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Monoposto F1 2019: Mercedes W10

Monoposto F1 2019: Mercedes W10

Scopriamo le caratteristiche tecniche della nuova nata di casa Mercedes, che ha già effettuato il suo shakedown sul circuito di Silverstone.

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Eguagliare il record della Ferrari, capace di vincere ben sei titoli mondiali costruttori consecutivi dal 1999 al 2004. Questo è l'obiettivo della Mercedes, che ha presentato ieri la nuova monoposto che parteciperà al Mondiale di Formula 1 2019, la W10. Una monoposto che fin da subito colpisce per la sua sofisticatezza nei dettagli, per la sua evoluzione, ma anche e sopratutto per la sua eleganza.

Se nei giorni scorsi alcune anticipazioni diffuse on line dal team campione del mondo avevano fatto temere un possibile abbandono della colorazione argentata a favore di una colorazione più stile canna da fucile, osservando sia i primi rendering che la prima uscita in pista sul circuito di Silverstone con Valtteri Bottas e con Lewis Hamilton, ci possiamo subito rendere conto come alla fine presumibilmente la livrea “modificata” fosse solo una trovata pubblicitaria, o comunque una soluzione per impedire ai propri avversari di poter apprendere qualche soluzione relativa alla nuova macchina.

Osservando con attenzione la nuova monoposto Mercedes, non si può non notare come dietro un'apparente riconferma del modello della passata stagione, in realtà siano visibili degli elementi chiaramente ispirati dalla Ferrari, come possiamo vedere dalle pance.

Andiamo però con ordine, e cominciamo con l'ala anteriore, che si presenta più larga per via delle novità introdotte dal Regolamento tecnico a partire da questa stagione, e costituita da ben 5 profili. Interessante però rilevare come la paratia laterale dell'ala stessa non sia piatta come già visto sulle altre monoposto fin qui presentate (Toro Rosso e Renault), ma tenda a incurvarsi quasi come volesse spingere il flusso verso la spalla della gomma anteriore.
Per quanto riguarda il muso, in apparenza sembra simile a quello montato la scorsa stagione sulla Mercedes W09, ma, osservandolo con attenzione, si nota come si presenti più stretto nell'attaccarsi alla scocca. Confermata sul muso la presenza dell'S-Duct, posizionato poco sotto il numero di gara del pilota.
Per quanto riguarda la sospensione anteriore, confermato il disegno introdotto la scorsa stagione, con lo schema push-rod e con i bracci che costituiscono il triangolo superiore della  sospensione in posizione rialzata così come sulla W09.
Interessante il deviatore di flusso (o badgeboard), che per motivi regolamentari a partire da quest'anno si presenta più basso (passando da 475 a 350 mm) ma al contempo ancorato a due profili verticali, che a loro volta si vanno ad attaccare al deviatore di flusso a ponte, su cui è stato raffigurato lo sponsor malese che fornisce ormai da diversi anni la benzina al team campione del mondo.

L'airbox è identico a quello della W09, mentre i radiatori mantengono la loro forma ogivale, sebbene risultino leggermente più stretti.
Come già visto sulla Haas, gli specchietti retrovisori vengono sorretti da dei braccetti che si vanno a collocare ai lati del cockpit, e che presumibilmente potrebbero avere una funzione aerodinamica nel convogliare il flusso d'aria. Elemento, questo, che trova una sua conferma, nella presenza di un elemento che si va ad attaccare ai due convogliatori di flusso laterali (posti all'esterno delle bocche dei radiatori) che vanno a loro volta ad attaccarsi al deviatore a ponte presente sulla monoposto, così come utilizzato dalla Ferrari sulle monoposto delle ultime due stagioni.

Le fiancate della monoposto sono ancora più rastremate rispetto a quella della W09, come conferma anche il cofano motore, più essenziale rispetto a quello della monoposto della passata stagione. Confermata la presenza della pinna, mentre per quanto riguarda l'ala posteriore, più larga e più alta rispetto a quella usata nel corso della passata stagione, essa viene sorretta da due piloni che assumono quasi la forma del collo di un cigno. Una soluzione, questa, ideata dalla Ferrari due anni fa, e che la Mercedes riprende sulla nuova monoposto. La sospensione posteriore presenta lo schema pull-rod, anche se sembra essere diversa rispetto a quella adottata nel corso della passata stagione.

Da notare, infine, a sorpresa, l'utilizzo da parte della Mercedes, dell'assetto Rake. Se fino allo scorso anno questa soluzione per quanto riguarda i team di testa veniva usata principalmente dalla Red Bull e in parte anche dalla Ferrari, a sorpresa quest'anno anche la Mercedes ha deciso di seguire questa strada nonostante proprio il suo mantenere un assetto neutro fosse considerato un vantaggio con il nuovo Regolamento tecnico. Se si rivelerà o meno una soluzione vincente, saranno i test e la pista a dirlo.

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