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Mick Schumacher e un sogno chiamato Formula 1© Bongarts/Getty Images

Mick Schumacher e un sogno chiamato Formula 1

Dopo una stagione che lo ha visto conquistare il titolo in Formula 3, Mick Schumacher si prepara per un 2019 che lo vedrà protagonista con il Prema Powerteam in Formula 2, con la F1 che comincia a guardare con profondo interesse il figlio del sette volte campione del mondo.

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Un giovane pilota che sta facendo innamorare tutti gli appassionati. Non c'è dubbio che il 2018 verrà ricordato come l'anno dell'affermazione in Formula 3 di Mick Schumacher, capace di sbaragliare la dura concorrenza di Dan Ticktum dopo un inizio di campionato che sembrava essere favorevole al 19enne pilota inglese di scuola Red Bull, ma che dopo le vittorie ottenute a Spa-Francorschamps e a una crescente consapevolezza delle proprie capacità ha finito con il premiare il giovane pilota tedesco.

Un duello, quello tra i due piloti, che ha rischiato di infiammarsi una volta assegnato il titolo piloti a Schumacher a causa di alcune dichiarazioni poco sportive di Ticktum (il quale ha sostenuto di non riconoscere la competitività di Mick adducendo l'esistenza di qualche mappatura speciale che avrebbe finito con l'agevolarlo, e di combattere una partita già persa in partenza visto che il suo cognome non è Schumacher), e a cui il giovane figlio d'arte ha preferito non rispondere lasciando la parola alla pista, con la Red Bull che con Chris Horner non ha mancato di criticare il comportamento del 19enne pilota londinese, sostenendo come Ticktum sia un pilota che ha un grande talento, ma che deve maturare, in quanto a volte apre la bocca senza accendere il cervello.

Un duello, quello tra i pari età Mick Schumacher e Dan Ticktum, che contrariamente alle aspettative non infiammerà il prossimo anno il campionato di Formula 2 (a cui approderà il solo Mick al volante del Prema Powerteam, squadra con cui ha vinto in Formula 3 quest'anno, con Ticktum che correrà in Super Formula giapponese con una Dallara motorizzata Honda del team Mugen), ma che siamo certi quanto prima  vedremo anche in Formula 1, categoria che è nei sogni e nei progetti di entrambi i piloti, e che in questi ultimi mesi ha cominciato a guardare con molto interesse ai progressi del giovane Mick, in attesa di poterlo vedere quanto prima tra i piloti iscritti al Mondiale.
 
Una possibilità, quella di partecipare al Mondiale di Formula 1, che il giovane Schumacher avrebbe potuto già cogliere in ottica 2019, possedendo già i 40 punti necessari in Superlicenza frutto della vittoria del campionato europeo di Formula 3, ma che alla fine ha preferito non considerare, scegliendo al contrario di arrivare alla massima categoria automobilistica per gradi, passando dalla Formula 2. Una scelta, questa, che gli consente di non legarsi preventivamente ad alcuni programmi Junior messi a punto dalle scuderie più prestigiose in modo tale da poter studiare con attenzione l'andamento del mercato piloti in Formula 1 per il 2020, potendo contare anche sul supporto di Nicholas Todt, figlio del Presidente FIA e stimato manager in ambito motoristico che secondo quanto si sussurra nel paddock potrebbe seguire Mick a partire dalla prossima stagione. Non è un caso, infatti, che ai box Prema sia apparso in alcune occasioni un suo stretto collaboratore, Morgan Caron.

Come detto, nonostante sia ancora presto per ipotizzare un possibile approdo di Mick Schumacher in Formula 1 ( si parla del 2020 o del 2021), la massima categoria motoristica non ha mancato di rilevare i progressi effettuati dal giovane figlio d'arte. Se la Red Bull tramite Helmut Marko non ha mancato di smentire le voci che la volevano interessata al giovane pilota tedesco, con il team Principal della scuderia austriaca Chris Horner che ha dichiarato come Mick abbia comunque svolto un ottimo lavoro in Formula 3, e la Ferrari tramite il suo Team Principal Maurizio Arrivabene abbia fatto sapere che, pur evitando di bruciare le tappe, le porte della scuderia di Maranello saranno sempre aperte per lui, la Mercedes continua a seguire con una certa attenzione la carriera del 19enne pilota tedesco.

Proprio il fatto che la Prema fosse motorizzata dalla Mercedes aveva fatto presupporre un possibile approdo di Schumacher nello junior team della squadra campione del mondo in Formula 1. Ipotesi, questa, che nei giorni scorsi a San Pietroburgo in occasione della cerimonia di premiazione di fine Mondiale  il Team Principal Mercedes, Toto Wolff, ha prontamente smentito, sostenendo che sia stato fantastico il fatto che Mick Schumacher abbia vinto il campionato di Formula 3 con la Prema motorizzata Mercedes, ma che non fa parte del programma junior Mercedes Benz. Toto Wolff ha inoltre sottolineato che è fondamentale dare tempo a Mick per poter crescere ulteriormente, dovendo ogni giorno sostenere la pesante eredità di avere come padre il pilota più vincente nella storia della Formula 1, e che il prossimo anno lo aspetta un campionato molto difficile in Formula 2, dovendo affrontare dei piloti di maggior esperienza. Detto questo, Toto Wolff si dice infine certo che il giovane Schumacher abbia tutto il potenziale per poter diventare un giorno un pilota di successo in Formula 1, forse in Mercedes, forse in un'altra squadra.

L'auspicio di tutti gli appassionati è che dopo una fase di inevitabile apprendistato in Formula 2, Mick possa comunque approdare in Formula 1. Sarebbe il degno coronamento di un sogno nato nel cuore del 19enne pilota tedesco fin da piccolo, quando suo padre Michael vinceva in tutto il mondo a bordo della Ferrari, ma a cui il giovane Mick deve poter arrivare con la massima calma e tranquillità, con i piedi per terra, con quella capacità analitica di giudizio che ricorda non poco proprio il campione di Kerpen (e visibile tra gli attuali piloti del Circus in Lewis Hamilton), ancora oggi amato e apprezzato dai tifosi di Formula 1 di tutto il mondo.

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