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Il format delle qualifiche attraverso la storia della Formula 1© LAPRESSE

Il format delle qualifiche attraverso la storia della Formula 1

Dopo il mancato accordo finale tra le squadre, la FIA e Liberty Media di aggiungere a partire dal prossimo anno una quarta fase di qualifica alle tre attualmente esistenti, andiamo a scoprire come nel corso degli anni è cambiato il format delle qualifiche.

06.05.2019 ( Aggiornata il 06.05.2019 14:06 )

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Una proposta alla fine bocciata. Si era parlato molto nelle scorse settimane dell'ipotesi fortemente voluta da FIA e da Liberty Media di modificare a partire dal prossimo anno il format delle qualifiche aggiungendo alle tre fasi attualmente esistenti (Q1, Q2, e Q3) una quarta fase. Se attualmente al termine della Q1 (durata 18 minuti) e della Q2 (durata 15 minuti) vengono eliminate totalmente dieci monoposto (cinque per fase) con le rimanenti dieci a lottare per la pole position nella Q3 finale (durata 12 minuti), con la proposta di Fia e Liberty Media sarebbero state solamente otto le monoposto a lottare per la pole nella Q4 (durata 10 minuti) al termine di un processo che avrebbe visto eliminare in Q1 (durata 12 minuti), Q2 (durata 12 minuti) e Q3 (durata 10 minuti) le rimanenti 12 monoposto (4 per fase).
Se alcune squadre avevano manifestato il proprio interesse per questa nuova impostazione delle qualifiche, fin da subito però il nodo del contendere aveva riguardato l'impossibilità da parte delle squadre di affrontare le quattro fasi di qualifiche con l'attuale numero di set di gomme (13), con la conseguente richiesta dei team alla Pirelli di avere almeno un set in più di gomme. Richiesta alla quale il gommista milanese ha sempre risposto negativamente sostenendo che l'attuale numero di set di gomme forniti per squadra fosse sufficiente per affrontare anche il nuovo format delle qualifiche, ma dietro cui si nasconde anche la consapevolezza che mettere a disposizione delle squadre un set aggiuntivo di gomme avrebbe al contempo comportato un aumento dei costi quantificabile in circa un milione di dollari.
Non potendo contare sul set supplementare di gomme auspicato, non è stato quindi trovato l'accordo per modificare il format delle qualifiche, che quindi, anche in base al Regolamento Sportivo 2020 diffuso nei giorni scorsi dalla FIA, resterà perfettamente identico a quello utilizzato attualmente.

Un format, quello delle qualifiche, che dalla nascita del Campionato mondiale di Formula 1 (avvenuta nel 1950) ad oggi è cambiato diverse volte. Dal 1950 fino ai primi anni 90 il risultato finale delle qualifiche veniva dato dal miglior tempo conseguito dal pilota nelle due sessioni in programma il venerdì e il sabato pomeriggio. 30 i piloti partecipanti alle qualifiche, 26 i posti disponibili in griglia per la gara. Nel caso il numero dei partecipanti fosse stato maggiore di 30, il Regolamento prevedeva la disputa delle prequalifiche riservate a piloti esordienti o a squadre debuttanti (o anche alle squadre che nel semestre precedente avevano conseguito dei risultati piuttosto negativi) il venerdì mattina.

Con la progressiva diminuzione del numero di team e piloti partecipanti, nel 1993 assistiamo a una prima modifica del sistema di qualifica: a partire dal Gp del Brasile ogni pilota avrebbe avuto a disposizione solo 12 giri per sessione (corrispondenti a quattro tentativi, considerando anche il giro di riscaldamento e il giro di rientro ai box), e al termine della doppia sessione il pilota più lento (sui 26 partecipanti) non avrebbe preso parte alla gara.
Nel 1994 con il ritorno del numero dei partecipanti a 28, viene fissato a 26 il numero massimo di piloti che prenderà parte alla gara, con due eliminazioni al termine della doppia sessione di qualifica.

Nel 1996 viene eliminata la sessione di qualifica del venerdì: rimane solo quella del sabato, ma viene al contempo fissata la regola del 107% per prevenire la scarsa competitività dei team apparsi meno efficaci nel corso del campionato. I piloti che al termine delle qualifiche avessero ottenuto un tempo più alto del 107% rispetto a quello del poleman non avrebbero preso parte al Gran Premio, se non a discrezione del direttore di gara.
Una regola, questa, che è rimasta in vigore fino al termine della stagione 2002, quando la Federazione decide di fissare in 20 il numero massimo di partecipanti alle gare di Formula 1.

Nel 2003, peraltro, cambia nuovamente il sistema di qualifica, con la Federazione che decide di adottare fino al termine della stagione 2005 la regola del “giro secco”, usata fino a quel momento in Superbike: il pilota nel corso di due sessioni (una a serbatoio scarico, l'altra con il quantitativo di benzina necessario per effettuare la prima parte di gara) ha un unico tentativo per effettuare il proprio giro veloce. Nel 2003 la prima sessione viene disputata il venerdì pomeriggio e vede i piloti scendere in pista in base all'ordine di arrivo della gara precedente; la seconda sessione (quella realmente valida per la griglia di partenza) viene disputata il sabato pomeriggio e l'ordine di uscita è dato dalla classifica invertita della sessione della giornata precedente. Nel 2004 le due sessioni di qualifica vengono disputate il sabato con inizio alle 12 e alle 14. Nel 2005 questo format subisce una parziale modifica: a decretare l'esito delle qualifiche sono le due sessioni in programma il sabato pomeriggio alle 14 e la domenica alle 12, a circa due ore dall'inizio della gara. Questa modifica però non trova il consenso del pubblico, e così a partire dal Gp d'Eruopa (settima prova del Mondiale 2005) la Federazione fa un parziale passo indietro: le qualifiche tornano ad essere disputate solo il sabato pomeriggio con un'unica sessione che vede i piloti andare in pista in ordine invertito rispetto alla classifica della gara precedente e con il quantitativo di benzina necessario a disputare il primo stint di gara.

Nel 2006 le qualifiche cambiano ancora una volta format, adottando quello attualmente in vigore, detto Knockout o ad eliminazione, suddiviso in Q1, Q2 e Q3 e che prevede all'inizio della Q3 i dieci piloti superstiti lottare per la pole position. Nel corso degli anni può essere variata la durata delle fasi o il numero dei piloti eliminati (6 per fase con 22 piloti iscritti al Mondiale dal 2006 al 2008 e nel biennio 2013-2014; 5 per fase nel caso di 20 piloti iscritti al Mondiale nel 2009 e dal 2015 ad oggi, 7 per fase nel caso di 24 piloti iscritti nel triennio 2010-2012), ma in linea di massima il principio non è mai cambiato.

Nel 2016 viene approvato un nuovo format per le qualifiche soprannominato sedia rovente: nel corso di Q1 (durata 16 minuti), Q2 (durata 15 minuti) e Q3 (durata 14 minuti) dopo i primi minuti di svolgimento (sette in Q1, sei in Q2, e cinque in Q3), ogni minuto e mezzo viene eliminato un pilota fino a dare la possibilità ai due piloti superstiti di lottare per la pole position.

Fin dal Gp inaugurale della stagione in Australia è evidente come né il pubblico né le squadre gradiscano la novità introdotta, e così i team all'unanimità con il bene placito della FIA e della FOM decidono a partire dalla terza gara stagionale in Cina di tornare alla formula ad eliminazione introdotta nel 2006 ed utilizzata fino al 2015, e riconfermata nei giorni scorsi anche per la prossima stagione.

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