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F1, Ricordando Gilles Villeneuve. Seconda e ultima parte

F1, Ricordando Gilles Villeneuve. Seconda e ultima parte

Redazione

08.05.2017 ( Aggiornata il 08.05.2017 15:00 )

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Nella prima parte, pubblicata questa mattina, abbiamo ricordato la prima parte della carriera in Formula 1 di Gilles Villeneuve, partendo dall'esordio in McLaren, avvenuto in occasione del Gp di Gran Bretagna 1977, per poi arrivare al passaggio in Ferrari, avvenuto nella fase finale del Mondiale dello stesso anno, con le gare in Canada e Giappone. Dopo l'interlocutoria stagione 1978, che vedrà comunque il pilota canadese conquistare la prima vittoria in Formula 1, ci siamo soffermati sulla stagione 1979, che vedrà Villeneuve conquistare il secondo posto nella classifica piloti dietro al compagno di squadra, Jody Scheckter, ricordando anche il celebre duello di Digione che vedrà protagonisti Gilles e il portacolori Renault, Renè Arnoux.

La stagione 1980 sarà una stagione piuttosto interlocutoria per la Ferrari, la quale visto l'affermarsi dei motori turbo dopo la prima vittoria ottenuta dalla Renault l'anno prima proprio a Digione con Schlesser, decide di puntare tutto sulla monoposto dell'anno successivo. Villeneuve e Scheckter scendono così in pista con la Ferrari 312T5, che altro non è che una evoluzione della 312T4 dell'anno prima, con cui non otterranno grandi risultati (tre quinti posti ottenuti da Scheckter nel Gp degli Usa Ovest e da Villeneuve a Monaco e in Canada). Il pilota sudafricano decide così di ritirarsi dall'attività agonistica al termine della stagione; ecco così arrivare a Maranello nel 1981 al fianco del pilota canadese il pilota francese Didier Pironi.

La monoposto, la 126 CK si dimostrerà piuttosto fragile sul fronte affidabilità sopratutto nella seconda parte della stagione a causa delle elevate temperature che mandano in crisi il turbo Ferrari. Nonostante questo, però, Gilles riuscirà a vincere sia a Monaco dove supererà a 4 giri dal termine la Williams di Alain Jones, sia nel Gp successivo in Spagna, dove sul circuito di Jarama grazie alla miglior velocità sul rettilineo riuscirà a tenere dietro ben quattro vetture (la Ligier-Matra di Laffite, la McLaren-Ford di Watson, la Williams-Ford di Reutemann, e la Lotus di Elio De Angelis), arrivate sul traguardo nello spazio di 1 secondo e due decimi circa al vincitore (per ulteriori info potete andare qui).

Degno di nota, infine, il terzo posto conquistato nel penultimo Gp stagionale in Canada, ottenuto sul bagnato, e che vedrà il pilota della Ferrari guidare con visibilità quasi nulla per tre giri a causa del ribaltamento all'indietro dell'ala anteriore, avvenuto al 54° giro (provocato prima da un contatto al via con la Renault di Arnoux, ed aggravato da una toccata alla Lotus di De Angelis in fase di doppiaggio, che andò ad incrinare l'ala),prima che questa si stacchi definitivamente al 57° Giro.

In quei tre giri effettuati praticamente al buio, Villeneuve racconterà di essersi basato sulle tracce lasciate dai pneumatici delle altre monoposto per capire quali traiettorie compiere in pista.

La stagione 1982 vede un inizio piuttosto tormentato per il pilota canadese, costretto al ritiro in Sudafrica per problemi al turbo, in Brasile quando era in testa a causa di un testacoda, provocato da un errore di difesa nei confronti della Brabham di Piquet, e squalificato nel Gp degli Usa-Ovest a Long Beach, quando era arrivato terzo, per una presunta irregolarità sull'ala posteriore della sua 126C2.

Villeneuve Pironi Imola 1982

Nel Gp di San Marino, in programma sul circuito di Imola, la Ferrari centra una preziosissima doppietta con Pironi davanti a Villeneuve, ma il pilota canadese è furioso sia con il compagno di squadra, che con la squadra, accusata di non sostenerlo violando così l'accordo di Monza'79 nella lotta al titolo iridato, dopo che al 49° dei 60 giri in programma la scuderia di Maranello aveva esposto ai propri piloti un cartello con scritto SLOW, che Villeneuve interpreta correttamente come un congelamento delle posizioni di testa, Pironi no, andando così a sorpassare il pilota canadese. Gilles nel penultimo giro tornerà in testa, prima però di riessere a sua volta sorpassato definitivamente nel corso dell'ultimo giro. Enzo Ferrari prende le difese del pilota canadese, Pironi prova a chiarirsi con il compagno di squadra, senza però riuscirci.

Arriviamo così agli ultimi minuti delle qualifiche del Gp del Belgio, in programma sul circuito di Zolder l'8 Maggio 1982. Nel giro di rientro ai box, Villeneuve tenta di superare la March di Jochen Mass, il quale si sposta verso destra lasciando via libera a sinistra al pilota canadese. Nessuno, però, può immaginare che anche Gilles resta a destra, con la Rossa che tocca con la gomma anteriore sinistra la posteriore destra della March . La Ferrari decolla e nel giro di pochi secondi si ribalta su se stessa, tocca sottosopra con l'alettone posteriore il guardrail, e poi si schianta violentemente a terra per poi rimbalzare nuovamente e finire, semidistrutta, in mezzo alla curva, con Mass che schiva la carcassa della Rossa sterzando verso la via di fuga. La scena che compare ai primi soccorritori è agghiacciante: i rottami della monoposto sono dappertutto, in mille pezzi,con Villeneuve, sbalzato dalla macchina come fosse un proiettile assieme al sedile, con il casco e le scarpe perse nel volo, caduto in maniera scomposta sulla spalla destra, con il corpo che aveva divelto le protezioni, e il collo che era stato sbattuto violentemente contro il paletto di sostegno delle rete metallica più esterna. Gilles viene trasportato d'urgenza, dove dopo la TAC emerge in maniera chiaramente drammatica la situazione: il cervello ha smesso di emettere dei segnali e con il cuore lavora solamente per inerzia. Non c'era niente da fare, e, anche in caso remoto di sopravvivenza, Villeneuve sarebbe rimasto paralizzato dalla vita in giù. La moglie, Joanna, alle 21.12, da l'ok per staccare le macchine. Il 12 Maggio alla Chiesa di Santa Ginevra a Berthieville i funerali del pilota canadese, al quale nello stesso anno sarà intitolato il circuito di Montreal.

Veniva a mancare così un pilota di grande talento, come Gilles Villeneuve. Un pilota che con il tempo era riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi della Ferrari, e dal quale non se ne sarebbe più andato.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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