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Guida alla F1 2019

Dalle novità regolamentari ai cambi di casacca, dai temi del campionato al calendario della stagione e alla copertura televisiva dei Gp: a pochi giorni dall'inizio del Mondiale torna puntuale il nostro vademecum sulla stagione 2019.

13.03.2019 ( Aggiornata il 13.03.2019 13:38 )

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Una stagione da vivere con grande passione, gara dopo gara, curva dopo curva. Con l'Australia riparte ufficialmente il Mondiale di Formula 1, giunto alla sua 70° edizione, che si concluderà ad Abu Dhabi il prossimo 1° Dicembre.
Una stagione speciale, quella che va a cominciare anche per un motivo storico: in occasione del Gp della Cina (terza prova del calendario 2019) il prossimo 14 Aprile la Formula 1 festeggerà la 1000° Gara. Tornando alla stretta attualità, non c'è dubbio che il tema predominante della stagione sarà legato ancora una volta al duello tra Mercedes e Ferrari, con la Red Bull pronta a fare da terzo incomodo. C'è un elemento, però, che potrebbe quanto meno modificare leggermente gli equilibri: il nuovo Regolamento tecnico.

IL NUOVO REGOLAMENTO TECNICO: ALI SEMPLIFICATE PER MAGGIORI SORPASSI.

Un nuovo pacchetto aerodinamico volto a favorire un maggior numero di sorpassi, e di conseguenza maggior spettacolo in pista. In seguito alla difficoltà nel compiere sorpassi evidenziata sopratutto nelle prime gare di campionato della scorsa stagione e segnalata dai piloti fin dall'introduzione dell'attuale classe di monoposto, FIA e Liberty Media hanno deciso di adottare dei provvedimenti, entrati in vigore a partire da questa stagione. Per prima cosa l'ala anteriore (larga 2 metri in modo da essere pari alla carreggiata anteriore della monoposto, e alta frontalmente 220mm) si presenta sulle monoposto 2019 più semplificata con i soli 5 profili principali e senza flap in modo da assicurare una minore deportanza. La presa dei freni anteriori risulta anch'essa più semplificata con l'assenza di alette. I badgeboard sono più lunghi ma al contempo meno alti (passando da 475 a 350 mm). L'alettone posteriore si presenta più alto (passando da 800 a 870 mm) e più largo (da 950 a 1050 mm) al fine di rendere più efficace l'uso del DRS.
Da sottolineare, infine,per motivi di sicurezza, l'aggiunta delle luci posteriori di posizione anche sulle paratie laterali dell'alettone posteriore.

I TEMI DEL CAMPIONATO.

Come dicevamo all'inizio, non c'è dubbio che il tema principale della stagione sarà il duello tra Mercedes e Ferrari con protagonisti Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, con la Red Bull (e Max Verstappen) pronti a fare da terzo incomodo. Mai come quest'anno, però, Hamilton e Vettel non dovranno sottovalutare i rispettivi compagni di squadra, desiderosi come non mai di portare a casa un preziosissimo risultato. In primis Valtteri Bottas, il quale dopo esser stato al servizio di Hamilton e la squadra nel corso della passata stagione mai come quest'anno ha un disperato bisogno di risultati per cercare di mantenere il sedile contro la concorrenza rappresentata da Esteban Ocon, tornato in Mercedes dopo l'appiedamento da parte della Racing Point. Occasione d'oro in Ferrari anche per Charles Leclerc, autore di una buona stagione nell'anno di esordio in Formula 1 con l'Alfa Romeo Sauber, e chiamato a confermarsi con la scuderia di Maranello. Le premesse in tal senso sono piuttosto incoraggianti, con il pilota monegasco a soli 10 millesimi da Vettel, e che nel corso del campionato potrà contare sul preziosissimo supporto di Jo Clear, il suo nuovo ingegnere di pista che in passato ha lanciato anche un grande campione come Lewis Hamilton. Non è da escludere che per Leclerc la stagione 2019 possa essere considerata come di apprendistato, in attesa poi di giocarsi tutte le sue carte il prossimo anno.

Occhio alla Red Bull, destinata anche in questa stagione a giocare il ruolo di outsider. Se inizialmente aveva destato qualche perplessità la scelta di abbandonare la power unit Renault a favore di quella Honda a causa dei problemi di affidabilità che avevano caratterizzato nelle scorse annate la power unit nipponica, i test precampionato ci hanno mostrato un motore molto affidabile, capace di effettuare tantissimi giri sia con Red Bull che con Toro Rosso, ottenendo anche velocità di punta piuttosto interessanti. Non c'è dubbio che l'obiettivo della scuderia austriaca con sede a Milton Keynes sia di vincere alcune gare potendo contare su un ottimo telaio (messo a punto come sempre da un grande Adrian Newey) e su un Max Verstappen apparso in buonissima forma (e affiancato quest'anno da Pierre Gasly, promosso dalla Toro Rosso).

Incerta al momento la lotta per il quarto posto, con la Haas dei riconfermati Grosjean e Magnussen che cercherà di prendersi la rivincita nei confronti della Renault (che schiera quest'anno Ricciardo al fianco di Hulkenberg), e con la Racing Point di Perez e della new entry Stroll (appena arrivato dalla Williams e chiamato ad esprimere tutto il suo potenziale su una monoposto decisamente più competitiva) che deve ancora mostrare tutte le sue carte (atteso un primo pacchetto di sviluppi già in Australia).

Tra le squadre che hanno maggiormente impressionato nel corso dei test non possiamo non segnalare la Toro Rosso che con Daniil Kvyat e con il debuttante pilota anglo-thailandese Alexander Albon si è piuttosto ben comportata nel corso dei test.

Due team storici come McLaren e Williams sono chiamati a dare un segnale di rilancio dopo una stagione 2018 piuttosto deludente. Se il team di Woking nel corso dei test con Sainz e il debuttante Norris sembra aver dato qualche timido segnale di ripresa, preoccupa la situazione del team di Grove, chiamato ancora una volta a fare un grandissimo lavoro con una monoposto, la FW42, che nei primi test è apparsa piuttosto acerba, e per di più senza Dt, con Paddy Lowe che nei giorni scorsi ha deciso di prendersi un periodo di sospensione per motivi personali.
Interessante invece la line-up dei piloti con il giovane talento di scuola Mercedes George Russell (fresco vincitore del campionato di Formula 2) al debutto in Formula 1 affiancato dal più esperto Robert Kubica, che torna dopo 8 anni come pilota titolare nella massima serie automobilistica, ma sopratutto dopo il gravissimo incidente occorso nel Febbraio 2011 in occasione del rally di Andora. Un incidente che ha finito purtroppo con il condizionare la carriera agonistica del pilota polacco, e che ora Kubica vuole gettarsi alle spalle.

Grande curiosità, infine, per l'Alfa Romeo Racing, che schiera al via del Mondiale una line-up costituita dall'esperto Kimi Raikkonen e dal 25 enne pilota italiano Antonio Giovinazzi (che mette così fine al digiuno di piloti italiani in F1 che durava da fine 2011). In occasione della prima sessione dei test la C38 messa a punto dal duo Furbatto-Resta si era molto ben comportata, un po' meno nella seconda per via del nuovo pacchetto aerodinamico (fondo, ala posteriore) che in pista non ha dato i risultati sperati, e che ha spinto la squadra a fare un passo indietro, tornando per il momento alla configurazione base.

MODIFICHE AL REGOLAMENTO SPORTIVO.

Diverse novità per il campionato che sta per iniziare. Per prima cosa, verrà assegnato un punto extra al pilota che in gara effettuerà il giro più veloce, a patto però che il suddetto pilota sia classificato nelle prime 10 posizioni. La bandiera a scacchi che segna la fine della gara verrà affiancata (e presumibilmente sostituita) da un pannello luminoso, sempre a scacchi. Per quanto riguarda la ripartenza una volta che la Safety Car è rientrata ai box, sarà possibile sorpassare dopo aver superato il rettilineo di partenza. Infine, a patire da questa stagione le squadre saranno direttamente responsabili delle verifiche iniziali fatte sulle loro vetture, e, prima di scendere in pista per la prima volta su un qualsiasi circuito, dovranno assicurare alla Federazione la massima conformità a tutte le questioni relative alla sicurezza.

NUOVI CASCHI E GUANTI BIOMETRICI.

Nuovi caschi per la Formula 1, che a partire dal 1° Gennaio non devono più presentare la sovrastruttura in Zylon (introdotta in seguito all'incidente occorso a Felipe Massa durante le qualifiche del Gp d'Ungheria 2009, quando una molla persa dalla Brawn Gp di Barrichello sfondò il casco dell'allora ferrarista, provocandogli una commozione cerebrale, nonché una lesione ossea), ma devono al contempo essere più rigidi (e quindi resistenti), e pesare circa 50 grammi in meno rispetto agli attuali 1.4 Kg. I nuovi caschi in ottemperanza alla nuova Direttiva FIA 8860-2018 presentano quindi una sezione ridotta del viso di circa 10 mm, sono come sempre realizzati in carbonio, mentre la visiera è in policarbonato. Garantita da parte dei vari produttori attraverso una serie di test la minor alterazione e distorsione possibile sia della visione che dei colori, la maggior resistenza e protezione possibile in caso di impatti e contro ogni eventuale oggetto rivolto verso il casco, e in presenza di eventuali fiamme.
Sempre a partire da quest'anno sono stati introdotti i guanti biometrici, i quali presentano un sensore spesso circa 3 mm capace di misurare la quantità d'ossigeno presente nel sangue, nonché la frequenza cardiaca. Elementi, questi, da tenere sotto controllo sopratutto durante la gara. I dati verranno monitorati dalla struttura medica della FIA che poi, su richiesta, potrà metterli a disposizione anche delle squadre.

LE GOMME PIRELLI 2019.

Come possiamo vedere, sono cinque le tipologie di gomme che i piloti utilizzeranno nell'arco della stagione, e che hanno già avuto modo di conoscere non solo nei test di fine stagione ad Abu Dhabi, ma anche in occasione dei recenti test precampionato: C1 (la mescola più dura per quanto riguarda i compound 2019 paragonabile a una gomma dura 2018 leggermente più morbida), C2 (paragonabile a una media 2018 leggermente più morbida), C3 (paragonabile alla Soft 2018), C4 (paragonabile alla Ultrasoft 2018), C5 (paragonabile alla Hypersoft 2018). Per ogni Gp tra le 5 mescole sopraelencate ne verranno scelte 3, riconoscibili grazie a un colore ben preciso: la mescola più morbida sarà caratterizzata dalla banda rossa, la mescola media dalla banda gialla, e la mascola dura dalla banda bianca.

IL CALENDARIO 2019.

 

Il calendario 2019 della Formula 1 ricalca in linea di massima quello della scorsa stagione.  I back to back presenti in calendario saranno solamente 5 (Gp Francia-Austria; Gp Germania-Ungheria; Gp Belgio-Italia; Gp Singapore-Russia; Gp Messico-Usa), mentre per la prima volta rispetto alle ultime stagioni si correrà prima in Messico e poi negli Usa. Confermato il Gp d'Italia a Monza (8 Settembre), mentre il Gp del Giappone è stato posticipato al 13 Ottobre per evitare sovrapposizione con la 6 ore del Fuji (6 Ottobre), valida per il Campionato WEC.

LA COPERTURA TELEVISIVA SU SKY E TV8.

Confermata anche quest'anno l'accoppiata televisiva SKY-TV8, con l'emittente pay che trasmetterà in esclusiva 16 dei 21 Gp in programma. 5 le dirette visibili anche in chiaro (Monaco, Gran Bretagna, Italia, Usa ed Abu Dhabi). Le rimanenti 16 gare saranno trasmesse in diretta esclusiva sui canali Sky Sport, e in differita integrale in chiaro su TV8.

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