopo il sesto posto di Baku deve purtroppo tornare con i piedi per terra qualificandosi addirittura con il 15° tempo, e con Lance Stroll eliminato in Q1 con il 17° tempo.
In fondo allo schieramento le due Williams con Russell davanti a Kubica, con il giovane pilota inglese che in realtà partirà dietro al suo compagno di squadra in seguito alla sostituzione del cambio dovuto all'impatto contro le barriere fatto registrare a pochi minuti dal termine della FP3.

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